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Cronaca

MANZIANA, DISINFESTAZIONI CHIMICHE: MENTRE IL PD CHIEDE URGENTI SPIEGAZIONI, APRILIA DICE NO

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Tempo di lettura 10 minuti La categoria a maggiore rischio per l'esposizione ai pesticidi è quella dei bambini, sia prima della nascita (ossia nel grembo materno), sia dopo.

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Redazione

Manziana (RM) – In merito alla disinfestazione chimica programmata a Manziana per la nottata tra il 12 e il 13 agosto il PD locale ha chiesto urgenti spiegazioni all'amministrazione comunale riguardo le allarmanti notizie sugli effetti di talune sostanze sulla salute umana emerse durante la Tavola Rotonda – Conferenza Stampa c/o il CNR dello scorso 7 marzo 2014, sulla problematica degli insetticidi usati nelle disinfestazioni.

Ad oggi 11 agosto 2014 il Comune di Manziana avverte la cittadinanza, tramite il proprio sito ufficiale, che la  notte  tra  lunedi 12 e  martedi’ 13 agosto  2014 a partire dalle ore 23.00 e seguenti sarà effettuato un intervento di  disinfestazione delle zanzare dalla Società Defensor srl di Viterbo, aggiudicataria del Servizio.

L’Amministrazione comunale invita quindi la cittadinanza, durante l'esecuzione dei trattamenti, ad osservare alcune precauzioni, quali la chiusura di finestre. Inoltre il Comune informa che le schede dei prodotti utilizzati potranno  essere  consultate  presso l’Ufficio della Segreteria  del Sindaco senza preventive formalità.

Inoltre l'amministrazione comunale fa sapere attraverso una nota diramata sul social Fb: "Gli uffici ci dicono che come negli anni passati i prodotti utilizzati per la disinfestazione, sono tutti certificati e dichiarati idonei dal Ministero della Salute (sono definiti formalmente dei presidi medici chirurgici). La ditta incaricata del servizio, la Defensor srl, è inoltre in possesso di tutti i requisiti previsti dalla normativa vigente per l'effettuazione di questa tipologia di servizi."

APRILIA DICE STOP ALLA LOTTA CHIMICA ALLE ZANZARE

Quest’anno il Comune di Aprilia non farà la consueta disinfestazione chimica. Dopo il 7 marzo 2014, data della Tavola Rotonda – Conferenza Stampa c/o il CNR, sulla problematica degli insetticidi usati nelle disinfestazioni: “Sono emersi dati preoccupanti rispetto alla lotta adulticida che si fa tradizionalmente contro le zanzare; preoccupanti per le persone, per la salute dell’Ambiente, per le colture e quindi, responsabilmente, l'amministrazione di Aprilia ha deciso di non continuare una pratica che fa emergere dei forti dubbi sull’efficacia, perché si stimola un circolo vizioso nel quale si uccidono anche i predatori… la lotta adulticida è una lotta che fa più male che bene.”

Così l’Assessore all’Ambiente di Aprilia ha annunciato la saggia decisione del Comune di “creare un punto zero, fermarsi e trovare un modo alternativo”. Cosa che in altre Regioni si pratica già da qualche anno, prima fra tutte l’Emilia Romagna.
Le sollecitazioni di alcuni cittadini e le ripetute richieste degli agricoltori biologici che chiedevano di non passare con la disinfestazione in prossimità dei loro terreni, unite ai dati emersi dalle relazioni della Tavola Rotonda del 7 marzo, hanno indotto il Comune di Aprilia a fermarsi, nel dubbio fondato che questi interventi possano fare più male che bene. “Noi abbiamo delle responsabilità – sottolinea l’Assessore Lombardi – e ovviamente occorrerà spiegare alla popolazione perché Aprilia ha deciso di cambiare in questo modo”…… è meglio non fare nulla piuttosto che continuare a fare del male.” Questo non significa che ci sia l’intenzione di fare nulla, bensì di muoversi verso altre direzioni ragionando in altri termini.
Nel corso della settimana prossima il Comune di Aprilia “…..dato che la Regione Lazio non ha ancora legiferato in questo senso” emanerà un’Ordinanza preventiva sulle linee guida della Regione Emilia Romagna: “che servirà a dire alle varie categorie, singoli cittadini compresi, come si fa a prevenire le larve delle zanzare, perché è l’unica cosa obiettivamente  efficace…..” Nel passare la parola al Vicesindaco, la Dottoressa Lombardi ha tenuto a sottolineare che tutta la giunta e tutta l’Amministrazione hanno risposto con unanime sensibilità a una serie di stimoli pervenuti dal territorio.
Il vicesindaco, Franco Gabriele, rafforzando le parole dell’Assessore all’Ambiente, ha tenuto a precisare che attraverso questo particolare tema, l’Amministrazione si è aperta alla sfida di un reale cambiamento globale rispetto al tema Ambiente-Salute.
 “In natura – conoscendola nei particolari – si possono innescare quei meccanismi biologici che danno il risultato opposto a quello che si vuole ottenere, ovvero, se c’è il problema di una fauna in eccesso – in questo caso le zanzare – sicuramente, studiando i meccanismi della Natura, noi possiamo attivare dei contro processi a misura… Non dobbiamo fare altro che risollecitare i meccanismi della Natura e metterli in atto. Conoscendo il processo biologico, la risposta deve essere biologica. Bisogna conoscere e osservare i meccanismi naturali e su questa base riproporre delle soluzioni naturali, evitando di ricorrere ad altro spargimento chimico nel territorio, a danno degli organismi viventi e delle persone.”
Queste in sintesi le parole del Vicesindaco, che ha concluso il suo intervento auspicando di riuscire a prendere una nuova strada che non sia quella della lotta chimica ma biologica, di cui l’Amministrazione di Aprilia è fermamente convinta.
 

