MANUEL FANTONI

di Angelo Barraco
 
Possiamo considerare internet come la “terra di mezzo” che separa l’interlocutore A; colui che inoltra il messaggio, con il resto degli interlocutori ai fini di trasmettere un messaggio. La rete viene utilizzata da un’infinità di persone per comunicare, per l’interscambio dei dati e per pubblicizzare e vendere prodotti. Tutto ciò sembra apparentemente innocuo poiché lo è, ma in realtà la rete nasconde insidie, nasconde soggetti che si nascondono dietro ad una faccina sorridente per fare propaganda politica e per alienare le menti. E’ esattamente quello che fanno i terroristi che si sono “evoluti” e sono al passo coi tempi sfruttando il territorio maggiormente frequentato dalle masse per richiamare l’attenzione su di se. La propaganda dei terroristi dell’Isis ha come obiettivo unico quello di mostrare le azioni compiute dallo Stato islamico e attirare l’attenzione e possibilmente nuove leve. L’Isis solitamente carica sul web video contenenti immagini di addestramento militare, anche di bambini, di atroci torture compiute a donne, uomini e bambini e terribili stragi. Hanno un loro sito web dove inseriscono messaggi di propaganda, minacce al mondo intero, ma la domanda che sorge spontanea è la seguente: come mai tali siti di propaganda non vengono chiusi o oscurati? Ricordiamo che l’Isis è entrata nei sistemi informatici USA poco tempo fa e ha violato dati importantissimi ma come mai i loro siti non vengono chiusi? Forse perché la chiusura di un loro sito potrebbe essere un ulteriore scintilla e li porterebbe a creare maggiori danni o vi è l’incapacità nel chiuderli? Molti stati preferiscono chiudere siti pornografici che, per quanto possano essere ritenuti immorali, non uccidono nessuno e non minacciano nessuno come fanno degli assassini armati e spietati. Ricordiamo anche le minacce dell’Isis all’Italia e le foto diffuse in rete dove vi era un foglio in mano ad un soggetto e codesto si trovava dinnanzi agli edifici più importanti del bel paese. Ma non è soltanto questo il web per l’Isis poiché molte persone hanno aderito alla loro folle morale e hanno smontato baracca e burattini e sono andati via, e i giovani? I giovani che hanno facile accesso alla rete e non conoscono l’Isis come interpretano questi video così cruenti? Chi metterà un freno a tutto ciò? Nessuno, perché nessuno si è preoccupato di oscurare quei siti di propaganda. A Roma stamane due maghrebini sono stati arrestati con l’accusa di terrorismo internazionale e un terzo indagato si trova in carcere in Marocco per terrorismo; il web consente loro anche i contatti ovviamente e la propaganda è un input per agire dove ancora non si è agito. A Milano, Bergamo e Grosseto sono state arrestate 10 persone che erano pronte per partire a combattere in Siria, metà di essi erano cittadini italiani convertiti all’Islam. Intanto l’Europa dichiara guerra alla propaganda dell’Isis via web. Ne vedremo delle belle, anzi no, forse è meglio spegnere il computer.