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MARSALA, BUFERA ESTATE 2016: PARLA GIANCARLO MONTESANO

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Tempo di lettura 4 minuti Ad esprimere caldamente la sua opinione Giancarlo Montesano, fratello di Enrico Montesano, che vive da anni proprio a Marsala.

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di Angelo Barraco
 
Marsala (TP) “Una città non si misura dalla sua lunghezza e larghezza, ma dall’ampiezza della sua visione e dall’altezza dei suoi sogni” scrisse il noto giornalista californiano Herb Caen. La città di Marsala è ricca di sognatori che vorrebbero un ritorno ai grandi eventi culturali che hanno riempito e colorito le estati passate, ma tutto sembra soltanto un lontano ricordo. Quest’anno non vi è un calendario estivo, non ci sarà nessun evento e nessun ospite speciale. La totale assenza di organizzazione ha creato delle spaccature interne che hanno portato in un primo momento alla richiesta di dimissioni del Consigliere Comunale Calogero  da parte della commissione Turismo e Spettacoli,  attraverso un documento firmato sia dalla maggioranza che dall’opposizione. Successivamente è avvenuto lo scioglimento della commissione Turismo e Spettacoli, dopo che i componenti della commissione hanno appurato che il presidente Calogero Ferreri esitava dinnanzi alla richiesta di dimissioni che gli era stata presentata. Così hanno deciso di dimettersi tutti, uno ad uno. Una situazione che ha mosso polemiche di vario genere, di natura politica, culturale e sociale. Noi de L’Osservatore d’Italia abbiamo seguito la vicenda da vicino, abbiamo intervistando prima il Sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo, in merito alla questione Ferreri e chi ha risposto “A chi ha fatto quella lettera, chieda a loro qual' è stata la motivazione. Io mi sto occupando di cose molto più importanti”. Successivamente abbiamo intervistato il Consigliere Comunale Calogero Ferreri che ci ha riferito che “E’ un dato politico. Si è arrivati a questo per la mancata programmazione dell’estate e naturalmente hanno attaccato me”. Adesso è la città a parlare, ad esprimere caldamente la sua opinione. In merito alla situazione che vige a Marsala ci ha mandato una nota l'attore e regista Giancarlo Montesano, fratello di Enrico Montesano, che vive da anni proprio a Marsala.
 
Ecco la nota completa. “Egregio Comune di Marsala nelle persone del Sindaco, assessori vari, consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione, dirigenti dei dipartimenti di tutte le razze e religioni, autisti, fuochisti, macchinisti, scambisti, lampisti, gente di fatica, facchini ecc. ecc. ecc. (questi ultimi sono da una citazione di Totò). Dovete  convenire con me  che non c’è limite alla scaltrezza, non so da parte di chi, a proposito della richiesta, che l’amministrazione della città di Marsala ha rivolto alle “Ditte singole o societarie, Soggetti privati, Associazioni, Enti, Patronati, Circoli Culturali, Comitati e Parrocchie”, a compartecipare alla realizzazione di eventi di intrattenimento vario o ad essere inseriti nel programma dell’estate 2016, finalizzati ad animare l'intero territorio comunale. 
Per prima cosa chiariamoci sul significato della parola “compartecipare”. La Treccani ci dice: “partecipare con altri agli utili di una azienda, a un’impresa economica, all’organizzazione di”. Di seguito vedremo che così come è stato impostato l’avviso, di compartecipazione non ve n’è traccia. Comunque una mia amica, letto l’annuncio pubblicato sul sito del comune,  ha pensato di proporre uno spettacolo di arte varia da farsi nell’androne del complesso monumentale di San Pietro.
L’avviso parla chiaro: “spettacoli con sbigliettamento  il comune  non partecipa con servizi a proprio carico, restando in capo al soggetto organizzatore ogni sorta di costo, compreso I'occupazione del suolo pubblico, palco, sedie, ecc… , beneficiando esclusivamente della pubblicizzazione dell'evento tramite i canali di informazione nella disponibilità del Comune di Marsala (Ufficio Stampa o altro); senza sbigliettamento: con riferimento alle quali l'Amministrazione Comunale, fermo restando che la titolarità, l'aspetto economico – finanziario ed ogni sorta di responsabilità in ordine alla realizzazione della manifestazione resta in capo al soggetto organizzatore che avrà l'obbligo di provvedere, nel rispetto delle prescrizioni di legge, ad ogni adempimento connesso allo svolgimento dell'evento in termini di autorizzazioni, permessi, ecc.., partecipa con quanto appresso indicato ………. (vedasi avviso pubblico)
Presentata la domanda, qualche giorno dopo arriva una telefonata da parte della segreteria degli spettacoli del comune. La voce all’altro capo del filo le domanda con insistenza se l’avviso è stato letto con attenzione, perché l’amministrazione comunale, in caso di sbigliettamento così come proposto, non fornisce niente; anzi se si realizza uno spettacolo dove è già in essere un palcoscenico, l’associazione – o chi per lei – dovrà pagare tutte le spese inerenti il montaggio e lo smontaggio del palco, il trasporto, il collaudo, il suolo pubblico, sedie ecc. “Ma come! – risponde la mia amica –  “Ma se il palco e tutto il resto è già lì, ma che mi fate pagare tutto come se fosse ex novo?”. Dall’altra parte del filo comunque ci tengono a precisare che non è nemmeno sicuro che il suo spettacolo si possa inserire, perché ci sono talmente tante richieste che ……. Al che la mia amica dice “ Ma invece di spendere 7.700 euro per l’orchestra siciliana non si potevano gestire meglio quei soldi dandone pochi ma a diverse associazioni? Risposta. “Io non posso interferire sulle decisioni dell’Amministrazione e lei non può dire cosa deve o non deve fare l’Amministrazione. Alla faccia della trasparenza e del politicamente corretto. (n.d.r. la voce misteriosa sarà stata quella del dirigente?). Così è se vi pare e poi parte la solita litania “il comune non ha soldi ….. sigh …..”. Saputo di questa boutade a me sorge spontanea una domanda: ma chi vi ci porta a voi che compilate così diligentemente le delibere a dichiarare:
– “che è intendimento dell'Amministrazione Comunale attivare, anche per il corrente anno, una politica di animazione del territorio marsalese (centro, periferie e contrade) attraverso spettacoli, eventi ed iniziative culturali, finalizzate allo sviluppo economico e alla promozione turistica della città di Marsala;
–  che per aspetti normativi di natura finanziaria, l'Amministrazione Comunale è stata nell'impossibilità di valutare, nella stragrande maggioranza, le diverse proposte pervenute in ordine all'organizzazione di eventi di intrattenimento vario (musicali, teatrali di danza e animazione, culturali, ecc..) che presupponevano l'acquisto, l'apporto di un contributo economico – finanziario e/o servizi a carico dell'Ente Comune legati principalmente a Service Audio e Luci e SIAE”.
Ma non ci si vergogna nemmeno un po’ a chiedere, a chi vi toglie le castagne dal fuoco,  il pagamento di beni materiai ed immateriali il cui costo il comune di marsala avrà ripartito pluriennalmente dalla notte dei tempi?  L’amministrazione comunale invece di lucrare  su beni e servizi che i cittadini propongono e realizzano al Suo posto, veda di verificare le proprie delibere, prima di pubblicarle, perché nello specifico a me i conti non tornano riguardo l’orchestra sinfonica siciliana. 
Per cui, rifacendosi all’immagine di cui sopra, la mia amica ha creduto opportuno salutare  e ringraziare carinamente l’amministrazione comunale per la possibilità accordata. Ed io mi unisco al suo ombrello”.