IN SINTESI:

1. L’Amministrazione di Aprilia, alla luce dei dati scientifici emersi, decide di applicare il Principio di Precauzione e di fermare la lotta chimica alle zanzare, in attesa di individuare la lotta biologica più idonea alle problematiche del territorio e di redigere le proprie linee guida.
2. I processi della Natura vanno conosciuti e imitati. Non è con lo sterminio che si elimina il problema, ma con la conoscenza e le pratiche biologiche.
3. E’ l’equilibrio tra le varie forme di vita a garantire un Ambiente sano. L’Ambiente va tutelato perché è l’unica casa che abbiamo e perché è la fonte di ogni informazione per tutti gli organismi viventi.
4. Il Sindaco può “ordinare” la sospensione di qualsiasi pratica che comporti anche solo un dubbio di nocumento all’ambiente e alla salute della popolazione umana, animale e vegetale.
5. Il Sindaco ha l’obbligo di esercitare il suo ruolo di massima autorità sanitaria del territorio.
6. I cittadini possono chiedere al proprio Sindaco di non ricorrere a pratiche nocive e tossiche, in nome degli tabella 9 e 32 della Costituzione e di altri riferimenti legislativi che emergeranno dagli atti del Convegno che il Comune di Aprilia sta per pubblicare, in particolare dalla presentazione del dottor Pietro Massimiliano Bianco dell’ISPRA e del Prof. Giuseppe Altieri.
7. Il Sindaco può vietare la libera vendita nel proprio territorio di pesticidi e insetticidi (da intervento del Prof. Giuseppe Altieri)
8. Un’Amministrazione può redigere le proprie linee guida sulle pratiche biologiche da seguire nel territorio, previa campagna d’informazione e sensibilizzazione tra i cittadini per una corretta prevenzione.
9. “Ogni anno vengono liberate nella biosfera 250.000.000 t di prodotti organici di sintesi, tra cui 2.000.000 t di pesticidi in Italia (circa 3 kg di pesticidi a testa ogni anno). Solo una parte minima raggiunge il bersaglio, il resto può danneggiare ambiente e salute.”
10. Sono più pericolosi i pesticidi delle zanzare.
11. L’uso di insetticidi in aree fortemente antropizzate comporta dei rischi, dato che le sostanze chimiche usate per la disinfestazione vanno ad unirsi ad altri inquinanti presenti producendo una magnificazione degli effetti dannosi su ambiente e salute. Il che dovrebbe essere sufficiente per bloccarne l’uso, tanto più che i soggetti più esposti sono quelli più deboli (bambini, anziani, malati, animali, predatori delle zanzare, api, ecc.).
Molte altre notizie e norme sugli ATTI DEL CONVEGNO DI APRILIA, saranno pubblicati sul sito del Comune. L’Amministrazione di Aprilia ha fatto un primo importantissimo passo verso il cambiamento.
Gli altri Comuni laziali, cosa faranno?

 

RELAZIONE CONCLUSIVA DELLA TAVOLA ROTONDA – CONFERENZA STAMPA “INSETTICIDI: LORO APPLICAZIONE ED EFFETTI IN AREE ANTROPIZZATE” DI VENERDÌ 7 MARZO 2014, SVOLTASI NELLA SEDE CENTRALE DEL C.N.R. (CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE) DI ROMA
 

Venerdì 7 marzo 2014, si è svolta nella Sede Centrale del C.N.R. (Consiglio Nazionale delle Ricerche) di Roma, la Tavola Rotonda – Conferenza Stampa “Insetticidi: loro applicazione ed effetti in aree antropizzate”

Alla presenza di numerosi intervenuti, sono stati messi a disposizione della Stampa e del pubblico, i dati relativi all’impatto che i prodotti di sintesi, impiegati usualmente per liberarsi da insetti volanti e striscianti, hanno sulla salute umana e animale, e sulla biodiversità in generale.

