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Cronaca

MARSALA: ANCORA UNA RAPINA IN PIENO CENTRO STORICO

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Tempo di lettura 7 minuti I ladri, dopo aver sottratto il bottino, si sono dileguati per le vie del centro facendo perdere le loro tracce.

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di Angelo Barraco
 
Marsala (TP) – Torna l’incubo rapine a Marsala, alle ore 16:00 di venerdì 22 gennaio è stata compiuta una rapina presso la banca Unicredit di Via XI Maggio, in pieno centro storico. Cinque banditi si sono introdotti all’interno della banca e hanno agito. Si apprende  che i malviventi non avrebbero mostrato armi  ai soggetti presenti in banca e non hanno esercitato violenza nei confronti di nessuno. I ladri, dopo aver sottratto il bottino,  si sono dileguati per le vie del centro facendo perdere le loro tracce. Non è dato sapere a quanto ammontasse l’importo sottratto. In seguito sono giunti sul posto  Carabinieri e Polizia per chiarire la dinamica di quanto accaduto e quantificare la somma sottratta dai malviventi e raccogliere informazioni ed eventuali testimonianze preziose ai fini dell’individuazione dei ladri. Ricordiamo inoltre che vi sono telecamere in quella zona.
 
Gli arresti. La Polizia ha tratto in arresto 4 Palermitani e 3 soggetti risiedenti nella provincia di Trapani poiché accusati di essere gli autori della rapina avvenuta lunedì scorso presso la Banca di Credito Cooperativo “G.Toniolo” di Marsala. L’operazione è stata condotta dalla sezione investigativa del Commissariato di Bagheria e di Marsala. I sette soggetti sono stati fermati all’interno di un appartamento di Petrosino ritenuto il covo. La sezione investigativa di Bagheria aveva da tempo puntato la lente d’ingrandimento su alcuni soggetti di Palermo e Villabate a seguito di alcune rapine avvenute a Bagheria. I sette arrestati sono: Ignazio Lo Monaco, 40 anni di Villabate; Filippo Bruno, 25 anni di Palermo, figlio di Natale Bruno e ritenuto ai vertici della famiglia mafiosa di Brancaccio; Giovanni Cerrito, 36 anni di Villabate; Salvatore Borgognone, 20 anni di Palermo; Marco Buffa, 42 anni di Petrosino; Antonino Maltese, 45 anni di Petrosino; Matteo Foggia, 35 anni di Mazara del Vallo. 
 
La rapina: Uno dei rapinatori sarebbe entrato all’interno della banca armato di forbici, mentre un secondo complice lo avrebbe aiutato bloccando la bussola della porta velocizzando la via di fuga disponibile. La cifra sottratta è di circa 9.800 euro.  Altri due soggetti avrebbero fatto da palo, gli altri si sarebbero occupati di compiti logistici. Compiuta la rapina si sarebbero ritrovati tutti nella base esterna, ovvero presso l’appartamento a Petrosino. Gli inquirenti stanno indagando anche su eventuali altre rapine compiute dalla banda. Ricordiamo che nel periodo pre natalizio sono state compiute diverse rapine nel centro storico e nella periferia Marsalese.
 