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Politica

Facoltà di Medicina, al via il libero accesso. Bernini: “Formeremo 30mila medici superando numero chiuso”

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Ci si potrà iscrivere liberamente, senza passare attraverso test, al primo semestre di Medicina e chirurgia, Medicina veterinaria e Odontoiatria e protesi dentaria.

È quanto prevede la riforma dell’accesso alla facoltà di Medicina. Verranno individuate le discipline in area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria che devono essere superate per l’ammissione al secondo semestre. Nel caso di mancata ammissione, verranno riconosciuti i crediti formativi utili per potere cambiare facoltà. Le nuove norme dovrebbero scattare nel 2025.

Ministro Bernini: “Formeremo 30mila medici superando numero chiuso”

“Trasparenza, equità, merito: è su questi principi che il governo e il ministero dell’università vogliono riformare l’accesso a Medicina, combinando le legittime aspirazioni degli studenti alle necessità del sistema sanitario. Sappiamo che nei prossimi anni potremo formare almeno 30mila futuri nuovi medici, ai quali dobbiamo garantire una preparazione di qualità, attenta soprattutto alle opportunità che le nuove tecnologie offrono in campo medico”. Lo ha spiegato il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. “Stiamo lavorando ad una riforma strutturata che superi il numero chiuso e punti all’eccellenza formativa e alla valorizzazione delle competenze. Siamo sulla buona strada. Sono davvero orgogliosa del percorso che anche il Parlamento ha avviato, all’insegna dell’ascolto, della massima collaborazione e dell’unità di intenti”.

Ordine medici: “Nettamente contrari a stop al numero chiuso”

  La riforma non incontra però il gradimento dei medici. “Siamo nettamente contrari, e questa non è assolutamente una norma di buon senso: eliminare il numero chiuso a Medicina significa che fra 10 anni, il tempo necessario per formare un medico, avremo una pletora di laureati che non avranno possibilità di trovare un posto di lavoro come medici. Produrremo solo dei disoccupati”, ha spiegato il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, Filippo Anelli, commentando l’adozione da parte del Comitato ristretto della Commissione Istruzione del Senato del teso base per lo stop al numero chiuso. 

