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Roma

MARINO LOTTIZZAZIONE DIVINO AMORE: SANTARELLI METTE K.O. L'ASSESSORE BARTOLONI

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"Se questa è la qualità che hanno espresso le giunte di centrodestra di Palozzi, i buchi e le falle che verranno accertati dopo il 25 maggio 2014 saranno sorprese amare per i cittadini di Marino".

 

Riceviamo e pubblichiamo dall'On. Giulio Santarelli

Marino Laziale (RM) – Le dichiarazioni rilasciate dall’Assessore all’Urbanistica del Comune di Marino sulla intricata e illegale lottizzazione del Divino Amore sono sconcertanti. Con le sue dichiarazioni Bartoloni smentisce la vulgata di “politico capace”.

Dalle sue parole si evince che pur essendo il proponente delle delibere comunali riguardanti quella lottizzazione egli non ha minimamente contezza delle leggi e norme di legge violate pur di rendere possibile un progetto vietato non solo dalle leggi statali e regionali ma anche dagli strumenti di pianificazione urbanistica del Comune, della Provincia e della Regione.

Le leggi violate sono le seguenti: la Legge Urbanistica n.1150/42, le Leggi Regionali n.8 del 1972, la n.72/75, la n.28/80, la n.24/98, i Vincoli Archelogici del PTP n.9, i Vincoli di Verde Agricolo del PRG della Provincia di Roma. Il D.LSG. 267/2000,al quale fa riferimento la Delibera n.37 del Consiglio Comunale di Marino del 3/08/2011 (il cui proponente è l’Assessore all’Urbanistica e quindi Bartoloni), legge sull’Ordinamento degli Enti Locali totalmente estranea alla materia urbanistica e sulla quale il Comune di Marino ha accettato di ancorare il Progetto di lottizzazione su richiesta della Ecovillage, falsa l’intero procedimento dato che le Varianti ai PRG debbono seguire la stessa procedura dei PRG prevista dalla legge 1150/42. Ma la Legge 267 oltre ad essere estranea alla materia urbanistica, è stata anch’essa violata, perché l’art.34, richiamato dalla delibera n.37 del Consiglio Comunale, è stato del tutto ignorato poiché la conferenza dei Servizi di tutti i soggetti pubblici interessati,che per legge deve esprimere il parere unanime, non è stata neppure convocata. Anche la delibera n.16 del 15 febbraio 2013 la Giunta Regionale ha approvato il Programma integrato di intervento (alias lottizzazione in Variante al PRG) presenta molti vizi di legittimità: primo, perché è proposta dalla Presidente della Giunta, anziché come recita l’art. 7 della L.R. n.8/72, che attribuisce la competenza all’Assessore all’Urbanistica della Regione, e al disposto Legislativo che impone ad una Giunta dimissionaria (la Polverini aveva dato le dimissioni nel settembre 2012) di deliberare solo su questioni di ordinaria amministrazione ricorrendo i motivi della urgenza e indifferibilità del tutto assenti per una lottizzazione.

Lo stesso Presidente Zingaretti in campagna elettorale aveva dichiarato che in caso di vittoria avrebbe annullato le delibere approvate dalla Polverini dopo il mese di settembre. L’oggetto della delibera regionale richiama la legge regionale n.22/97, ma questa legge, all’art. 1 comma 2, concerne i Programmi Attuativi dei PRG e NON in Variante agli stessi come il caso della Ecovillage. La L.R. n.72/75, tra le “ Leggi viste” della Delibera Regionale è sufficiente da sola ad ANNULLARE la lottizzazione perché fissa un limite massimo all’incremento della popolazione residente del 30%.

Negli otto anni della Giunta Palozzi i permessi a costruire sono stati rilasciati per un numero di stanze per circa 20.000 abitanti anziché 11.200 comprensivi dei 4.000 dei nuclei abusivi, e quindi l’incremento realizzato a Marino in questi anni del 30%, come avrebbe dovuto essere, supera invece il 65% e se dovesse essere attuata anche questa lottizzazione arriveremmo al 100% degli abitanti.

Nella dichiarazione di Bartoloni c’è poi un riferimento a dir poco stupefacente, perché l’ACEA non avrebbe ancora certificato la disponibilità di acqua potabile per i 12.500 abitanti. Questo spiega perché la conferenza dei servizi dell’art.34 del D. Legisl. 267/2000 non è stata convocata: in quella sede, infatti, sarebbe stato impossibile esprimere il parere favorevole. E’ triste constatare che un Assessore del Comune che pure ha una buona reputazione, parli di un progetto-monstre balbettando la sua incompetenza. Quanto alla questione-spauracchio, delle penali da pagare se non si fa la lottizzazione chee gli amministratori di centrodestra riecheggiano ogni volta che si scopre che hanno combinato guai per la loro incompetenza per non dire di peggio, Bartoloni stia tranquillo: la lottizzazione del Divino Amore non ha di legale neppure una virgola, e in questi casi più che penali a carico del Comune è il Comune che dovrebbe chiedere il risarcimento dei danni.

