MIGRANTI: L'AUSTRIA DICE NO E INNALZA BARRIERE

Redazione
 
L’Austria dice no agli immigrati e lo fa innalzando barriere di contrasto al Brennero. La struttura sarà alta 250 metri e comprenderà sia l’autostrada che la strada statale. Saranno smontati i guardrail e la segnaletica verrà modificata, inoltre verranno effettuati i controlli del traffico leggero e pesante in un parcheggio, sarà anche allestito un centro di registrazione. Sandro Gozi, sottosegretario con delega all’Ue ha definito tale decisione “"un grave errore che viola le regole europee” e chiede a Vienna di riconsiderare “questa decisione che contravviene allo spirito e alla lettera degli accordi europei oltre che all'amicizia che lega Italia e Austria”. Vienna aveva annunciato tempo fa l’intenzione di un “management di confine”. Con la chiusura della rotta balcanica e l’arrivo della bella stagione, il governo austriaco teme invece un incremento di flussi migratori sulle coste del Mediterraneo. Il presidente Heinz Fischer ritiene che “i provvedimenti al Brennero non prevedono un muro oppure filo spinato. Ma servono più controlli per chi vuole entrare in Europa”. Intanto la circolazione prosegue in modo regolare, lo conferma anche Roberto Defanf dell’associazione Volontarius che si occupa, in Alto Adige, dell’accoglienza profughi “Il numero degli arrivi è stabile. In media transitano 20-25 persone al giorno. Per il momento  non abbiamo segnali che facciano pensare ad un aumento sostanziale”. Il governatore altoatesino Arno Kompatscher e il segretario Svp Philipp Achammer hanno affermato che “Con Schengen e la fine dei controlli di frontiera il Brennero era diventato un simbolo dell'Unione europea, ora torna ad essere simbolo della divisione”. Intanto sono partite le critiche, come quelle di Domenico Manzione, sottosegretario all’Interno che ha parlato di “implicazioni economiche tutt'altro che trascurabili. Sarebbe una perdita secca consistente, per questo abbiamo insistito che l'area restasse aperta, ma l'Austria ha elezioni politiche importanti alle porte”. Per il presidente Pittella del gruppo dei Socialisti e Democratici del Parlamento europeo si tratta invece di un muro preventivo inaccettabile e di “un muro preventivo inaccettabile, una spallata inutile e negativa contro l'Europa”. Patrizia Toia, capodelegazione degli eurodeputati PD ha aggiunto “Un pessimo segnale per l'Europa che non risolverà niente ma che contraddice i suoi valori”. Esulta invece Salvini “Altro che il buonista Mattarella. Fa bene l'Austria che evidentemente ha politici che difendono gli interessi dei loro cittadini”.