Medici Anaao: “Stop numero chiuso colpo grazia a formazione medica”

  Anche il sindacato dei medici ospedalieri ha espresso forti perplessità. “Lo stop al numero programmato a Medicina dimostra ancora una volta che la cecità politica si sta ormai cronicizzando ed è il colpo di grazia alla formazione medica”, ha dichiarato Pierino Di Silverio, segretario nazionale di Anaao Assomed.  “Abolire il numero programmato – ha proseguito Di Silverio – è una soluzione miope e sintomo di assoluta mancanza di visione futura o peggio di una visione futura che porterà a una nuova pletora medica che favorirà manodopera privata a basso costo. Tutto questo in netto contrasto con le dichiarazioni del presidente del Consiglio dei ministri e del ministro della Salute sulla difesa del Ssn”.

“In Italia esiste il numero programmato e invece di investire in programmazione si aprono le porte a 70mila giovanissimi studenti, confondendo il diritto allo studio con il diritto all’iscrizione alla Facoltà. Ma non resteremo in silenzio. Chiameremo a raccolta tutti gli studenti e gli specializzandi, tutta la categoria – ha annunciato Di Silverio – promuovendo raccolta firme e manifestazioni in tutta Italia affinché tutti abbiano la consapevolezza che questo è il colpo di grazia alla formazione medica, alla professione e soprattutto al sistema di cure pubblico”.

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Politica

Basilicata regionali, la metá degli elettori diserta le urne: centrodestra si riconferma con Bardi

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Il centrodestra resta alla guida della Basilicata. In un voto segnato dal forte astensionismo (alle urne il 49,8%), Vito Bardi ottiene la riconferma con largo distacco su Piero Marrese, su cui il centrosinistra ha puntato dopo una serie di retromarce.

Bardi è stato confermato governatore della Basilicata con il 56,63% dei voti, secondo i risultati definitivi dello scrutinio. Marrese ha ottenuto il 42,16% dei consensi. Al terzo candidato Eustachio Follia è andato l’1,21%. Fratelli d’Italia risulta il partito più votato, con il 17,39%. Segue il Partito democratico col 13,87%. Nella coalizione di centrodestra Forza Italia ottiene il 13,01% dei voti, mentre la Lega si ferma al 7,81% dei consensi seguita da Azione con il 7,51%. Nel centrosinistra il Movimento 5 stelle ottiene il 7,66%, dietro a Basilicata casa comune (11,18%). 

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Politica

Basilicata, regionali: scontro all’ultimo voto tra centrodestra e centrosinistra

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Urne aperte fino alle 15 di oggi

È stata al 37,74 per cento l’affluenza degli elettori lucani nella prima giornata di voto. Nel 2019 l’affluenza alla chiusura dei seggi fu del 53,52 per cento ma fu quella anche la percentuale definitiva, perché si votò solo la domenica. In provincia di Matera la prima giornata di voto si è conclusa con un’affluenza del 40,98 per cento (56,03% nel 2019); in provincia di Potenza l’affluenza è al 36,31 per cento (52,40 per cento cinque anni fa). A Potenza, alle ore 23 la percentuale è stata del 49,92 per cento (68,79 per cento cinque anni fa); a Matera è stata del 41,66 per cento (nel 2019 fu del 59,89 per cento).

La scarsa affluenza – almeno finora – rende ancora più combattuto il confronto tra centrodestra e centrosinistra.

Lo schieramento che sostiene Vito Bardi, ricandidato dal centrodestra “allargato” ai partiti di Calenda e Renzi, conta proprio sul lavoro svolto dai candidati stretti attorno ai sette simboli che compaiono sulla scheda consegnata agli elettori. Cinque i simboli che sostengono il candidato presidente del centrosinistra, Piero Marrese, che conta principalmente sull’alleanza fra Pd e M5s. C’è curiosità per capire quanto consenso raccoglierà Eustachio Follia, leader lucano del movimento politico europeo Volt. E quindi, fra un elettorato che non ha affollato le 682 sezioni allestite nella regione e un pronostico sull’esito del voto tutto da chiarire, una curiosità e una puntata polemica hanno animato la prima giornata delle elezioni. La curiosità riguarda un vassoio di dolci per la colazione portato in un seggio di Lagonegro: peccato che la confezione di cartone bianco portasse attaccato il “santino” di un candidato dello schieramento di centrodestra. Un tentativo in extremis di raccogliere qualche voto? E’ difficile crederlo ma su questa curiosità scatta poi la polemica. “Basilicata Casa Comune” – lista dello schieramento di centrosinistra – ha attaccato duramente il candidato ritratto nell’immagine, dicendo che “si è oltrepassato ogni confine etico e di legalità”.

Nel ricordare che “la legge impone di rispettare la neutralità e l’integrità dei luoghi di voto, garantendo che ogni cittadino possa esprimere liberamente la propria scelta senza influenze esterne”, la lista ha definito l’arrivo del portavivande “targato” “un tentativo grave di influenzare gli elettori con gesti di cortesia” che si trasformano – proprio per la presenza del “santino” – di “un atto illegale”. Sul filo della battuta, le parole di Enzo Amendola (Pd) che si complimenta con Marrese per il “sorriso” sfoggiato al seggio dove l’aspirante presidente della Regione ha votato. “Bravo Piero Marrese, avrei pubblicato anche la foto del principale avversario di Piero, ma Bardi ha già votato?”.

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