Maltempo: il Veneto in ginocchio. Immagini impressionanti

A Belluno il Direttore del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli, all’incontro con il presidente del Veneto, Luca Zaia, per un sopralluogo sulle zone colpite dal maltempo.

“Dobbiamo partire subito perché se dobbiamo attendere la conta dei danni ci attiveremo almeno tra due mesi. – ha detto Borrelli – Abbiamo una sofferenza in tutta Italia, ma in questo territorio è molto più pesante”. “La situazione – ha detto – è pesante, apocalittica, strade devastate, tralicci piegati come fuscelli”.

La telefonata di Mattarella a Zaia

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato al Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. Il Capo dello Stato ha detto di essere rimasto molto impressionato e addolorato dalle immagini della devastazione delle valli del Bellunese e di tante altre zone del Veneto.

Vista la situazione causata dalla violenta ondata di maltempo, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha deciso di recarsi domani mattina a Venezia e poi a Belluno.

In compagnia del governatore del Veneto Luca Zaia visiterà i luoghi colpiti duramente dal maltempo, per poi dirigersi a Terracina. “Abbiamo il dovere di omaggiare chi ha combattuto e perso la vita per difendere i confini e il nostro Paese” dice Salvini pensando ai cent’anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale, “ma nello stesso tempo abbiamo l’obbligo di rispondere velocemente alle richieste d’aiuto di chi, in questi giorni e in queste ore, sta soffrendo e ha perso affetti, casa e attività”.

Giorgetti e i fondi per il recupero dei boschi

Un milione di euro destinati al recupero dei boschi devastati dell’Altopiano di Asiago. È il contributo che il sottosegretario Giancarlo Giorgetti ha deciso di destinare alla zona del Veneto nell’ambito delle iniziative sul Centenario della Grande Guerra, per le quali ha una specifica delega. “Apprendo con particolare dispiacere – scrive Giorgetti al governatore Zaia – delle eccezionali circostanze di maltempo che si sono abbattute sulla Regione Veneto e che hanno devastato, tra l’altro, i boschi dell’Altopiano di Asiago”.

E continua in maniera incessante il lavoro delle strutture regionali, degli altri enti statali e locali, nelle località del Bellunese colpite in modo devastante dal maltempo dei giorni scorsi.

Un grossissimo contributo sta arrivando anche dalle squadre di volontari. “In questo momento abbiamo in campo centinaia di squadre e oltre tremila volontari con specialità di taglio alberi, lavori in quota e movimento terra – spiega il coordinatore delle Unità di crisi, l’assessore regionale alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin – e nei prossimi giorni ne arriveranno altre ancora”. Il numero maggior proviene ovviamente dal Veneto, ma molti volontari arrivano anche da Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Marche.

Arrivano i rinforzi

La Regione ha inoltre messo a disposizione 2 macchine operatrici con sollevatori telescopici e, tramite i consorzi di bonifica, sette autocarri con gru e con ragno e cinque escavatori forniti di pinza per taglio alberi e ulteriori 10 squadre sono in arrivo nei prossimi giorni. In giornata è previsto poi l’arrivo delle Colonne mobili regionali della Toscana e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano con macchine operatrici, mezzi pesanti e squadre per taglio alberi.

Messe a disposizione anche delle autobotti per acqua potabile che hanno ridotto a poco più di un migliaio le urgenza ancora prive di acqua potabile. “Ancora una volta – conclude Bottacin – abbiamo dimostrato grande sinergia per un ottimo lavoro d’equipe”.

Danneggiata foresta in Trentino

E dopo quella in Val di Fiemme, in Trentino Alto Adige, anche la seconda foresta per importanza per la presenza di abeti rossi dai quali si ricava il legno per realizzare gli Stradivari, ha subito gravissimi danni.

Si tratta della Val Saisera, una foresta in frazione di Valbruna Malborghetto che si trova nella zona di Tarvisio (Udine) in alto Friuli, vicina al confine con l’Austria. Lo rende noto Aigae, Guide ambientali escursionistiche, per bocca del rappresentante Fvg, Franco Polo.