Lo scorso 24 dicembre 2015 è stato arrestato Mario Ferrera, 29 anni, arrestato in flagranza di reato e ritenuto responsabile di due rapine ai danni di due supermercati marsalesi. Lunedì 14 viene compiuta un’altra rapina ai danni del supermercato Sisa di Contrada Cuore di Gesù, che era già stato rapinato il 21 novembre quando  Un uomo a volto coperto ha minacciato uno dei cassieri con un coltello e lo ha intimato di farsi consegnare il denaro presente in cassa, che ammontava a poche centinaia di euro. Non ci sono state colluttazioni e nessuno ha subito danni fisici, il titolare del supermercato ha prontamente chiamato i Carabinieri che hanno svolto gli accertamenti di rito. Anche nella recente circostanza, l’uomo è entrato con coltello e cappuccio e ha minacciato la cassiera, facendosi consegnare 640 euro, allontanandosi poi nelle vie limitrofe. I militari sono giunti poco dopo sul posto e hanno visionato le immagini immortalate dal sistema di videosorveglianza che aveva ripreso tutto. I Carabinieri stavano già indagando sulla precedente rapina, queste immagini sono state fondamentali per analizzare la posizione dei pregiudicati della zona. Gli inquirenti non hanno avuto dubbi che la mano armata fosse la stessa, poiché la dinamica era identica . I Carabinieri hanno inoltre notato che il rapinatore aveva gli stessi abiti di Mario Ferrera, si sono messi immediatamente sulle sue tracce e non trovandolo presso la sua abitazione hanno capito che quella era la pista giusta. I Carabinieri hanno eseguito una perquisizione a casa del Ferrera e hanno rinvenuto gli abiti utilizzati nella rapina alla Sisa del 21 novembre e anche quelli usati nella rapina del Megamarket in data 24/11/2015. Trovato Ferrera, indossava gli stessi abiti che aveva il rapinatore poche ore prima. In seguito agli accertamenti di rito, il Giudice ha convalidato l’arresto per Ferrera emettendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. 
 
Rapine Ferrera. 25 novembre 2015 E’ stata compiuta la quarta rapina nel giro di pochi giorni e la vittima è ancora una volta un supermercato, precisamente il Conad che si trova in Contrada Terrenove Bambina, noto come Megamarket, che si trova di fronte la Pizzeria Siciliana. La Rapina sarebbe avvenuta intorno alle ore 19 circa di martedì 24 novembre e sul posto sono intervenuti i Carabinieri a fare gli accertamenti di rito. Al momento non è dato sapere ulteriori dettagli su questa rapina, vi aggiorneremo presto. Il luogo in cui è avvenuta questa ennesima rapina non è molto distante dal luogo in cui è avvenuta la precedente. Ed è la quarta rapina compiuta nell’arco di poco tempo nel territorio marsalese. Sabato 21 alle 18,30  è stata compiuta la terza rapina ai danni di un supermercato Sisa in contrada Strasatti. Un uomo a volto coperto ha minacciato uno dei cassieri con un coltello e lo ha intimato di farsi consegnare il denaro presente in cassa, che ammontava a poche centinaia di euro. Non ci sono state colluttazioni e nessuno ha subito danni fisici, il titolare del supermercato ha prontamente chiamato i Carabinieri che hanno svolto gli accertamenti di rito.
 
Le rapine. Il 18/12/2015 un uomo già noto alle forze dell’ordine, tale Leonardo Zichittella, si è recato presso l’Oviesse di Via Cammareri Scurti intorno alle ore serali. L’uomo ha tentato un furto all’interno dell’attività commerciale, ha avuto anche una colluttazione con la sicurezza dell’Oviesse nel tentare la fuga ma è stato fermato dai Carabinieri che si trovavano sul posto. L’uomo aveva diversi precedenti penali e dopo le formalità di rito il Giudice ha deciso per l’uomo la residenza obbligatoria nel Comune di Marsala. Sempre in data 18/12/2015, è stato arrestato in flagranza di reato Emanuel Davide, di 25 anni, un richiedente asilo ospite in uno dei centri di accoglienza della città di Marsala. L’uomo è stato arrestato per rapina aggravata poiché con la complicità di un complice, ancora non identificato, ha avvicinato tre donne connazionali presso Contrada Ferla e le ha minacciate con un coltello affinché le donne consegnassero le borse all’altro uomo. Una delle donne è riuscita a scappare e ha chiamato prontamente il 112. Non appena le autorità sono giunte sul posto hanno notato le donne in stato d’agitazione che indicavano alle forze dell’ordine i malviventi. In attesa della convalida d’arresto è stato condotto presso la Compagnia di Via Mazara.
 
