Connect with us

Roma

Marino: folclore, tradizione e cultura per la 92 ima Sagra dell'Uva

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti Attesa per il concerto del Banco del Mutuo Soccorso Lunedì 3 ottobre 2016 ore 21:00 Piazza San Barnaba

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

Red. Cronaca


MARINO (RM)
– Tutto è pronto a Marino per accogliere gli ospiti, che si preannunciano numerosi anche quest’anno, per domenica 2 ottobre, in occasione della 92 ima Sagra dell’Uva, nella cittadina castellana, a soli 20 chilometri da Roma, per assaporare le caratteristiche atmosfere medioevali del suo centro storico e gustare il suo prodotto principe: il vino. Come è noto la Sagra si svolge nella prima domenica di ottobre ed è la festa più importante di Marino, la più antica, nel suo genere, in Italia, conosciuta in tutto il mondo per la celebre canzone “Nannì” di Ettore Petrolini.  Ideata nel 1925 dal poeta romanesco Leone Ciprelli, al secolo Ercole Pellini,  nella Sagra si fondono due momenti ugualmente importanti: quello sacro e quello profano attorno ai quali ruotano tutte le iniziative poste in essere per i festeggiamenti.


Questi gli appuntamenti istituzionali della mattina di domenica 2 ottobre:  la S. Messa alle ore 9,30 nella Basilica di S. Barnaba e, successivamente la solenne Processione storica con la statua della Madonna del SS. Rosario e la partecipazione delle Confraternite. Iniziative alle quali hanno assicurato la loro presenza oltre al Sindaco e agli Assessori comunali,  importanti autorità istituzionali quali il Sindaco di Ciampino Giovanni Terzulli, il Sindaco di Rocca di Papa Emanuele Crestini, il Vice Sindaco di Rocca Priora Federica Lavalle, il Presidente del Consiglio Comunale di Nettuno Giuseppe Nieri, il Consigliere Comunale delegato Francesco Giusto per Grottaferrata unitamente ai rappresentanti del IV Municipio di Roma  Assessore alle Politiche Sociali Rolando Proietti Tozzi e dell’XI Municipio Assessore all’Urbanistica Luca Mellina. Saranno presenti altresì le autorità militari territoriali (Carabinieri, Guardia di Finanza) e le Forze dell’Ordine locali (Polizia di Stato e Carabinieri). Avremo anche il piacere di ospitare alcuni rappresentanti di Comuni più lontani con i quali esiste un legame storico in virtù dei Colonna e della Battaglia di Lepanto tra le quali spicca non una delegazione ufficiale ma una rappresentanza della Protezione Civile del Comune di Arquata del Tronto colpito dal recente terremoto.Nel pomeriggio alle ore 15,30 si snoderà per le vie della città il tradizionale Corteo Storico in costume, curato dalle Associazioni Arte e Costumi Marinesi, Lo Storico Cantiere insieme al Gruppo Sbandieratori de Lo Scudo di Lepanto che rievocherà il ritorno vittorioso di Marcantonio Colonna, quest’anno impersonato dal marinese Armando Giudice (mentre nel Corteo di Lunedì 3 ottobre sfilerà un altro marinese Emanuele De Nicola). A seguire alle ore 17,30 il cosiddetto “Miracolo” delle fontane che danno vino con distribuzione gratuita di uva. Complessivamente 70 quintali di uva e 1.200 litri di vino sgorgheranno dalle seguenti fontane: le due monumentali di piazza Matteotti (Fontana dei Mori)  e di piazza San Barnaba (Fontana del Tritone) e da quella allegorica allestita a  Borgo Garibaldi. Alle ore 18,00 sarà la volta  della sfilata del  Filarmonico “E. Ugolini” con il Gruppo Majorettes Diamond e del Gruppo folcloristico Volemose Bene. Per finire Jazz & Blues al Ninfeo di Villa Desideri e il recital-spettacolo “Quando c’era Nerone” a piazza Farini. Corteo, miracolo e tanto altro si ripeteranno anche nella giornata di lunedì 3 ottobre, detta la “Sagra dei marinesi”, che culminerà con il concerto del Banco del Mutuo Soccorso alle ore 21,00 in piazza San Barnaba.

IL BANCO DEL MUTUO SOCCORSO – Musica ed emozioni che vanno oltre le note – Lunedì 3 ottobre 2016 ore 21:00 Piazza San Barnaba

E’ proprio a Marino che muove i primi passi il Banco del Mutuo Soccorso, gruppo storico del rock progressivo italiano, autore di lavori musicali che riscuotono da sempre un grande successo di pubblico e di critica sia in Italia che all’estero. La cittadina laziale ha dato i natali al suo leader Vittorio Nocenzi che l’ha fondato nel 1968 e ad altri musicisti del gruppo. Si riunivano in una vera e propria stalla. Nelle mangiatoie, al posto del fieno, avevano piazzato gli strumenti, gli amplificatori e i distorsori. Il rapporto del Banco, come viene familiarmente chiamato, con la città di Marino è sempre stato forte, inossidabile e lo si sente dal modo in cui Vittorio Nocenzi parla della sua terra. “Quando tornavo alle quattro di mattina respiravo l’aria e guardavo le sfumature della mia città e mi si riempiva il cuore” ricorda il musicista.