Lo studio interdisciplinare che verrà pubblicato con il titolo: “Impatto sugli ecosistemi e sugli esseri viventi delle sostanze sintetiche utilizzate nella profilassi-antizanzara”, è stato realizzato grazie all’apporto di Ricercatori dell’ISPRA (Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale), dell’ISDE (International Society of Doctors for the Environment) e degli illustri rappresentanti di varie Università italiane quali Luigi Campanella, Gianni Tamino, Carlo Maurizio Modonesi, Celestino Panizza e Paolo Agnelli.

Nel suddetto documento, si fa riferimento soprattutto agli insetticidi chimici utilizzati nella profilassi anti-zanzare (in particolar modo zanzare tigri) che, ormai come consuetudine, da qui a poco, inizieranno ad essere diffusi, in centinaia di migliaia di tonnellate, nelle strade, nelle case, nei giardini, nei parchi, ecc. Dei più usati nelle disinfestazioni pubbliche e private, sono state descritte sia le caratteristiche che gli effetti.

L’esigenza di tale ricerca è nata dalle richieste di numerosi cittadini, preoccupati oltre che per la propria salute, anche per quella degli ambienti in cui vivono, e che desiderano acquisire maggiore conoscenza e consapevolezza sulle corrette pratiche da usare.

I dati comunicati nella Tavola Rotonda sono stati numerosi. I presenti, tra i quali, operatori del settore, professori, medici e apicoltori hanno dimostrato grande interesse e hanno confermato, con ulteriori informazioni, le tesi dei relatori stimolando un costruttivo dibattito.
Le principali conclusioni a cui si è giunti sono così riassumibili:

•    gli insetticidi sono responsabili di uno stato di contaminazione generalizzato del territorio sia nelle zone urbane, che in quelle agricole, che ha raggiunto un livello tale da determinare un significativo effetto negativo sugli ecosistemi e sulla stessa salute umana;

•    i Protocolli sperimentali hanno permesso, in passato, l’immissione sul mercato di molti prodotti chimici. Gli studi attuali ne hanno però evidenziato, sia negli animali che negli esseri umani, anche gli aspetti cronici, quali ad esempio, l’accumulo negli organismi viventi e nelle catene alimentari, le alterazioni della funzionalità genetica, le interferenze endocrine, ecc. Nonostante ciò, tali fitofarmaci continuano ad essere consigliati e sparsi nell’ambiente;

•    è da ricordare che alcuni protocolli sono stati forniti all’Agenzia di Protezione Ambientale americana direttamente dalle stesse case produttrici dei suddetti prodotti;

•    gli insetticidi sintetici, compresi quelli più usati, come i PIRETROIDI, che vengono classificati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità “sostanze moderatamente pericolose” per l’uomo, hanno in realtà conseguenze anche molto gravi sulla salute umana. e animale (mammiferi). La letteratura descrive in proposito tutta una serie di reazioni acute derivanti da esposizione diretta o indiretta a questi e ad altri insetticidi di largo consumo. Alcuni studi recenti mostrano tra l’altro, un’associazione tra piretroidi e cancro;

•    la categoria a maggiore rischio per l'esposizione ai pesticidi è quella dei bambini, sia prima della nascita (ossia nel grembo materno), sia dopo. Vari studi hanno infatti dimostrato effetti nefasti su bambini e adolescenti, la cui crescita fisica e psichica viene compromessa dall’esposizione agli insetticidi. Pensare che il più delle volte si usano questi prodotti proprio con l’intenzione di proteggere la salute dei più piccoli……;

•    l’Istituto Superiore di Sanità ne consiglia l’impiego nel trattamento anti-zanzara, con particolare riferimento alla vegetazione arbustiva, dove, per altro, nelle città, si annida buona parte della biodiversità residua. Eppure gli insetticidi sintetici, hanno conseguenze molto gravi su tutti i sistemi naturali, sia terrestri che acquatici, ormai ad un livello tale da determinare il collasso di interi ecosistemi, soprattutto se già sottoposti a stress antropici;

