Connect with us

Roma

MARINO, CASO BACCO JAZZ. RIVOLUZIONE CIVILE / PDCI INSORGE: CHE LE FORZE POLITICHE E SOCIALI SI ESPRIMANO PUBBLICAMENTE ADESSO

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 4 minuti Aversa: "Proprio per dare un segno mi associo alla richiesta di Onorati"

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

Redazione

Marino (RM) – La nota ormai ben nota vicenda del Bacco Jazz Festival non pagato dall'amministrazione Palozzi ha avuto come esito la condanna del Comune di Marino. Da qui una richiesta di Ugo Onorati affinchè i soldi li rimetta personalmente chi ha creato disagio al Comune e quindi ai soldi dei cittadini, ed una proposta di trasparenza da esplicitare immediatamente avanzata da Rivoluzione Civile/Pdci Marino.


Di seguito pubblichiamo la nota di Maurizio Aversa, segretario Rivoluzione Civile/Pdci-Marino

"Ha pienamente ragione Ugo Onorati a chiedere che paghino sindaco e assessore, sulla vicenda della famosa “sòla” che il comune di Marino, guidato in quella occasione da Adriano Palozzi sindaco e Otello Bocci assessore alla cultura, ha rifilato ad una associazione, a dei professionisti, a degli operatori culturali, facendo quello che qualunque “coppia di compari” fa in qualche stazione ferroviaria, al margine di qualche mercato o fiera periodica.

Perché sono così duro? Perché sono convinto che, al di là di episodi, se uomini pubblici eletti, non si trovano in difficoltà ad attivare una procedura al limite del ladronesco, cosa mi deve convincere del contrario per altri mille momenti della amministrazione? Se costoro, casta o non casta, hanno nell’intimo agire, la convinzione che una volta varcata la soglia del palazzo hanno, di fatto, una sorta di immunità permanente; ecco, allora siamo in presenza di decadimento della cultura politica, del sentire etico e morale, dell’abbandono della guida che garantisce la Costituzione. La Costituzione nelle sue norme fondamentali, e, soprattutto, nel suo spirito corposamente pieno di libertà e di democrazia e di diritto ai cittadini di essere loro, in prima fila, i detentori del vero potere. Ecco, ci sono partiti, pochi e piccoli, e parti di qualche grande che questo spirito lo vogliono salvaguardare, lo sentono come costitutivo della propria stessa esistenza.

C’entra questa cosa con la “sòla” data alla festa del Jazz? Si c’entra tutta! Perché i personaggi coinvolti nel guidare la cosa pubblica in questa vicenda, non sono persone che hanno sbagliato; non sono uno scivolone di una amministrazione compatta che andando come un treno che abbia inciampato in un imprevisto. Per questo sto prendendo la parola. Per mettere in guardia, non sulla analisi, ma sui comportamenti politici futuri di piccole forze, di genuine persone che vogliono impegnarsi, a non fare l’errore di “impelagarsi” con i famosi figuri “amici che danno pacche sulle spalle”. Conviene, per il bene dei cittadini, conviene per chi vuole mettere le proprie idee e le proprie energie al servizio della comunità, che si distinguano le basi culturali delle scelte politiche e di come esse maturano. Si vede lontano cento chilometri se chi si impegna “in politica” mette se stesso a disposizione degli altri, oppure se usa gli altri per utilizzarli da trampolino di lancio. Per tale motivo in questa vicenda, come scritto dai media “Può accadere che le associazioni culturali siano prese in giro da amministrazioni comunali poco serie, che le sfruttano e poi non le pagano.

Ma ora una sentenza del giudice di Albano emessa l’otto febbraio scorso fa giurisprudenza a tutela di chi, operando in questo settore, dovesse subire in futuro un simile trattamento.  Il Comune di Marino è stato condannato a risarcire il danno economico subito dall’associazione e a pagare anche le spese giudiziarie. Al riguardo il consigliere Ugo Onorati ha dichiarato: Non vedo perché le spese accessorie che il Comune, cioè tutti noi, è chiamato a pagare, non le debbano invece rimborsare di tasca propria il sindaco o l’assessore, i quali con tanta leggerezza pensavano di poter gabbare chi aveva lavorato per la promozione della cultura nel nostro territorio”.  Proprio per dare un segno mi associo alla richiesta di Onorati e propongo che si esprimano pubblicamente, e ora, su questo tutte le forze politiche e sociali che sono presenti a Marino."

 

LEGGI ANCHE:


 

Metropoli

Formello, terremoto in Comune: nasconde detonatori per bombe in casa: arrestato il marito di una Consigliera comunale di maggioranza

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuti
image_pdfimage_print

Nasconde in casa due detonatori per bombe non facili da reperire sul mercato e tre cartucce per fucili. Per questo motivo è stato arrestato Domenico Verbicaro, marito di Anna Stella, quest’ultima consigliera comunale che siede tra i banchi della maggioranza nel comune di Formello situato alle porte di Roma.

