MANZIANA: LA CITTADINA CELEBRA TITINA DE FILIPPO NEL 50° ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

L. P.

Manziana (RM) – Sabato 21 settembre al cinema  teatro Quantestorie per celebrare la poliedrica e indimenticata interprete di Filumena Marturano. Il “sipario” si apre alle 21

Forse non tutti sanno che le sue spoglie riposano a Manziana nel cimitero comunale. Queste ed altre pagine del vissuto della indimenticata attrice – mirabile in Filumena Marturano – verranno svelate nel corso della serata-evento che Manziana le dedica.

Una manifestazione dai molti linguaggi a riproporre le tante sfaccettature di questa donna nel 50 anniversario della sua scomparsa. L’appuntamento con “Manziana ricorda Titina De Filippo – giunse nella nostra città e si fermò tra noi” è al cinema-teatro Quantestorie. Il “sipario” si apre alle 21.
La serata per la regia di Adriana Rasi Carlone, presidente de Il Cantiere dell’Arte, vede la direzione artistica di Elena Ajelli. Presenta Alessandra Bertoldi. Sarà senz’altro di grande emozione vedere Eduardo che racconta la sorella in un filmato di famiglia. Molti gli artisti che si alterneranno sul palco. Il Coro St John Singers per l’
occasione si “converte” al repertorio partenopeo interpretando per la direzione di Alessandra Paffi tre antichi canti napoletani arrangiati dal maestro Pier Michele Bertaina.

La Compagnia Partenope metterà in scena alcuni stralci di “Napoli milionaria”, il soprano Vania Pietrobattista canterà tre poesie scritte dall’attrice mentre la Titina pittrice sarà ricordata con un commento del professor Gaetano Vari. Il Gruppo Mandolinistico La Primavera diretto da Salvatore Mele interpreterà la celebre “Malafemmena” scritta da Totò. Dulcis in fundo Rita Pensa interpreterà il finale recitativo di “Filumena Marturano”.

Alla manifestazione (ingresso contributo volontario) sarà presente Marianne Helsen Carlone amata nuora di Titina con i suoi cinque figli. L’eccezionalità di questo evento non è sfuggita a molti Enti Locali. La manifestazione infatti si avvale del patrocinio di: Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio, Provincia di Roma, Comune di Napoli, Comune di Manziana, Comune di Civitavecchia, Comune di Bracciano, Comune di Canale Monterano, Pro Loco Manziana.

Figlia d’arte, una vita trascorsa sulle tavole del palcoscenico, i successi spalla a spalla con i fratelli Eduardo e Peppino, poi l’addio alle scene nel 1956 e la vena di artista con la produzione di quadri ma anche di collage.
A 50 anni dalla sua scomparsa, la figura di Titina De Filippo viene celebrata a Manziana che ospita le sue spoglie insieme a quelle di Pietro Carlone, suo compagno di vita e di palcoscenico. Un anniversario che viene sottolineato con un omaggio ad una delle maggiori interpreti del Novecento, impareggiabile nel ruolo di Filumena Marturano ma anche spalla di grandezza a fianco di Totò in molti film. Una donna nata dal teatro per il teatro, che nell’ultima parte della sua vita si è dedicata alla sua passione per l’arte esponendo sue opere a Milano, Roma, Napoli, Parigi, New York.

Si annuncia così come un grande evento quello in programma per sabato 21 settembre alle 21 al Cinema-Teatro “Quantestorie” di Manziana.

Una serata speciale per ricordare un personaggio speciale ideata, promossa ed organizzata dall’Associazione Il Cantiere dell’Arte, la prestigiosa organizzazione che dal 1998 si è distinta per la realizzazione di eventi culturali di grande livello e che con lo spiritual gospel choir Saint John’s Singers ha tenuto concerti in Italia e all’estero passando dai teatri alle sedi istituzionali, dalle piazze alle carceri. Con la serata “Giunse nella nostra città… e si fermò tra noi!”, il Cantiere dell’Arte rende in questo modo un tributo ad una icona del Novecento, ricordando in particolare gli ultimi anni della vita dell’attrice. Un evento multilinguaggio per riproporre le diverse sfaccettature di questa indimenticata donna che si dedicò anche alla poesia. Ci saranno esecuzioni musicali, poesie e accenni all’arte di Titina.

Sarà senz’altro di grande emozione vedere Eduardo che racconta la sorella in un filmato di famiglia. La serata per la regia di Adriana Rasi Carlone, presidente de Il Cantiere dell’Arte, vede la direzione artistica di Elena Ajelli. Presenta Alessandra Bertoldi. Molti gli artisti che si alterneranno sul palco. Il Coro St John Singers per l’occasione si “converte” al repertorio partenopeo interpretando per la direzione di Alessandra Paffi tre antichi canti napoletani arrangiati dal maestro Pier Michele Bertaina. La Compagnia Partenope metterà in scena alcuni stralci di “Napoli milionaria”, il soprano Vania Pietrobattista canterà tre poesie scritte dall’attrice mentre la Titina pittrice sarà ricordata con un commento del professor Gaetano Vari. Il Gruppo Mandolinistico La Primavera diretto da Salvatore Mele interpreterà la celebre “Malafemmena” scritta da Totò. Dulcis in fundo Rita Pensa interpreterà il finale recitativo di “Filumena Marturano”. Alla manifestazione (ingresso contributo volontario) sarà presente Marianne Helsen Carlone amata nuora di Titina con i suoi cinque figli.

L’eccezionalità di questo evento non è sfuggita a molti Enti Locali quali Il Consiglio Regionale del Lazio e la Provincia di Roma che hanno assicurato alla manifestazione il loro patrocinio. Prezioso anche il sostegno di alcuni sponsor.

“Ricordare Titina è rivivere una emozione – commenta Mario Carlone nipote dell’artista – riscoprire gloriose pagine di teatro, aprire con una certa nostalgia l’album di famiglia. Un tributo doveroso di Manziana ad una sua illustre concittadina che, siamo sicuri, incontrerà il favore del pubblico e di tutti i “manzianesi”.
”Gli artisti di cinque Comuni a nord di Roma celebrano con questa manifestazione – sottolinea Adriana Rasi, regista della manifestazione e presidente de Il Cantiere dell’Arte – una delle più grandi attrici del teatro del Novecento italiano con un ricco programma che presenterà i vari aspetti della vita artistica di Titina. Titina attrice, sceneggiatrice, pittrice, poetessa autrice di commedie teatrali. Artista poliedrica, ma anche donna di grande temperamento e spessore umano, capace di quella smisurata sensibilità materna che trascende l’ordinario sentimento di appartenenza biologica e che è stata alla base di sue grandi ispirazioni artistiche.

Il dato più sorprendente è che il suo spirito sempre vivo e vitale – commenta Adriana Rasi – continua a conquistare le giovani generazioni interessate alla storia del teatro e del cinema. Molti di loro dedicano la loro tesi di laurea proprio a lei”.