Se questa è la qualità che hanno espresso le giunte di centrodestra di Palozzi, i buchi e le falle che verranno accertati dopo il 25 maggio 2014 saranno sorprese amare per i cittadini di Marino.

p.s. la prossima settimana partiti, associazioni e comitati di cittadini, alternativi al centrodestra e che, indipendentemente dal risultato inquinato delle primarie del centrosinistra, si riconoscono nella candidatura di un centrosinistra autentico rappresentato da Eleonora di Giulio, spediranno al Presidente della Regione una Istanza-Diffida per invitarlo a revocare la Delibera della Giunta Regionale n.16 del 15 febbraio 2013.
 

Litorale

Anzio e Nettuno, prorogato il commissariamento. Cosentino (SI): “Notizia attesa e auspicata”

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Il Consiglio dei ministri ha prorogato il commissariamento dei comuni di Anzio e Nettuno. La proroga del Commissariamento di sei mesi dovrebbe terminare il 22 novembre 2024. Anche se potrebbero essere accorciati i termini con un provvedimento del Governo per permettere le elezioni comunali in autunno. Se al contrario si completasse il commissariamento le lezioni potrebbero essere svolte nella primavera del 2025.

“Sulla proroga del commissariamento dei comuni di Anzio e Nettuno, nessun dubbio che sia una notizia attesa e auspicata, in uno scenario di acclarata presenza di infiltrazione mafiosa e operatività di ben 4 ‘ndrine di origine calabrese. – Dichiara in una nota Danilo Cosentino Segretario regionale di Sinistra Italiana Lazio – Sinistra Italiana – prosegue Cosentino – da anni insieme alle realtà civiche cittadine ha tenuto alta l’attenzione sui comuni del litorale romano ben prima dell’indagine Tritone, con atti parlamentari e la presenza costante sul territorio.
La proroga arriva all’indomani della sentenza della Corte di Appello che conferma le 34 condanne emesse dal gup di Roma e che quindi ribadisce inequivocabilmente la presenza di una locale di ‘ndrangheta ad Anzio e Nettuno diramata in molti settori imprenditoriali fino ad infiltrare le amministrazioni. Le tempistiche impongono una seria riflessione delle forze progressiste e di sinistra delle due città che hanno la responsabilità ed il dovere di unirsi per affrontare nel 2025 le amministrative più delicate della storia di questi territori.”

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Cronaca

Guidonia Montecelio, guida senza patente e assicurazione con arnesi da scasso in macchina

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I Carabinieri della Tenenza di Guidonia Montecelio hanno denunciato un uomo di 21 anni, gravemente indiziato del delitto di possesso ingiustificato di strumenti atti a forzare serrature.
Durante l’ordinaria attività di controllo del territorio volta anche a contrastare i furti in abitazione, i Carabinieri hanno fermato un’autovettura con a bordo il giovane che risultava non aver mai conseguito la patente. Visto il particolare stato di agitazione del 21enne, ben noto alle forze dell’ordine per aver commesso numerosi reati contro la persona ed il patrimonio, i Carabinieri hanno deciso di eseguire una perquisizione veicolare, rinvenendo diversi attrezzi per scassinare serrature, per i quali il 21enne non ha fornito spiegazioni utili a giustificarne il possesso. Il veicolo, inoltre, è risultato privo di copertura assicurativa.
Per la guida senza patente e con veicolo privo di assicurazione, il 21enne è stato sanzionato amministrativamente mentre per il possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Tivoli.



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Metropoli

Colleferro, controlli serrati dei Carabinieri contro la mala movida

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Continua incessante il controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Colleferro che, nelle ultime ore, hanno svolto una serie di servizi mirati a prevenire i reati connessi con il fenomeno della “movida” nonché quelli legati all’uso di droga e alcool.

Numerose le pattuglie dislocate nel centro di Colleferro, nei pressi di locali pubblici, presi d’assalto da centinaia di giovani soprattutto nel weekend.

Nel corso dei controlli alla circolazione stradale, i Carabinieri della Radiomobile hanno denunciato un 29enne della provincia di Roma per aver disatteso le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria.

Nella notte, a finire nel mirino degli stessi militari è stato un 19enne del posto sorpreso nella Piazza Willy Monteiro Duarte con un grammo di hashish, sottoposto a sequestro.

Il bilancio delle attività è di 77 persone identificate, 61 veicoli controllati, di cui due sequestrati perché sprovvisti della copertura assicurativa e ritirata una patente di guida. In totale, i Carabinieri hanno sanzionato 5 automobilisti indisciplinati per un importo complessivo pari a 2.000 euro.

Il servizio svolto dai Carabinieri della Compagnia di Colleferro rientra in un dispositivo areale di prevenzione più ampio disposto dal Comando Provinciale di Roma che mira a garantire maggiore sicurezza nei luoghi di maggiore aggregazione sociale, mantenendo sempre alta l’attenzione, specie nei fine settimana, anche per la sicurezza della circolazione stradale.

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