L’uomo è accusato di detenzione illegale di armi

Tutto è nato da una perquisizione fatta lo scorso 4 marzo dai carabinieri della Stazione di La Storta in casa della consigliera comunale a seguito di una segnalazione relativa la presunta detenzione di sostanze stupefacenti.

Nell’abitazione, i militari hanno trovato una piccola quantità di marijuana nella disponibilità del figlio 33enne della coppia e notavano un atteggiamento insofferente da parte di Domenico Verbicaro che tentava di nascondere una scatola. A quel punto i carabinieri hanno preso in mano il pacco e trovato all’interno i due detonatori grandi quanto un chiodo lungo e le tre cartucce. Per Verbicaro è quindi scattato l’arresto con l’accusa di detenzione illegale di armi.

L’uomo è poi risultato avere una parentela con un nipote in rapporti con i clan della ‘ndrangheta stanziali a Roma nord e interrogato dagli investigatori non ha voluto spiegare la provenienza di quel materiale compromettente.

È stato quindi condotto in carcere dove si trova tuttora in attesa di sviluppi investigativi che dovranno ricostruire per quale motivo avesse nella sua disponibilità gli inneschi di bombe che possono essere anche al tritolo. L’accusa al momento è detenzione abusiva di munizionamento e di materiale esplodente.

Il sindaco della cittadina Gian Filippo Santi al momento non ha preso alcuna decisione, anche se in consiglio comunale la notizia dell’arresto ha fatto molto rumore, se non altro per le implicazioni che potrebbe avere sul piano politico.

L’operazione dei carabinieri del Gruppo di Ostia è stata portata a termine all’inizio del mese nell’ambito di un’indagine più vasta.

Continua a leggere

Metropoli

Campagnano Romano, dammi i soldi o ti brucio il locale: in manette 33enne del posto

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuti
image_pdfimage_print

CAMPAGNANO ROMANO (RM) – In manette un 33enne di Campagnano Romano accusato di estorsione. Ad arrestare l’uomo, lo scorso mercoledì, i Carabinieri della locale Stazione.

Il 33enne si è presentato presso un noto ristorante di Campagnano e, in evidente stato di alterazione, ha iniziato a minacciare il gestore del locale pretendendo che gli consegnasse del denaro. Nonostante il fermo rifiuto opposto dalla vittima, l’uomo non ha desistito dai propri intenti, minacciando di bruciare il locale qualora non avesse ottemperato alla richiesta.

Nel tentativo di evitare che il 33enne passasse dalle parole ai fatti la vittima ha consegnato all’uomo una somma di denaro che, sebbene esigua, è servita a placarne la violenza.

Nel frattempo però il titolare del ristorante aveva avvertito i Carabinieri dell’accaduto e i militari, intervenuti immediatamente, sono riusciti a bloccare il 33enne mentre cercava di allontanarsi con i soldi appena intascati e lo hanno arrestato.

Lo scorso 17 marzo l’uomo è stato giudicato con rito direttissimo presso il Tribunale di Tivoli, che ha convalidato l’arresto applicando la misura degli arresti domiciliari.

Continua a leggere

Roma

Roma, donna accoltellata in strada: arrestato il compagno per tentato omicidio

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura < 1 minuti

image_pdfimage_print

ROMA – I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato un uomo 36enne, gravemente indiziato del reato di tentato omicidio ai danni della compagna, una donna di 40 anni originaria di Cuba.
 
Intervenuti in via Fruschelli, dove una telefonata al 112 aveva segnalato una donna ferita in strada che perdeva sangue, i Carabinieri si sono trovati difronte la vittima che presentava due tagli da coltellate nella zona lombare. Chiamati i soccorsi la donna è stata trasportata in codice rosso all’ospedale Sant’Eugenio. Nel frattempo i Carabinieri hanno raccolto la sua denuncia in cui ha riferito di essere stata poco prima ferita dal compagno. 
 
Subito i militari si sono portati presso l’abitazione dove i due vivevano ed hanno rintracciato il compagno, 36 anni, romano, trovato in stato di alterazione psico-fisica per cui si è reso necessario condurlo in ospedale, ancora in vestaglia. Scattata la perquisizione, è stato subito trovato un coltello da cucina, ancora sporco di sangue che è stato sequestrato. I sanitari che hanno prestato le prime cure all’uomo hanno trovato dell’hashish nella tasca della vestaglia e l’hanno consegnata ai Carabinieri per cui l’uomo verrà anche segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo, quale assuntore di sostanze stupefacenti. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della 7^ sezione del Nucleo Investigativo di Roma per i rilievi tecnico scientifici.
 
L’uomo è stato condotto presso il carcere di Regina Coeli dove il Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica, ha convalidato l’arresto e disposto per lui la misura della custodia cautelare degli arresti domiciliari senza braccialetto elettronico.
 



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

SEGUI SU Twitter

I più letti