Mercati contadini, al via le prime riaperture con Roma e Marino

Riaprono i Mercati Contadini di Roma Capannelle, di Roma Infernetto-Casalpalocco ai Parchi della Colombo e al Palaghiaccio di Marino mentre si attende la riapertura per quelli dell’Eur Torrino, di Grottaferrata e Frascati.

L’appuntamento con queste prime tre riaperture del circuito “Mercato Contadino Roma e Castelli Romani” è fissato per sabato 9 maggio.

Il tutto avverrà in massima sicurezza per i clienti dei mercati contadini

Il piano di sicurezza adottato prevede il rispetto delle norme sulle distanze fra i banchi dei produttori agricoli, il distanziamento tra le persone ed il controllo ed il contingentamento dell’afflusso in entrata dei consumatori che in questo periodo di chiusura hanno comunque usufruito delle consegne a domicilio effettuate dalle singole aziende agricole e dall’organizzazione a cui il mercato contadino si è affidato. (Delivery Contadino)

Ogni singolo banco sarà posto a debita distanza dagli altri banchi e dai clienti, oltreché delimitato da nastro e da apposita segnaletica; non potranno essere effettuate degustazioni, le merci non potranno essere manipolate dai consumatori, ma solo dagli operatori, che indosseranno guanti e mascherine. Anche i consumatori ammessi ai mercati dovranno essere dotati di adeguati dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

Grazie all’ “Associazione Nazionale Carabinieri in congedo” l’accesso al mercato sarà contingentato e le persone attenderanno il proprio turno nel rispetto delle distanze di sicurezza

“Tutti i produttori sono ben contenti di poter riavvicinare le persone al cibo vero, dal sapore di una volta, coltivato localmente con amore. – Fanno sapere gli organizzatori – Basta all’anonimo cibo di plastica che infetta il mondo, – proseguono – no ai prodotti alimentari delle multinazionali che impiegano una quantità di energia 10 volte superiore a quella che si utilizza in un piccolo campo agricolo per produrre la medesima quantità di cibo”.

“Proprio l’emergenza sanitaria che abbiamo vissuto – dice un frequentatore dei mercati contadini – ha avuto come conseguenza anche l’impossibilità di accedere al cibo di qualità dei produttori agricoli. Una situazione emergenziale – prosegue – che ha di fatto rideterminato il monopolio della grande distribuzione organizzata sulla spesa della popolazione, con ingiustificabili aumenti dei prezzi.”