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Roma

MARINO LAZIALE: IL SINDACO TRASFERITO AL CARCERE DI VELLETRI

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Tempo di lettura 2 minuti A Fabio Silvagni è stata contestata la violazione delle prescrizioni della misura cautelare degli arresti domiciliari.

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Redazione

Marino Laziale (RM) –  “È ora che si chiuda questa pagina indecente. Abbiamo chiesto a tutte le autorità preposte, da mesi e in tutti i modi, di fare presto luce sui fatti e quindi restituire la parola ai cittadini. Caro Ministro, caro Prefetto, sciogliete subito il consiglio comunale di Marino” Così la nota di Sel Marino in merito alla notizia del trasferimento al carcere di Velletri del sindaco di Marino Fabio Silvagni. Silvagni si trovava agli arresti domiciliari dallo scorso 9 aprile con le accuse di corruzione e peculato nell'ambito dell'inchiesta denominata "Burger King". Al sindaco, è stata contestata la violazione delle prescrizioni della misura cautelare degli arresti domiciliari.ed è quindi stato trasferito nel carcere di Velletri. “A Marino, mentre l'estate avanza, – prosegue la nota di SEL Marino – la squallida telenovela di una amministrazione sempre più chiusa nel Palazzo, preoccupata, timorosa, inesistente e quindi di una città "bloccata" da mesi (quasi 4 e mezzo), continua. E ogni episodio ulteriore aggiunge danni su danni a città e cittadini e, verrebbe da dire, ridicolo al ridicolo. Il "Sindaco", ora, non è più agli arresti domiciliari…..ma proprio "al fresco"…..in carcere. Vista la stagione verrebbe da pensare ad una pessima battuta, ma è la triste e squallida verità. Chiediamo, ancora una volta, l’ennesima per quel che ci riguarda, al Ministro, al Prefetto, ancora una volta, di liberare Marino da questa ignobile farsa e quindi di sciogliere il Consiglio Comunale. Subito!!”

Il Partito della Rifondazione Comunista Marino, Circolo "Jago: "Sarebbe eufemistico dire che situazione politica nel nostro Comune, con il trasferimento di Fabio Silvagni nel carcere di Velletri, sia grave ed insostenibile. Questo è solo l'ultimo di una serie di fatti che getta discredito sul nostro Comune e che offende ed umilia tutta la cittadinanza. Con l'assenza forzosa del sindaco in questi quattro mesi la giunta ed la maggioranza nel consiglio comunale hanno evidenziato ancora di più la loro inadeguatezza bloccando di fatto Marino e dimostrandosi incapaci di assumersi qualsiasi responsabilità, come il caso dei rifugiati ha dimostrato.Solo gli interessi degli speculatori edilizi sembrano continuare ad avere una corsia preferenziale, sintomatico di quali siano i referenti di questa maggioranza.Come forza politica noi comunisti abbiamo agito per richiedere al prefetto lo scioglimento del Consiglio Comunale: siamo ancora in attesa di una decisione in merito, ma più passa il tempo minore è la fiducia che tale strada possa condurre ad una soluzione che riporti la normalità nella nostra città. Riteniamo che sia il momento di agire in maniera ancora più forte per riportare Marino ad una stabilità politica che da troppo tempo è latente. Per questo lanciamo la proposta, aperta a tutte le forze politiche e civiche, di avviare una raccolta di firme della cittadinanza per richiedere lo scioglimento del Consiglio Comunale e la caduta della Giunta. E' arrivato il momento di far finire la farsa che da troppi mesi si sta trascinando, con grave danno per la nostra città; è arrivato il momento che sia il popolo a riprendere la democrazia in mano e restituire a Marino un'amministrazione degna di questo nome".

Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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