Lo scorso 17 dicembre è stata attuata l’ennesima rapina in pieno centro storico di Marsala, ai danni dell’attività commerciale “Mistretta Mobili”, in via Biagio Di Pietra, che è di proprietà di Antonio Mistretta. La rapina è stata compiuta alle ore 20:00, quando all’interno del negozio di arredamenti sono subentrati due soggetti, si presume di nazionalità italiana. I soggetti sono arrivati in prossimità dell’attività commerciale con uno scooter, sono entrati all’interno di essa e lì c’era Antonio Mistretta e un’impiegata. La ragazza è stata legata con nastro adesivo ad una sedia, l’uomo invece è stato costretto dare l’intero contenuto presente in cassaforte ai ladri poiché è stato minacciato con una pistola. Il bottino sottratto dai ladri sarebbe ingente. Malgrado il titolare dell’attività commerciale avesse consegnato il contenuto presente in cassaforte e malgrado non avesse reagito, è stato brutalmente picchiato dai rapinatori. L’allarme è stato dato da un passante che ha visto del sangue per terra e ha chiamato le forze dell’ordine. I rapinatori avrebbero inoltre lasciato lo scooter sul posto e sarebbero andati via a piedi. Il mezzo era stato rubato la mattina e sono in corso indagini di rito. Antonio Mistretta è stato trasportato al pronto soccorso dell’Ospedale Paolo Borsellino di Marsala e ha riportato diverse ferite e una sospetta frattura al naso. Al vaglio degli inquirenti il sistema di videosorveglianza, che può essere utile per l’individuazione dei due rapinatori.
 
14 dicembre 2015 una donna di 53 anni è stata scippata nel tardo pomeriggio in Via Mazzini, a Marsala. Il furto è stato messo in atto da un uomo a bordo di una bicicletta che poi si è dileguato in mezzo al traffico, facendo perdere le sue tracce. La donna non ha riportato ferite. I Carabinieri stanno lavorando su questo evento e stanno cercando di rintracciare l’autore che era a bordo di una bicicletta e dopo si è allontanato. Inoltre  stanno analizzando le varie telecamere presenti sul posto e stanno cercando di rintracciare eventuali testimoni poiché, essendo una zona abbastanza centrale con diverse attività commerciali, l’intento è quello di capire se qualcuno ha visto qualcosa e se anche la minima cosa vista da un soggetto presente sul posto possa essere determinante ai fini di acquisire elementi nei confronti del responsabile.
 
Venerdì 19 novembre 2015 alle ore 19 è stata rapinata in Via XI Maggio, di fronte la sempre popolatissima Piazza della Repubblica, chiamata comunemente dai marsalesi Piazza Loggia, la famosa gioielleria gestita da Saverio D’Angelo (che abbiamo intervistato in esclusiva). La rapina è avvenuta alle ore 19.00, orario in cui il flusso di cittadini che percorre quelle vie del centro è intenso. Due rapinatori a volto scoperto si sono introdotti all’interno della gioielleria e hanno preso diversi gioielli, il gioielliere ha reagito ai malviventi ma è stato picchiato da essi che, in seguito al saccheggio si sono dileguati per le vie del centro storico, confondendosi con la folla, senza destare alcun sospetto. L’allarme è stato lanciato proprio dal gioielliere che è stato condotto presso l’ospedale “Paolo Borsellino”, ha riportato un trauma alla mandibola. Dei ladri invece non c’è traccia, ma vi sono videocamere nel centro storico e sicuramente da quelle immagini si riuscirà ad individuare chi ha compiuto il furto e il danno fisico al gioielliere.
 
