MARINO COSTA CASELLE, DIVENTI "SPONSOR" E PUOI VIVERE TRANQUILLO NELLA TUA CASA… MA LA FOGNA LA PAGHI TU… E PURE DUE VOLTE

Comandini (Idv): "I futuri abitanti di Costa Caselle per Natale sotto l’albero troveranno qualche “santino” per le votazioni come regalo ed i soliti propositi per l’anno nuovo… e qualcuno gli crederà ancora una volta…in fondo a Natale siamo tutti più buoni e Febbraio è vicino!! "

 

Chiara Rai

Marino (RM) – Il consorzio “Loggetta di Marino”, complesso residenziale di 53 villini in via Costa Caselle che si affaccia sulla via Dei Laghi si ritrova a “sponsorizzare” al Comune di Marino, di tasca propria, la realizzazione di allacci idrici e fognari, opere di urbanizzazione primaria, che i consorziati già pagarono nell’86 contestualmente alla concessione in sanatoria.

Sono circa 3 mila euro per ciascuna unità e all’epoca l’importo corrisposto fu in lire di 2.194.020 (duemilionicentonovantaquatromilaeventi lire)  ciascuno. Circa una decina di consorziati, su 53, non vogliono pagare due volte e per questo motivo intendono preparare un’azione legale collettiva per contestare questa “assurda” richiesta. Tra i primi a ribellarsi è il consorziato Mario Nurzia che denuncia la mancata realizzazione della condotta fognaria da parte del Comune, nonostante l’avvenuta corresponsione del contributo per le opere di urbanizzazione: “Dove sono finiti i nostri soldi? – chiede Mario – Vorremmo sapere per quale motivo e se sono stati distolti dalla loro originaria destinazione. La nostra non solo è una questione d’incapacità economica ma anche un principio: quante volte dobbiamo pagare delle opere pubbliche al Comune? Non è giusto che adesso ci vengano richiesti circa 3 mila euro a famiglia con la formula della sponsorizzazione”.

Una formula senz’altro volontaria, ma della quale se ne impone l’accettazione, altrimenti il rischio è che il consorzio rimanga in una posizione “irregolare”. Di fatti è stato più volte contestato al Consorzio, e qualche anno fa l’ex presidente Arduino Pinto finì anche in Tribunale,  il fatto che  le acque del depuratore esistente sfocerebbero in un sito non idoneo con conseguente rischio inquinamento. Da qui la necessità della “sponsorizzazione” che ha convinto adesso la “Loggetta di Marino” ad aderire e all’offerta del Comune.

Intanto a manifestare non sono soltanto quei dieci. Ci sono tante famiglie che si appellano al diritto alle case, perché Costa Caselle è un cantiere che ha sfornato altri immobili. Doveva sorgere un altro complesso residenziale di villini, simile alla Loggetta, invece le colate di cemento hanno sfornato tante altre case. Non che non si possa, ma intanto, “dopo la posa della prima pietra il 3 aprile 2009 – scrive una acquirente –  noi cittadini speravamo in un iter di tempi per la consegna della nostra prima casa ragionevole, dopo anni di attesa , di enormi sacrifici , oggi sfiniti e non considerati siamo pronti a tutto !! Ricordiamo a chi ha le orecchie chiuse che noi ci stiamo finanziando il collettore fognario sulla dorsale di costa caselle con 3.000,00 euro a famiglia , e che abbiamo dato tutto fino all'ultimo centesimo strapagando le nostre case”.

Non vogliamo entrare in diatribe in essere tra costruttori e la società Preneste appalti (ditta che deve ancora ultimare l'urbanizzazione interna) e ferma dal giugno 2012, ma oggi dopo quasi cinque anni di attesa, pretendiamo attenzione e se non l'avremo da nessuno tantomeno da una amministrazione e un sindaco che propone di andare oltre , saremo noi ad alzare la voce tramite tutti quegli organi di tutela e informazione che sono a disposizione di ogni cittadino onesto che stanco di essere snobbato pone a sua tutela e protezione. Il tempo è scaduto, il nostro Natale è già un disastro faremo in modo che lo sia per tutti quelli che hanno la responsabilità del nostro disagio di famiglie senza un tetto dove abitare”. Perché succede che prima si realizzano le case e dopo “i servizi primari a rete, preordinati al conferimento della agibilità dei nuovi insediamenti intensivi” finanziati con la geniale trovata della “sponsorizzazione” che come un boomerang restituisce il colpo ai cittadini acquirenti che non volendo e magari non potendo attendere un famigerato collettore fognario che dovrà essere realizzato da enti sovra comunali tra, diciamo, tre anni, stanchi di aspettare famigerati sponsor che fanno fatica a sponsorizzare, sfiancati e sfiniti dal desiderio di avere un tetto sopra la testa diventano addirittura loro degli “sponsor” e si tassano o meglio “sponsorizzano le opere che gli consentiranno l’agibilità della loro casa e per fare questo costituiscono un “raggruppamento temporaneo di impresa” dove far confluire le “sponsorizzazioni” di tutti i poveri cristi che spontaneamente hanno aderito per poter mettere piede in casa celermente. In cambio gli sponsor, coadiuvati dall’ufficio stampa, dovrebbero ricevere della pubblicità con segnaletica, messaggi pubblicitari su appositi impianti, insomma tutto ciò che deve toccare ad uno sponsor.

