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METEO, CALDO TORRIDO QUESTA SETTIMANA, MA PIOGGIA A FERRAGOSTO

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Tempo di lettura 2 minuti Questa settimana il caldo sarà rovente, soprattutto al centro nord, dove si toccheranno picchi di 35-36 gradi

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di A.B.
 
Mare, piscina, fontane, poi ventilatori, aria condizionata; sono queste le conseguenze di Acheronte, l’anticiclone che sta piegando l’Italia nella temibile morsa del caldo. Gli italiani piegati dalla morsa del caldo hanno affrontato e stanno affrontando questo periodo di picchi massimi con qualsiasi mezzo, pur di scappare dall’afosa cappa delle città. Mancano ormai 10 giorni al Ferragosto ed è quindi ormai tempo di maxi esodo verso le località di villeggiatura. Chi si sposterà in questi giorni dovrà mettere infatti in conto il grande caldo, derivante dall'ennesima spinta dell'anticiclone africano. Il caldo si avvertirà particolarmente intenso al Centro-Nord, con picco atteso fra venerdì e sabato quando le temperature raggiungeranno picchi di 38 gradi ed oltre: le grandi città saranno una vera fornace e pertanto chi sarà già in vacanza, lontano dal clima asfissiante urbano, ne godrà comunque un beneficio. Abbiamo certamente delle notizie incoraggianti per chi non ne può più del grande caldo: da domenica andremo infatti incontro verso una fase calante delle temperature. Nulla di eccezionale, il caldo non sparirà, anche se questa flessione termica la pagheremo a suon di temporali.
 
Il cambiamento atteso dal 10 agosto non vedrà l'intromissione in grande stile di masse d'aria fresche, tali da arrecare particolare refrigerio. Tuttavia, non vi saranno più almeno per qualche giorno gli apporti d'aria molto calda sahariana e le infiltrazioni fresche in quota saranno congeniali al diffondersi dei temporali. In qualche modo quindi le temperature caleranno, pur mantenendosi oltre la norma, con beneficio maggiore percepito sulle aree più colpite dai fenomeni temporaleschi, i quali comunque agiranno a macchia di leopardo. Non avremo più quindi gli eccessi termici dei giorni precedenti e le temperature si terranno quasi ovunque sotto i 35 gradi, nel periodo dal 10 al 13 agosto. Continuerà a far più caldo al Nord rispetto al Sud, ma senza l'afa degli ultimi giorni.
 
La goccia fredda, responsabile dell'instabilità della prima parte della prossima settimana, potrebbe allontanarsi verso est in corrispondenza del fine settimana festivo. Ecco che quindi proprio a ridosso di Ferragosto potrebbe tornare a prevalere una componente anticiclonica nord-africana, con caldo di nuovo in aumento ma probabilmente non intenso come quello precedente. Ci sono comunque ancora delle incertezze e non si esclude una maggiore ingerenza di ulteriori infiltrazioni più fresche ed instabili atlantiche. Vedremo di sciogliere la prognosi nei prossimi giorni, ma i tempi per una prima vera "rottura stagionale" non sembrano ancora maturi.
 
 

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Salute

Covid, variante Arturo: nessun allarme in Italia

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C’è una nuova variante COVID-19 che preoccupa l’Italia. Gli esperti l’hanno già battezzata Arturo (Arcturus), come la gigante rossa che è la stella più luminosa della costellazione del Boote, la quarta più brillante del cielo. E’ XBB.1.16, l’ultima variante ricombinante di Omicron.

I riflettori si sono accesi su di lei perché il nuovo picco di Covid che si sta registrando in India potrebbe essere imputabile alla sua presenza significativa rilevata. Il pediatra Vipin M. Vashishtha, ex coordinatore dell’Accademia indiana di pediatria e componente dell’iniziativa Vaccine Safety Net (Vsn) dell’Organizzazione mondiale della sanità, segnala in un tweet il primo caso intercettato in Cina e spiega che al momento il sottolignaggio è stato rilevato in 17 Paesi, compreso Canada e Singapore, per un totale di 474 isolamenti.