Ventiquattro ore dopo la rapina alla gioielleria, due uomini armati di fucile e a volto coperto sono entrati all’interno di una tabaccheria, prima dell’orario di chiusura. La rapina è avvenuta in Via Colocasio, di fronte al Pronto Soccorso del vecchio ospedale San Biagio. Uno dei due rapinatori ha puntato l’arma contro la proprietaria della tabaccheria e si è fatto consegnare l’intero incasso. La donna non ha reagito poiché ha temuto per la sua vita, per quella del figlio e di un cliente e ha consegnato l’incasso ai malviventi. Dopo aver preso l’incasso i due uomini si sono dileguati e hanno fatto perdere le proprie tracce, non è esclusa l’ipotesi che con loro ci fosse un terzo uomo in macchina ad attenderli. La donna ha poi chiamato subito le forze dell’ordine che hanno svolto gli accertamenti di rito. Non è dato sapere a quanto ammontasse l’incasso, le indagini sono indirizzare su due uomini di nazionalità italiana che hanno dimostrato, dal modus operandi, di non essere alla prima esperienza.

Cronaca

Roma, Cinecittà: arrestato tossicodipendente che perseguitava i genitori per estorcergli denaro

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ROMA – I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato in flagranza un 50enne romano, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di atti persecutori ai danni degli anziani genitori non conviventi.
L’uomo si è presentato presso l’abitazione dei genitori in via Libero Leonardi, in zona Cinecittà e dopo aver citofonato più volte e poi bussato alla porta nel tentativo di entrare in casa, al diniego dei genitori, ha iniziato a colpire violentemente la porta dell’appartamento danneggiandola, spingendo così i genitori a chiedere l’intervento dei Carabinieri tramite il numero di emergenza 112, attirando l‘attenzione degli altri residenti del palazzo.
Dopo pochi minuti i Carabinieri hanno raggiunto l’abitazione e sorpreso l’uomo che versava in evidente stato di agitazione e lo hanno arrestato e condotto in caserma. Poco dopo sono giunti anche i genitori per formalizzare la denuncia riferendo che da circa un anno erano vittime di analoghi episodi di violenza che non avevano mai denunciato, e che erano determinati dallo stato di tossicodipendenza del figlio e finalizzati all’ottenimento di somme di denaro.
Per questo motivo, l’uomo è stato arrestato e condotto presso il carcere di Regina Coeli dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto per lui la custodia cautelare in carcere.

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Castelli Romani

Asl Roma 6, dipendenze da gioco d’azzardo: nuove sinergie sul territorio per contrastare un fenomeno ancora sommerso

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Si fa ancora più intenso l’impegno delle Unità Operative Complesse (UOC) Dipendenze Patologiche della Asl Roma 6 nel progetto della Regione Lazio “Gioco d’Azzardo, Gioco Bugiardo” per il contrasto a quella che ormai è diventata una patologia che ha in comune con la dipendenza da sostanze, il comportamento compulsivo che produce effetti sulle relazioni sociali o sulla salute seriamente invalidanti.

Durante una giornata di approfondimento, lo scorso 13 settembre presso la sala Viola dell’Ospedale dei Castelli, si sono messe a punto nuove sinergie per proseguire in maniera sempre più efficace l’attività della rete, l’elaborazione di progetti individualizzati in equipe multidisciplinari e la condivisione di linee di azione.

A questo momento seguirà un futuro appuntamento rivolto ai Comuni che rientrano nel territorio Asl Roma 6 e che possono contribuire a rinforzare la rete di contrasto.

Il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 Dott. Francesco Marchitelli segue da vicino queste iniziative: “Mi complimento con quella che definisco la “comunità della Asl Roma 6″ impegnata quotidianamente per sostenere le persone e promuovere il benessere della collettività. Questo ulteriore momento di approfondimento è la dimostrazione di quanto intendiamo essere sempre più vicini al territorio”.

L’analisi complessiva del fenomeno “Gioco d’Azzardo Patologico” a livello territoriale consente di ritenere che il consumo di sostanze psicotrope e le dipendenze comportamentali (gioco d’azzardo, internet, videogiochi, shopping compulsivo, ecc.), nella popolazione residente, rappresentino un fenomeno significativo ma ancora per gran parte sommerso. Per questo motivo si ritiene di fondamentale importanza parlarne.

