MARINO LAZIALE, NESSUN ASSEGNO POSTDATATO TRA LE SPONSORIZZAZIONI DELLA 90° SAGRA DELL’UVA

Redazione

Marino Laziale (RM) – "Voglio rassicurare le orecchie dei consiglieri dell’Unione di Centrosinistra. In relazione alle sponsorizzazioni per la Sagra dell’Uva ho usato, è vero, il termine ‘postdatati’ ma l’ho fatto in senso atecnico”.

Con queste parole il sindaco di Marino, Fabio Silvagni anticipa in una nota la risposta ufficiale che fornirà domani all’interrogazione presentata in Consiglio comunale  dalla consigliera dell’Unione di Centrosinistra, Eleonora Di Giulio sulle sponsorizzazioni della Sagra dell’Uva.

“Nel corpo di quell’intervento – argomenta il sindaco –  volevo far capire a tutti dove, purtroppo, la crisi ci ha portato: ad accettare delle promesse anche per una cifra non elevata come i 1222 euro che ho chiesto pubblicamente agli imprenditori del territorio come sponsorizzazione della Sagra dell’Uva”.

“Io come sindaco e la cittadinanza tutta dobbiamo solo ringraziare questi imprenditori – aggiunge il primo cittadino – che continuano a impegnarsi nonostante le difficoltà che purtroppo dal 2009 a oggi sono aumentate”.

“Un amministratore cosciente e realmente vicino ai problemi dei cittadini bada al tempo stesso alla trasparenza e alla realtà dei fatti. Se, infatti, è chiaro a tutti, persino a me che sono un operatore ecologico, che nessuno, meno che mai un ente pubblico qual è il Comune, può accettare assegni postdatati perché è la legge a vietarlo, da amministratore devo dire che di promesse, lo ribadisco, ne ho accettate per il rispetto alle difficoltà di questi imprenditori e per la volontà comune, tanto dell’Amministrazione quanto di questi cittadini volenterosi, di contribuire per quello che hanno potuto e come hanno potuto a un evento importante come la 90esima edizione della Sagra dell’Uva”.

“Se dunque – conclude Silvagni – con fatica e nel rispetto della legge si sono accettate quelle buone intenzioni, poi tradotte in bonifici perfettamente legali, si fa molta più fatica a cogliere il senso e l’opportunità politica di un’interrogazione polemica e sterile, fondata sul nulla, a maggior ragione verso questa Amministrazione che, tanto nella sessione di Bilancio, quanto nelle scelte per i momenti di grande unità cittadina, quale è la Sagra dell’Uva, ha usato come metodo quello della assoluta apertura al confronto di idee. Un metodo che rivendico e confermo con lo stesso orgoglio con cui, pur rispondendo nel particolare, rigetto ogni facile strumentalizzazione politica sulla tradizione di Marino, sull’amore dei marinesi per la Sagra dell’Uva e, di più, sui danni che la crisi sta facendo pagare agli imprenditori sulla loro pelle i quali, nonostante tutto, non si arrendono. Sarebbe il caso, lo ripeto – chiosa il sindaco – di dire loro un semplice ma prezioso e chiaro ‘grazie’ “.