MAXI INDAGINE PROCURA DI ORISTANO: TUTTI IN RETE, 21 ARRESTI, SINDACI, AMMINISTRATORI LOCALI E TECNICI COMUNALI E REGIONALI PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE E CORRUZIONE

Un giro d’affari da 850 mila euro, sindaci, funzionari comunali e regionali finiti nella rete della maxi indagine della procura di Oristano, i destinatari, sono stati accusati a vario titolo di avere condizionato illecitamente lo svolgimento di decine di gare d'appalto indette da differenti amministrazioni locali ed enti per l'assegnazione di incarichi di progettazione, servizi di ingegneria e consulenza tecnica connessi alla realizzazione di opere pubbliche

di Cinzia Marchegiani

Oristano (CA) – Ieri è stata una giornata che ha segnato il volto delle amministrazioni comunali e regionali della Sardegna. Nel corso della mattinata infatti la Guardia di Finanza di Oristano e i Carabinieri del Comando Compagnia di Tonara, con la collaborazione di molteplici reparti territorialmente competenti, hanno dato esecuzione a 24 provvedimenti restrittivi della libertà personale emessi dal G.I.P. presso il Tribunale di Oristano nell'ambito di indagini condotte congiuntamente, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Oristano, in relazione ad ipotesi di reato di associazione per delinquere (contestata a 14 degli indagati), turbativa d'asta e corruzione. A far scattare l'inchiesta è stato un esposto anonimo inviato alla Procura di Oristano. Da oggi inizieranno gli interrogatori di garanzia Il procuratore capo della Repubblica di Oristano Andrea Padalino Morichini ha coordinato le indagini insieme al sostituto Armando Mamone.

TUTTI IN RETE GLI AMMINISTRATORI PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE E CORRUZIONE NELLE GARE D'APPALTO

Un giro d’affari da 850 mila euro, sindaci, funzionari comunali e regionali finiti nella rete della maxi indagine della procura di Oristano, i destinatari dei provvedimenti restrittivi, 10 di custodia cautelare in carcere, 11 agli arresti domiciliari e 3 obblighi di dimora, sono amministratori locali, responsabili di uffici tecnici comunali e professionisti operanti in tutto l'ambito regionale, accusati, a vario titolo di avere condizionato illecitamente lo svolgimento di decine di gare d'appalto indette da differenti amministrazioni locali ed enti per l'assegnazione di incarichi di progettazione, servizi di ingegneria e consulenza tecnica connessi alla realizzazione di opere pubbliche. Agli arresti domiciliari il sindaco di Ortueri (Nuoro); il sindaco di Villasalto ( Cagliari) oltre un consigliere provinciale di Nuoro; il responsabile servizio tecnico Comune di Calasetta ( Carbonia Iglesias);il responsabile servizio tecnico comune di Villasalto ( Cagliari); il responsabile servizio tecnico del comune di Aritzo ( Nuoro); un professionista di Cagliari. Obbligo di dimora per i professionisti F. L. di Quartu ( Cagliari), S.S. di Siniscola ( Nuoro) e R.Z. di Selargius ( Cagliari).

L’INCHIESTA E LA TRUFFA

L’ingranaggio ideato era quello di commissionare tanti piccoli appalti senza necessità di alcuna gara d’appalto. La squadra era gestita, secondo gli inquirenti, da Salvatore Paolo Sanna, della società Engineering, quella che nel novembre del 2013 si aggiudicò l'appalto per la riqualificazione del centro storico di Aritzo, la vicenda dalla quale tutto ebbe origine.

Contestualmente all'esecuzione dei provvedimenti sono state eseguite numerose perquisizioni, in provincia di Nuoro, nel capoluogo, a Desulo, Ortueri, Belvì, Tonara, Aritzo, Nuoro, Siniscola, Irgoli e Posada e, in provincia di Cagliari, nel capoluogo, a Villasalto, San Giovanni Suergiu, Quartu Sant'Elena, San Vito e Sant'Antioco.

Ma sembra che altri due filoni d'inchiestata siano già partiti.