Migranti caduti in mare nel corso di una traversata, fermato scafista

A.B.

RAGUSA – E’ stato fermato il presunto scafista che avrebbe condotto in Italia 117 migranti sopraggiunti ieri nel porto di Ragusa sulla nave Phoenix della Croce Rossa. L’uomo è stato fermato dalla Polizia di Stato di Ragusa ed è accusato della morte di 18 migranti caduti in mare nel corso della traversata come conseguenza del delitto di favoreggiamento d’immigrazione clandestina. I testimoni  sono stati ascoltati dagli inquirenti, tra cui una donna che ha visto svanire per sempre la fragile vita del suo bambino di tre anni tra le onde del mare a seguito di una caduta in acqua che si è rivelata fatale poiché il piccolo indossava un giubbotto di salvataggio troppo grande per lui. Gli altri sopravvissuti al terribile viaggio della speranza hanno raccontato di una situazione in cui i migranti coadiuvavano nella speranza di non cadere in mare, lo scafista invece ha preso un bidone di plastica e si è gettato in mare nell’attesa che sopraggiungessero i soccorritori. I migranti sono stati ascoltati dalla Squadra Mobile della Questura di Ragusa che si è avvalsa di un supporto psicologico per i migranti fortemente provati dallo stress emotivo. Si apprende inoltre che al centro di prima accoglienza vi sono, oltre ai migranti appena giunti, altri 135 minori non accompagnati. Alcuni di essi sono arrivati nei primi giorni di agosti e non trovano un’ulteriore ubicazione perché i centri di seconda accoglienza per minori sono pieni.