Il focus è servito anche a rinnovare quelli che sono obbiettivi di fondamentale importanza. Tutti d’accordo sul proseguo di un cammino volto a promuovere attività di aggancio e presa in carico di persone con comportamenti di dipendenza dal gioco e delle loro famiglie, integrando e supportando i servizi socio-sanitari del territorio. E poi ancora attivare l’implementazione di gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto e di un’Unità di strada per la prevenzione e il contrasto. Continuare a promuovere una campagna di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza per fornire informazioni sui servizi offerti dal pubblico e dal privato per la prevenzione e il contrasto ai comportamenti di gioco d’azzardo patologico.

L’incontro dello scorso 13 settembre è stato dunque molto proficuo grazie alla condivisione di esperienze pratiche e sono state individuate ulteriori azioni  da realizzare per ogni territorio dii competenza di ogni specifico Servizio per le Dipendenze (SER.D.).

“L’opportunità di trovarsi insieme – ha detto, tra l’altro il Direttore sost. f.f. UOC Dipendenze Patologiche Dottoressa Simonetta della Della Scala – ha favorito l’incontro fra equipe multidisciplinari di servizi diversi e con quelle appartenenti agli Enti del Terzo Settore coinvolti. L’analisi delle criticità emerse ha fatto scaturire ulteriori proposte di collaborazione ed il bisogno di allargare l’evento in un’ottica d’integrazione sociosanitaria visti i progetti attivi sullo stesso argomento in più Distretti Socio-Sanitari della ASL in previsione di un incontro rivolto anche ai Comuni”. 

Di rilievo tutti gli interventi degli esperti per capire come si agisce per contrastare il disturbo da Gioco d’azzardo a partire dal Direttore sost. f.f. UOC Dipendenze Patologiche Dott.ssa Simonetta della Della Scala proseguendo con l’intervento della Dott.ssa Paola Capoleva Direttore f.f. UOC Integrazione sociosanitaria e Welfare di Comunità. Si è proseguito con altri contributi di medici, specialisti e associazioni del Terzo settore impegnate nel progetto.

Rimangono dunque puntati i riflettori sulla dipendenza da gioco d’azzardo, una dipendenza patologica “sine substantia”. In ambito clinico infatti è dimostrata in letteratura la comorbilità con altre patologie quali la depressione, l’ipomania, il disturbo bipolare, l’impulsività, l’abuso di sostanze, disturbi di personalità (antisociale, narcisistico, istrionico, borderline), il deficit dell’attenzione con iperattività, il disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia e altri disturbi fisici associati allo stress (ulcera peptica, ipertensione arteriosa, etc). Per questo l’importanza di fare rete.

 
 
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Cronaca

Roma, minaccia il titolare di un market con un taglierino e rapina 30 euro: arrestato un 20enne

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito di iniziativa un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un 20enne egiziano, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata. I militari hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico del giovane quale l’autore di una rapina avvenuta la scorsa notte ai danni di un minimarket in via Manin.
 
Il titolare dell’attività ha allertato i Carabinieri e ha denunciato di essere stato minacciato da una persona, a lui sconosciuta, che, entrata nel negozio armata di un taglierino, lo avrebbe costretto a consegnare il denaro contenuto nella cassa, appena 30 euro.
 
Intervenuti sul posto, i militari hanno acquisito le immagini della video-sorveglianza del locale lungo le vie limitrofe ed hanno identificato il 20enne poi rintracciato in via Turati.Bloccato e perquisito, l’indagato è stato trovato in possesso del taglierino utilizzato e di 5 dosi di hashish. Per lui è scattata anche la denuncia a piede libero per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
 
Il fermato è stato condotto presso la casa circondariale di Regina Coeli dove il Tribunale di Roma ha convalidato il fermo e disposto per lui la custodia cautelare in carcere.  
 
Privo di virus.www.avast.com

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