E’ per questo che il concerto di lunedì sera, che chiude i festeggiamenti della 92^ Sagra dell’Uva, ha una valenza che va oltre la musica, ha qualcosa di viscerale, profondo.  Un sentimento ancora più inteso quest’anno perché un anno fa, proprio il 3 settembre, scompariva l’amico e collega Rodolfo Maltese, una pietra miliare per il gruppo assieme alla voce storica Francesco Di Giacomo che si era già spento nel 2014.

Il Banco del Mutuo Soccorso propone l’energia dei suoi album più famosi: da “Darwin” a “Io sono nato libero” fino a “Un’idea che non si può fermare” l’ultima opera discografica per la Sony e singoli indimenticabili come “Moby Dick” e “Non mi rompete”, tanto per citarne alcuni. La formazione, oltre a Vittorio Nocenzi, è composta dal chitarrista marinese Filippo Marcheggiani e Nicola Di Già seconda chitarra, il batterista Augusto Zanonzini,  il bassista Marco Capozzi e la nuova voce di Tony D’Alessio, salernitano, coadiuvato dalla vocalist Margaret Signorino.

 

Roma

Roma, Tor Bella Monaca: violenze domestiche e minacce di morte, arrestato un uomo per maltrattamenti aggravati

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

“Vivevamo con la paura che succedesse qualcosa di peggio”, raccontano i vicini, scossi dall’episodio

Nella giornata di ieri, a Tor Bella Monaca, si è consumato l’ennesimo episodio di violenza domestica. Un uomo di 47 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai Carabinieri con l’accusa di maltrattamenti e lesioni personali aggravate nei confronti della sua compagna convivente, una donna di 37 anni, originaria di Roma.

L’intervento dei Carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca è avvenuto a seguito di una segnalazione ricevuta in caserma. La vittima, che presentava una ferita alla testa causata da un violento colpo sferrato dal compagno, è stata immediatamente soccorsa dal personale del 118 e trasportata al Policlinico Casilino. Sebbene le sue condizioni non fossero considerate gravi, la donna è stata trattenuta in osservazione, lasciando emergere una storia di abusi che durava da anni.

Secondo quanto riferito dalla donna ai Carabinieri, le violenze erano ormai una costante nella sua vita da circa 10 anni, sin dall’inizio della convivenza con l’uomo. Il compagno, un tossicodipendente con evidenti problemi di gelosia morbosa, l’aveva sottoposta a continue aggressioni fisiche e verbali, senza che lei trovasse mai il coraggio di denunciarlo. Solo ora, dopo l’ennesimo episodio di brutalità, ha deciso di rompere il silenzio.

Tra i dettagli più agghiaccianti emersi dalle sue dichiarazioni, vi sono le minacce di morte ricevute e i danni causati all’interno della loro abitazione, segni di un clima di terrore vissuto quotidianamente. La donna ha anche ammesso di aver subito altre lesioni in passato, mai refertate, lasciando intuire una lunga scia di violenze mai denunciate.

Il vicinato: “Sapevamo che c’era qualcosa che non andava”

I residenti della via Fabrizio Chiari, luogo dell’arresto, hanno espresso il loro sgomento per la vicenda. Alcuni di loro, scossi dall’accaduto, hanno riferito ai giornalisti di aver sentito più volte urla e litigi provenire dall’abitazione della coppia. “Sapevamo che c’era qualcosa che non andava, ma nessuno si aspettava che fosse così grave”, ha dichiarato una vicina di casa, con voce tremante. “Vivevamo con la paura che potesse succedere qualcosa di peggio, ma non immaginavamo che lei subisse violenze così terribili.”

Un altro residente ha commentato: “Lui era una persona difficile, lo sapevamo tutti. Aveva problemi di droga e spesso lo vedevamo alterato. Ma lei era sempre così riservata, sembrava che volesse nascondere tutto”.

L’arresto

Dopo aver acquisito la denuncia della donna e raccolto le prove necessarie, i Carabinieri hanno arrestato l’uomo e lo hanno condotto presso il carcere di Regina Coeli. Il Tribunale di Roma ha già convalidato l’arresto, disponendo la sua detenzione in carcere in attesa di ulteriori sviluppi. Le accuse nei suoi confronti sono gravi e includono maltrattamenti e lesioni personali aggravate, reati che potrebbero costargli una lunga pena detentiva.

L’episodio ha sollevato ancora una volta il tema delle violenze domestiche, una piaga che troppo spesso resta nell’ombra, e che coinvolge numerose vittime incapaci di denunciare i propri carnefici. Le forze dell’ordine continuano a sensibilizzare sulla necessità di rompere il silenzio e denunciare tempestivamente situazioni di abuso, per evitare che episodi di violenza degenerino in tragedie irreparabili.