Tutto questo è scritto su apposita deliberazione comunale dello scorso febbraio di quest’anno. Insomma per farla breve, su quei banner pubblicitari c’è Susanna, Marco, Mario, Andrea, Franca (ovviamente sono nomi inventati dalla redazione per far capire l’esempio) che per mettere piede in casa hanno unito le forze e messo mano al portafogli. In fondo, tremila euro per la libertà, si può fare.

 

Nota del segretario dell'Idv di Marino Marco Comandini

COSTA CASELLE: PROCLAMI BUGIE, PROMESSE E SOLDI… FINITI DOVE???

"Eddai ci risono le elezioni …ed allora giù a ripromettere!!! Senza vergogne, senza pudore!!  E dopo la barzelletta dell’apertura del Pronto Soccorso, eccone un'altra: “la ripresa dei lavori a Costa Caselle”, a Settembre dopo nostri vari comunicati e gli insulti gratuiti dell’amministrazione che promise dopo colloqui una ripresa dei lavori entro 15 giorni dissero “tranquilli riprenderanno i lavori!!!” …NATURALMENTE ANCORA I SOCI STANNO ASPETTANDO!!!

Siamo nuovamente a riscrivere dopo oltre due mesi perché nulla è cambiato, anzi è addirittura peggiorato, con la ditta affidataria dei lavori alla quale sembra sia stato revocato l’incarico, e così si dilatano i tempi di consegna delle case, ed inevitabilmente si aggraveranno i costi per i soci acquirenti, e non solo quelli ma spesso anche i rapporti famigliari di persone che vivono in stato di disagio.

Oramai, gli acquirenti, non sanno più neanche bene quanti soldi abbiano versato per quei lavori di urbanizzazione, sembra addirittura di più del dovuto, e la fine dei lavori non si vede nemmeno col binocolo! Doppia beffa quindi!!! Doppia arrabbiatura e sconcerto!

Noi non ci meravigliamo più, ci aspettiamo solo che il SuperSindaco rifuturo candidato risentenzi e rifarfugli nuovamente delle date, di ripromesse, che ridispensi camomille in incontri al cloroformio, e che ci rinsulti!!! Ma non fa nulla per noi ce ne faremo una ragione, mentre per i soci parlano i fatti, soci costretti ancora una volta da false promesse a riscrivere sui giornali, a rivendicare cio’ che per loro è più ovvio e cioè avere e presto realizzati i servizi che hanno lautamente pagato ed entrare nelle loro abitazioni.

Con persone disperate che non sapendo a quale santo rivolgersi minacciano impaurite anche denunce alla Guardia di Finanza, nella speranza che si smuova qualcosa e che non fanno per timore di vedersi allungati i tempi di consegna.

Un amministrazione degna di questo nome avrebbe fatto fuoco e fiamme per i suoi cittadini in difficoltà, ma dopo la vicenda ospedale e Costa Caselle è chiaro da che parte stanno alcuni e non certo da quella dei cittadini, forse da quella di carriere personali e di costruttori, gli stessi che poi forse finanziano e promuovono campagne elettorali.

I futuri abitanti di Costa Caselle per Natale sotto l’albero troveranno qualche “santino” per le votazioni come regalo ed i soliti propositi per l’anno nuovo… e qualcuno gli crederà ancora una volta…in fondo a Natale siamo tutti più buoni e Febbraio è vicino!!

Su una cosa il Sindaco ha ragione noi avremmo sicuramente fatto meglio, visto cio’ che loro hanno combinato e per fortuna qualcuno ha aperto e stà aprendo finalmente gli occhi.Noi avevamo lanciato una proposta che era quella di una discussione aperta in Consiglio comunale, l’amministrazione ci rispose picche, preferendo degli incontri nelle segrete stanze, non capendo o facendo finta di capire che saremmo arrivati ancora una volta a questo punto. Noi rilanciamo ancora una volta la stessa proposta."

tabella PRECEDENTI:
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