Manovra fiscale, Ue chiede chiarimenti all’Italia

E’ terminato dopo circa due ore a Palazzo Chigi il vertice di governo sulla manovra. Subito dopo è cominciato il Consiglio dei ministri.

L’applicazione obbligatoria di sanzioni sui Pos, a quanto si apprende, è posticipata al luglio del 2020, nell’attesa di un accordo sull’abbassamento dei costi delle commissioni delle carte di credito. L’accordo, si apprende ancora, vede la soddisfazione del M5S. “Così non si criminalizzano i commercianti”, viene spiegato.

La stretta sul carcere agli evasori arriverà con il decreto fiscale. E’ questo, secondo quanto si apprende, uno dei punti su cui si è trovata una intesa in maggioranza. Le norme entrerebbero in vigore però alla data di conversione del decreto.

Nel dl fisco, oltre all’inasprimento delle norme penali, per i grandi evasori entra la confisca per sproporzione. E’ quanto si apprende da fonti di governo che spiegano come ambedue le norme entreranno in vigore dopo la conversione in legge del decreto da parte del Parlamento.

Nel corso degli incontri bilaterali di ieri a palazzo Chigi sarebbero stati superati alcuni nodi come quello dei pos e la questione del carcere agli evasori. Temi che saranno definiti – si spiega in ambienti qualificati di governo – nel vertice di maggioranza in corso in questi minuti. Resterebbe ancora da definire il capitolo delle partite Iva

Il Pd, a quanto si apprende, ha difeso nell’incontro a Palazzo Chigi l’impianto della manovra e chiesto il taglio delle commissioni bancarie sui pos e di semplificare le norme per partite Iva in regime forfettario sotto i 65mila euro. I Dem hanno inoltre chiesto il reintegro in legge di bilancio del Fondo Imu-Tasi per i Comuni e l’abolizione delle comunicazioni trimestrali Iva “per semplificare la vita alle imprese e agli autonomi”.

Intanto – secondo quanto riferiscono fonti Ue – la Commissione Ue invierà oggi all’Italia una lettera per chiedere informazioni supplementari sulla bozza di legge di Bilancio presentata la scorsa settimana. Anche altri Paesi, tra cui la Spagna, riceveranno simili richieste di chiarimenti. Il governo si prepara a rispondere alle richieste della commissione Ue sulla manovra entro mercoledì 23 ottobre. Secondo quanto si apprende, la risposta a Bruxelles rientra in un percorso di dialogo che sta avvenendo in totale trasparenza. La Ue, viene spiegato, non dovrebbe mettere in discussione impianto e saldi del pacchetto della manovra ma potrebbero essere richiesti chiarimenti e approfondimenti su alcune voci di dettaglio.

Matteo Renzi, intanto, boccia la sugar tax. “Abbiamo bloccato i 23 miliardi di Iva e oggi sono rimasti 200 milioni di sugar tax, e io non sono d’accordo. Dobbiamo prendere l’impegno a evitare anche la sugar tax”. 

Nel frattempo si moltiplicano i richiami allo spirito di squadra. “Ogni anno – dice il ministro della Cultura e capo delegazione del Pd al governo, Dario Franceschini – dimentichiamo quello che è successo negli anni precedenti. Quando si discute una manovra c’è sempre una discussione tra le forze politiche. L’importante è che avvenga con buon senso, equilibrio, senza risse tra le parti di maggioranza“.

“Il Consiglio dei ministri di oggi – puntualizza anche il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano – deve deliberare in via definitiva la manovra, cosa che abbiamo già fatto, ma ci sono alcun dettagli tecnici da definire. Nessuno però deve mettere in discussione il lavoro fatto e, soprattutto, gli accordi che abbiamo sottoscritto quando abbiamo dato vita al governo”. 

“Renzi attacca Conte, Conte attacca Di Maio, Zingaretti attacca tutti, la Raggi s’attacca ai bidoni dell’immondizia, non è normale scherzare sulle tasse, la tassa sulle bibite gassate, hanno aumentato la tassa sugli affitti concordati, in manovra economica c’è l’aumento delle accise sui diesel Euro3 e Euro 4. Mi sembra che in un mese stiano litigando più di quanto non abbiamo fatto in un anno”, attacca il leader della Lega Matteo Salvini.