MALAGROTTA, RIFIUTI: L'EMERGENZA SI AVVICINA

Redazione

Roma – Donato Robilotta, Coordinatore dei Socialisti Riformisti, già Consigliere Regionale a ribadire la propria posizione: Non si può pensare di smaltire i rifiuti senza una nuova discarica e con Malagrotta chiusa.

"L’ho dichiarato nei giorni scorsi e continuo a dirlo – dice Robilotta –  chiudere Malagrotta senza una nuova discarica è una follia, perché i dati sui rifiuti indicano un deficit di 690mila tonnellate l’anno di rifiuti che gli attuali impianti non riuscirebbero a trattare.

Infatti al netto della raccolta differenziata del 30%, dato sul quale ho qualche dubbio, nel Lazio si producono ben 2milioni 890mila tonnellate di rifiuti all’anno, a fronte di una capacità complessiva di trattamento pari a 2miloni e 200mila tonnellate l’anno dei 9 impianti attuali di Tmb e del trito vagliatore.

Non solo ma abbiamo anche un deficit ancora più pericoloso nel trattamento del Cdr che rischia di finire in discarica. Infatti oggi a fronte di circa 600 mila tonnellate di Cdr che i nostri attuali impianti di TMB possono produrre abbiamo una capacità massima di trattamento pari a 360mila tonnellate l’anno.

Ecco dunque perché serve una proroga di Malagrotta e l’individuazione comunque di un altro sito alternativo, non fosse altro che per i residui di lavorazione degli impianti, e Roma-capitale e Regione devono assumersi le proprie responsabilità senza lasciare il cerino in mano al commissario Sottile.

Non solo ma Alemanno e Zingaretti  – conclude Robilotta – devono al più presto fare tutto ciò che è di loro competenza per dare il via libera ai lavori della costruzione del gassificatore di Albano e le altre due linee dell’impianto di Malagrotta, altrimenti l’emergenza diventa permanente e strutturale".