•    per quanto riguarda le api, che impollinano circa l’80% delle piante, ma che continuano, sembra inspiegabilmente, a morire, si era fino ad oggi consideratala esclusivamente la tossicità acuta dei vari insetticidi. La ricerca ha ora rivelato che la tossicità cronica, e cioè il progressivo accumulo dei veleni nel loro organismo,  è altrettanto grave. Per quanto alcune sostanze siano considerate poco tossiche, si è visto che questi prodotti, seppur leciti e approvati, sono assolutamente nocivi anche per gli apoidei. E’ un fatto di estrema gravità,  perché, se gli impollinatori scompaiono, collasseranno anche le stesse zone agricole, in cui dette sostanze chimiche vengono usate con grande ignoranza ;

•    per quanto riguarda gli esseri umani l’illustre chimico Prof. Luigi Campanella (già Presidente della Società Chimica Italiana), non si è stancato di ripetere: “Si fa sempre riferimento alla tossicità, che certamente è un elemento importante, ma non è il solo. La pericolosità di un composto deriva da 3 proprietà che sono: la TOSSICITA’, la STABILITA’ (quanto resta nell’ambiente) e l’ACCUMULABILITA’ (l’accumulo con le altre sostanze già presenti). La TOSSICITA’ da sola, non significa nulla, perché se un composto è tossico, ma vive nell’ambiente un secondo, vi renderete conto che il rischio è minimo. Se quella stessa sostanza vive un’ora il rischio è maggiore, e se vive un anno il rischio è ancora maggiore quindi, la STABILITA’ è un elemento fondamentale che quasi mai viene preso in considerazione quando si fanno delle scelte sui prodotti da adottare. La STABILITA’ e l’ACCUMULABILITA’ non vengono considerate e questo è un grosso errore. Bisognerebbe riportare i dati che esistono e che andrebbero considerati.”;

•    è stato ricordato che già viviamo sotto una “cupola chimica” e che siamo continuamente bombardati da altre sostanze sintetiche, sia in casa, che fuori. Gli insetticidi, accumulandosi con gli altri inquinanti chimici presenti nell’ambiente, avranno degli effetti cronici sinergici, reagendo tra di loro, oppure reagendo con l’organismo in modo differenziato ma cumulativo e determineranno una serie di gravi sindromi anche sulla salute umana;

•    sempre il Prof. Campanella è stato critico riguardo alla libera decisionalità di intervento concessa, in base alla quale ogni Amministrazione o singolo privato può decidere di farsi “disinfestare” il suo ambiente, senza che vi siano controlli o possibilità di salvarsi da vere e proprie ondate tossiche, che contaminano aria, terra, acqua, piante, animali e le  persone, risparmiando proprio le zanzare. Anche chi rifugge da tali pratiche, sarà costretto a subirne le conseguenze: “Il cittadino è troppo libero, cioè, quando si tratta con delle cose pericolose, non ci dovrebbe essere libertà assoluta e autonomia di ciascuno di poter fare ciò che si vuole nel proprio giardino, nella propria strada o, comunque, nel proprio ambiente – ha asserito Luigi Campanella – In commercio esistono prodotti che non vengono eliminati, quando si sa che sono pericolosi. Esistono innovazioni sul modo di affrontare il problema della lotta agli insetti e purtroppo di questi aggiornamenti quasi mai si tiene conto, manca cioè il confronto continuo che le Istituzioni dovrebbero garantirsi con la Comunità scientifica. Ritengo che questa sia una battaglia importante che richiede l’impegno di tutti, sia dei cittadini che dei cosiddetti addetti ai lavori.”;

•    è emerso quindi come i Ricercatori rimangano il più delle volte inascoltati, perché non viene  tenuto conto degli aggiornamenti progressivi. Tra Comunità Scientifica e le Istituzioni preposte alla Protezione della Società e dell’Ambiente, manca infatti il confronto continuo. per cui i risultati degli sforzi di ricerca e di analisi, non sempre vengono tenuti nel debito conto e applicati da chi deve compiere scelte politiche;
Concludendo, nel suddetto simposio, è stato sottolineato che le infestazioni di zanzare sono indizi di squilibri ecologici, a cui bisogna porre rimedio senza aggiungere ulteriori fattori di degrado ambientale.

Dalle varie ricerche nazionali e internazionali presentate, è infatti risultato che gli insetticidi, a causa del loro diffuso effetto tossico, hanno ridotto drasticamente le popolazioni dei predatori delle zanzare (pipistrelli, libellule, gechi, uccelli insettivori) e degli altri insetti, col paradossale risultato di una sempre maggiore presenza di zanzare, compresa Aedes albopictus, la famosa Zanzara tigre e altri insetti fastidiosi.
Le zanzare, anche quella tigre, non rappresentano in Italia un pericolo mortale, mentre l’inquinamento da insetticidi nebulizzati o sparsi nell’ambiente, non ancora tenuto nella giusta considerazione, porta conseguenze a breve, medio e lungo termine nei confronti della salute umana e ambientale e dovrebbe essere evitato.

