MARSALA: QUEI RIFIUTI CHE SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI

di Angelo Barraco
 
Marsala (TP) – Le periferie marsalesi un tempo erano distese incontaminate, piene di alberi e con la vegetazione che cresceva in ogni dove, pronta a dar nutrimento agli erbivori che vi si recavano e terreno fertile agli agricoltori. Oggi appaiono come discariche a cielo aperto, dove la natura intreccia i sui rami e le sue foglie tra i materassi abbandonati, i frigoriferi e  materiale ondulato che ricorda l'eternit.  Le immagini parlano scattate da Vincenzo Tumbarello parlano chiaro. La zona in questione è la via Favara, che porta verso un famoso stabilimento di caffè. Ma non si ferma lì il degrado poiché in zone come il boschetto di Santo Padre e sotto il ponte in via Favara, a Ventrischi vicino ad una scuola elementare il terreno è un tappeto di spazzatura e materiale che ricorda eternit.
Ma come mai questi rifiuti non vengono rimossi? Ci sono aree come l’isola Lunga di Marsala –di cui ci siamo abbondantemente occupati- in cui il degrado e l’abbandono sono la parola d’ordine, malgrado il posto in questione sia una riserva naturale e dovrebbe essere tutelata. Come mai tutto tace e c'è quest'assordante indifferenza?