MARINO IN GIUNTA LANCIA IL CAMBIO DI PASSO. STRONCATO DA MAFIA CAPITALE E MEF

Redazione

La giunta Marino sembra un pugile suonato che continua a incassare colpi e fa il muro di gomma. Questa mattina la giunta capitolina, in una lunga riunione, ha assunto alcune decisioni proposte dal sindaco Ignazio Marino e condivise da tutti gli assessori. Sui temi del salario accessorio il Campidoglio ha convocato un incontro con le organizzazioni sindacali alle 17, a cui parteciperanno il sindaco e il vicesindaco Luigi Nieri. Poi altri punti affrontati nel corso della riunione – spiega il Campidoglio – su cui sono state indicate le priorità immediate e le linee guida di azione per le prossime settimane: entro il 23 giugno la giunta voterà la proposta di rinnovamento della macrostruttura amministrativa; si è deciso di anticipare il voto in giunta per l’istituzione della centrale unica di committenza promossa dall’assessore Alfonso Sabella e prevista nella bozza del nuovo regolamento dei contratti. Si tratta di concentrare in un’unica stazione appaltante le procedure di acquisizione di beni, servizi e lavori di manutenzione ordinaria dei diversi dipartimenti e dei municipi; si è deciso di concentrare gli interventi e gli investimenti sui lavori pubblici per migliorare la città e la vita dei cittadini; la giunta si è impegnata a seguire con la massima attenzione il bando per l’acquisto dei nuovi autobus; sempre per quanto riguarda i bandi, la giunta ha preso atto con soddisfazione che alle gare per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti hanno concorso decine di aziende qualificate, tra cui molte internazionali, con ribassi sostanziosi; infine, la giunta si è impegnata ad avviare un dialogo sempre più serrato con la città che coinvolga i cittadini, le organizzazioni dei lavoratori e delle imprese, le forze politiche della maggioranza. Alla giunta ha preso parte anche la presidente del XII Municipio Cristina Maltese, in rappresentanza dei Municipi, che ha sottolineato "con soddisfazione" che, "chiusa la fase di emergenza (dovuta al malgoverno e all’illegalità ereditati), l’amministrazione può ora impegnarsi ad affrontare i problemi concreti e il dialogo con la città".