Dal punto di vista della tutela ambientale vi è infine da osservare che le infestazioni possono essere combattute con metodi ecologici e alternativi basati anche e soprattutto sulla corretta informazione e la collaborazione consapevole dei cittadini. Attraverso le opportune norme di comportamento, suggerite dagli Specialisti, dovrà essere praticata innanzitutto la prevenzione, senza la quale sarà vanificato ogni proficuo risultato.

A tal fine, nella Tavola Rotonda sono stati presentati vari rimedi naturali, che ogni cittadino può adottare per contenere il numero di zanzare. Il sito www.infozanzare.info, (alla pagina RIMEDI), ne riporta molti, insieme ai documenti dei precedenti Convegni al CNR. sullo specifico tema.
Per quanto riguarda l’esperienza collaudata e positiva dei trattamenti naturali nei condomini e nei comprensori, è possibile informarsi presso alfredo.lugli@gmail.com
Per informazioni sull’applicazione, sia in ambito urbano che rurale, di tecniche anti-insetti ecocompatibili, si è reso disponibile l’agronomo-entomologo Prof. Giuseppe Altieri e-mail: agernova@libero.it

Nell’art. 6 del Decreto Legislativo (D.Lgs. 150 del 14/8/12), che concerne l’AGRICOLTURA, entrato in vigore dal 1 gennaio 2014, è stato definito il Piano d’Azione Nazionale per l’Uso Sostenibile dei Prodotti Fitosanitari, che riguarda:
– la protezione degli utilizzatori dei prodotti fitosanitari e della popolazione interessata,
– la tutela dei consumatori,
– la salvaguardia dell’ambiente acquatico e delle acque potabili,
– la conservazione della biodiversità e degli ecosistemi.
Da quanto emerso nella Tavola Rotonda/Conferenza Stampa, è augurabile che ciò possa essere l’inizio di un cambiamento anche in altri settori.

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma, tempi duri per i borseggiatori: dal 1 marzo in manette 71 persone

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ROMA – Nelle ultime 48 ore, i servizi antiborseggio messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico maggiormente frequentate dai turisti e a bordo dei mezzi pubblici nonché presso le stazioni della metropolitana della Capitale in virtù delle festività della Santa Pasqua, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, sono state arrestate 14 persone, tutte gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Dal 1 marzo, i Carabinieri dipendenti dal Gruppo di Roma, in totale, hanno arrestato 71 persone per borseggi nel centro di Roma e a bordo dei mezzi pubblici.
I Carabinieri della Stazione di Roma Via Vittorio Veneto hanno arrestato 4 cittadini cileni di età compresa tra i 31 e i 21 anni, sorpresi subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli e il cellulare ad un turista italiano, intento a salire sul convoglio metropolitano fermata “Spagna”. Refurtiva prontamente recuperata e restituita alla vittima.
In piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno arrestato due minorenni di origini bosniache di 13 e 17 anni, sorpresi insieme ad un complice che è riuscito a scappare, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista che era intento a salire le scale di accesso alla metropolitana.
Stessa sorte per due cittadine romene di 20 anni entrambe, senza fissa dimora, arrestate dai Carabinieri di Roma Piazza Farnese, poiché sorprese in via dei Fori Imperiali, subito dopo aver asportato con destrezza il portafoglio ad un turista, che non si era accorto di nulla.
Presso la fermata metropolitana linea A fermata “Manzoni”, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato due cittadini georgiani di 48 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi e bloccati subito dopo aver asportato lo smartphone ad un turista francese. Telefono immediatamente recuperato e restituito alla vittima.
I Carabinieri della Stazione di Roma Viale Libia hanno arrestato due cittadine bosniache di 24 e 51 anni, sorprese presso la fermata metropolitana “Cornelia”, subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli di una turista austriaca.
A bordo del convoglio metropolitano, altezza fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna hanno bloccato e arrestato un cittadino colombiano di 28 anni, sorpreso subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad un passeggero tedesco che non si era accorto di nulla.
Sempre alla fermata “Barberini”, questa volta i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato in flagranza un cittadino romeno di 52 anni, sorpreso mentre tentava di impossessarsi con destrezza di un portafogli di un turista americano. Dagli ulteriori accertamenti, il 52enne è risultato anche destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, per la stessa tipologia di reato.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.

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