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Roma

MARINO, OSPEDALE. DOPO LE PROMESSE ELETTORALI DELLA POLVERINI E DI PALOZZI: IL COLLASSO

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Tempo di lettura 4 minuti Comandini (Idv): "Chiediamo al sindaco di organizzare un incontro con il nuovo Commissario alla sanità Enrico Bondi"

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Redazione

Marino (Rm)– "Purtroppo siamo arrivati ad un punto cruciale per il destino dell’ospedale San. Giuseppe di Marino, avendo in tutti i modi cercato di sensibilizzare lo spocchioso centrodestra e l’intera cittadinanza, tentando di far comprendere che non fosse possibile smantellare pezzo a pezzo un ospedale che costituisce un punto di riferimento forte per la cittadinanza marinese e dei comuni limitrofi, e che le promesse elettorali fatte dalla Polverini e da Palozzi andassero mantenute, ad iniziare dall’apertura del Pronto Soccorso. – Dichiara Marco Comandini segretario Idv di Marini – Il centrodestra ad ogni manifesto, su ogni comunicato, ci ha sempre risposto, irridendoci ed insultandoci, – prosegue Comandini – che la Polverini avrebbe onorato gli impegni, avrebbe rifatto se necessario un altro decreto, ebbene cari signori, cio’ non è più è possibile, per inerzia, per incapacità, perché distratti da altre questioni, perché in fondo sono state solo promesse da marinai fatte in campagna elettorale per arraffare voti. Pertanto, dopo il tonfo regionale, la materia sanitaria regionale è passata ad un commissario nominato dal governo Monti, e cioè Enrico Bondi, per chi non lo conoscesse il “ripulitore della Parmalat”. Con un lettera del 17 Ottobre 2012 con protocollo n°89596, la Asl Roma H, invia alla Regione una comunicazione facendo notare che molte professionalità nel reparto pediatria e ginecologia cesseranno il loro servizio, portando quindi servizi già fortemente in difficoltà di organico, in una situazione di collasso, E quindi potrebbe portare a ridimensionamento o spostamento di questi reparti, in particolare del “Punto Nascita”, se non opportunamente e tempestivamente rimpiazzati. Riportiamo quindi parte della lettera della AsL Roma H alla Regione Lazio, che dà il senso a cio’ che stiamo affermando: 'in relazione alle condizioni sopra descritte, si ritiene che la attività del Punto Nascita esistente presso il P.O. di Marino siano da considerare a rischio, in quanto potrebbe non essere garantita la continuità delle presenze h.24 dei pediatri e dei ginecologi. Pertanto, salvo urgente integrazione/sostituzione delle unità che cesseranno, la Direzione Aziendale sarà costretta a sospendere le attività del Punto Nascita del P.O. di Marino, che nel corso del 2012 ha fatto registrare circa 400 parti.” Si comprende bene dal tono della lettera che le cose sono ben diverse da come ha tentato di rappresentarcele il centrodestra di Marino in questi anni. Ma non vogliamo polemizzare oltre ma essere propositivi e pertanto ritenendo che la discussione politica non possa e non debba ricadere sulla pelle dei cittadini: l’Italia dei Valori di Marino, chiede ai rappresentanti di tutte le forze politiche di Marino, di seguire l’esempio della vicina cittadina di Subiaco dove tutte le forze politiche si sono unite per salvare il loro ospedale, perché anche da noi la situazione è grave, e non si puo’ indugiare oltre. – Comandini conclude – Chiediamo quindi al Sindaco perché rappresentante della città di Marino, di organizzare un incontro dei partiti e liste civiche su questo tema, e perché no, formare una delegazione per parlare con Enrico Bondi neocommissario, ma questo il più presto possibile, perché la sanità è la prima cosa ed i marinesi non possono aspettare oltre, e prima di ogni altra cosa."

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Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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