Per l’esperto va tenuta d’occhio la situazione indiana, per capire se questo mutante riesce a superare l’immunità di una popolazione che ha affrontato diverse varianti, da Centaurus a Kraken. L’attenzione nel Paese è alta dopo che per la prima volta nel 2023 si è arrivati a superare quota 1.100 casi giornalieri, anche se il trend di ricoveri e mortalità al momento non risulterebbe preoccupante secondo alcuni esperti locali.

Per quanto riguarda Arturo, il rapporto britannico spiega che “è un lignaggio con 3 mutazioni aggiuntive della Spike, trovato sia nel Regno Unito che a livello internazionale”, pur essendo “il numero totale di campioni” ancora basso. L’Oms ancora non cita XBB.1.16, almeno negli ultimi due aggiornamenti settimanali, ma segnala in generale l’elevato peso dei ricombinanti Omicron e della famiglia XBB, così come una quota crescente di sottolignaggi non assegnati. Per l’Italia quindi, al momento, nessun allarme.

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Castelli Romani

Velletri, Fausto Servadio su ospedale: “Con coerenza sempre in difesa della salute pubblica”

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VELLETRI, SERVADIO SU OSPEDALE: «CON COERENZA, SEMPRE IN DIFESA DELLA SALUTE PUBBLICA»

«Sull’ospedale di Velletri ci sarebbe tanto da dire e ricordare: governava il centrodestra in Regione quando presentai ricorso al Presidente della Repubblica, facemmo i consigli comunali straordinari in piazza, ci opponemmo in ogni sede e riuscimmo a scongiurarne il declassamento da Dea di primo livello a presidio territoriale. Oggi, con le ultime notizie che ci arrivano e che parlano di un nuovo possibile commissariamento della sanità potremmo ritrovarci a dover difendere il nostro ospedale. Siamo pronti ancora una volta a ripercorrere tutto ciò che abbiamo fatto per tutelare la salute di migliaia di persone. Il nosocomio di Velletri è una realtà seria e fondamentale per gli oltre 50 mila abitanti che vi risiedono e non solo perché serve un bacino di utenza di 150 mila persone. Con coerenza manteniamo la posizione di sempre: siamo dalla parte di chi considera l’Ospedale della nostra città un polo fondamentale di riferimento che per nessun motivo deve essere depauperato o subire razionalizzazioni a discapito della nostra salute». Così in una nota il candidato Sindaco di Velletri Fausto Servadio.



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Castelli Romani

Velletri, con Servadio un nuovo rilancio del centro del storico e delle zone decentrate

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«Al centro del nostro programma elettorale c’è una Città che deve diventare appetibile, vivace, un luogo da mettere in cima alle località da visitare. Oggi il centro di Velletri è una parata di negozi con le saracinesche abbassate, un borgo spento che non richiama quel turismo di qualità che invece merita. Il tessuto economico produttivo di Velletri va ricostruito attraverso il rilancio dell’artigianato e dei mestieri, dei laboratori che possono rimanere aperti per le vie del centro dove chi compra prima ha la possibilità di guardare come viene realizzato il prodotto. Parlo di orafi, pelletterie, ceramisti, norcinerie, insomma botteghe d’arte, di sapori e prodotti che è impossibile trovare nei grandi ipermercati, nei centri commerciali di cui siamo ricchi fuori dal centro storico. La Città, così, potrà godere sia delle aree più commerciali ma anche e di un centro storico con le botteghe artigianali che potranno essere affittate a prezzi calmierati. Soltanto intraprendendo un percorso di qualità è possibile restituire a Velletri l’importanza che merita. È necessario quindi riprogrammare quelle che sono le destinazioni d’utilizzo dei locali nel centro e tornare a prediligere l’artigianato che rappresenta per quest’area una rivalutazione delle tradizioni che caratterizzano la nostra amata e meravigliosa Città. Insieme dobbiamo fin da subito metterci al lavoro per rilanciare la nostra Velletri grazie al borgo ricco di storia, pronto a diventare un salotto all’aperto e ad accogliere un turismo lento e di qualità. E se il borgo deve diventare un prezioso scrigno di bellezze da visitare, abbiamo anche molte idee per le altre zone fuori dal centro. Ognuna avrà la propria vocazione ma ne parleremo strada facendo, insieme, per dare un nuovo volto alla nostra amata Velletri». Così in una nota il candidato Sindaco di Velletri Fausto Servadio

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