Un grido di allarme sociale

Questo dramma si inserisce in un contesto sociale già problematico come quello di Tor Bella Monaca, un quartiere noto per l’alto tasso di criminalità e disagio sociale. “Speriamo che questa vicenda serva a far riflettere”, ha dichiarato un altro residente. “Qui la violenza è all’ordine del giorno, ma non possiamo rimanere indifferenti. Dobbiamo fare di più come comunità per aiutare chi soffre in silenzio.”

La speranza è che la vicenda possa portare maggiore attenzione sulla necessità di proteggere le vittime di violenza domestica e offrire loro il supporto necessario per ricostruire le proprie vite.

Continua a leggere

Castelli Romani

Nemi, “I Corsi” senz’acqua: una battaglia che non trova ascolto

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Residenti esasperati da continui guasti idrici, l’associazione locale lancia un grido di aiuto contro il silenzio di Acea

Da anni, la zona alta di Nemi, conosciuta come “I Corsi“, si trova a dover affrontare una situazione inaccettabile: l’acqua potabile, bene primario e fondamentale, continua a mancare per lunghi periodi durante l’estate a causa di guasti alle condutture idriche. Il problema, ormai cronico, ha colpito ancora una volta i residenti nel corso dei mesi estivi, lasciando numerose famiglie senza fornitura idrica per giorni interi.

Nonostante le ripetute segnalazioni, la situazione sembra essere sempre la stessa. A pagare il prezzo più alto di questa disfunzione sono le famiglie del quartiere Corsi e del Parco dei Lecci, costrette a vivere senza acqua, per più di due giorni consecutivi in diverse occasioni solo nell’ultimo mese.

La comunità locale è esausta, e l’unica risposta ricevuta dal gestore idrico Acea sembra essere una generica scusa per il disagio, accompagnata da una sterile offerta di rimborso. Un rimedio che, però, non può compensare la gravità del problema.

L’Associazione “Corsi & Parco dei Lecci”, nata oltre due anni fa proprio per far fronte a questa emergenza, ha portato avanti una lunga battaglia contro il gestore, ma senza alcun risultato concreto. A guidare questa battaglia è la presidente Rosa Lenci, che ha recentemente inviato un’ulteriore lettera di reclamo all’indirizzo PEC di Acea, evidenziando i disagi continui subiti dagli abitanti. “Con la presente sono a comunicare la mancanza di acqua a giorni alterni per più di quattordici volte nel mese di agosto e ancora a settembre per altre cinque/sei volte, compreso oggi”, scrive nella sua denuncia, sottolineando come la mancanza d’acqua si protragga spesso per oltre 48 ore.

La presidente Lenci, ha rimarcato la gravità della situazione, ricordando che l’interruzione della fornitura di acqua rappresenta una violazione del codice penale. “Ci state portando all’esasperazione,” aggiunge con forza, evidenziando come il disinteresse di Acea Ato 2 stia esasperando i residenti, che si trovano ormai stremati da anni di disagi senza una soluzione concreta all’orizzonte.

L’associazione chiede ora un incontro urgente con un responsabile di Acea per discutere una soluzione definitiva, mentre il loro grido di aiuto continua a rimanere inascoltato. La mancanza d’acqua non è soltanto un disagio quotidiano, ma un problema di salute pubblica e di qualità della vita, che le autorità locali dovrebbero prendere in carico con maggiore serietà e urgenza.

Se da un lato Acea Ato 2 continua a rassicurare i residenti con scuse formali e promesse di rimborso, dall’altro lato il problema persiste, senza che vengano prese misure concrete per evitare nuovi guasti.

È ora che le istituzioni locali intervengano in modo deciso per garantire il rispetto di un diritto essenziale e mettere fine a questa vergognosa situazione.

Continua a leggere

Castelli Romani

Frascati: “Crolla” la pavimentazione in piazza San Rocco

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Spaventano le immagini che ci sono arrivate oggi in redazione di piazza San Rocco a Frascati.
“Frascati crolla” è il grido che ci giunge.

la foto mostra nel dettaglio la “voragine” creatasi su piazza San Rocco

I lavori che imperversano in città mostrano la fragilità del territorio dove si sviluppa Frascati.
Anni di mancate manutenzioni e di lavori, a quanto ci dicono numerosi altri cittadini, eseguiti con poca accuratezza hanno minato la stabilità del terreno e le piogge torrenziali di questi giorni sono il “colpo di grazia”.

immagini giunte in redazione

Quello che traspare è la necessità di porre in essere un accurata ricognizione della città stessa, specie nella zona più storica ed antica.
La necessità di riqualificare, in special modo, tutto il centro storico diventa sempre di più necessaria ed urgente proprio per evitare ulteriori danni a quello che resta il fragile territorio della città tuscolana.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti