MARSALA: QUELLO SFREGIO A PEPPINO IMPASTATO

di Angelo Barraco

Marsala (TP) – Ricordare Peppino Impastato, vittima della mafia, è un bel gesto, oltre che un dovere morale e civile, che deve mandare un segnale forte alla società civile. A Marsala la piazza intitolata a Peppino Impastato è totalmente abbandonata al degrado. E in questo caso si viene a creare una notevole spaccatura tra quello che diventa la memoria comune del simbolo della lotta alla mafia e di come questo simbolo viene poi dimenticato dalle Istituzioni. Il cittadino si trova davanti ad una piazza dedicata a Peppino Impastato completamente in stato di degrado e di abbandono quasi a simboleggiare l'assenza delle istituzioni che dovrebbero essere, in particolar modo in questo caso, presenti.  Ma qual è il problema? La piazza è totalmente abbandonata al degrado e all'incuria, un cittadino che decide di farvi una passeggiata si trova di fronte ad un’infinità di lattine di birra, bottiglie abbandonate, panchine in marmo spaccate a metà, palme crollate al suolo, cumuli di fogliame che impediscono il transito. E come se non bastasse la piazza si trova nelle vicinanze di una scuola elementare. Perché non curare e rivalorizzare quest’area del territorio marsalese? La piazza porta il nome di Peppino Impastato, un nome importante poiché è uno dei nomi che rappresenta la lotta contro la mafia, l’ingiustizia e l’illegalità. Il modo migliore per ricordarlo non è di certo con un luogo dove vige il vandalismo e l’abbandono. La lotta per una città migliore è un interesse di tutti, l’inciviltà è ingiustificabile ma l’interesse di chi di competenza è la risposta alle promesse fatte ai cittadini per una città migliore. 

Ha collaborato David Sciacca