MIGRANTI: UN MARE DI TRAGEDIE E UNA POLITICA MUTA

di Angelo Barraco
 
Ventimiglia – La questione migranti è un tema sempre presente nel nostro paese, tanti sono coloro che decidono di affrontare il mare alla ricerca di fortuna, auspicando a prospettive di vita migliori rispetto a quelle dei paesi da cui provengono. Numerosi sono i centri d’accoglienza presenti in Italia e tanti i disagi che si sono venuti a creare con il passare del tempo a causa di sovraffollamento e dinamiche di vario genere. I politicanti italiani hanno fatto tante promesse in merito ai centri d’accoglienza e alle condizioni dei migranti, proprio quest’oggi il Sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano e gli 11 consiglieri di maggioranza (PD) si sono autosospesi per protesta dal partito “contro la mancata posizione a livello politico da parte degli organi centrali e regionali del Pd e del Governo, per risolvere la questione migranti a Ventimiglia”. La notizia è stata resa nota dal segretario cittadino del Pd, Domenico Casile. Il centro d’accoglienza di Ventimiglia è stato chiuso e i migranti continuano ad accampare la città “Abbiamo deciso di autosospenderci, perché a livello regionale e nazionale abbiamo constatato la totale assenza del partito. Il silenzio assoluto”. Il Sindaco ricorda inoltre che il ministro “si era impegnato a risolvere il problema facendo identificare e trasferire gli stranieri rimasti in città e a bloccare i nuovi arrivi”. Il tutto è nato dall’ondata di migranti giunti a Ventimiglia un anno fa e che volevano entrare in Francia, ma la chiusura delle frontiere fermò i profughi e la loro idea di fuga e si accamparono addirittura sugli scogli. 
 
Ma il mar Mediterraneo rimane ancora il teatro di disperate traversate che si concludono in tragedia. L’ultima riguarda un peschereccio carico di migranti, ne sono stati salvati 562, cinque sono morti ma si teme che molti altri siano rimasti incagliati nell’imbarcazione che rapidamente si è inabissata. La tragedia è avvenuta a venti miglia dalle coste libiche, già da diversi anni teatro di incidenti e inabissamenti. Quando la Marina Militare individua il peschereccio in mare lo descrive come “precarie condizioni di galleggiamento con numerosi migranti a bordo”. Quando la Marina è sul posto inizia a distribuire i giubbotti di salvataggio ma l’imbarcazione sta per affondare “dopo alcune rilevanti oscillazioni, si è capovolto a causa del repentino movimento dell'elevato numero di persone a bordo”, così hanno iniziato a recuperare i naufraghi. Negli ultimi tre giorni sono stati salvati circa 6mila profughi in circa 30 operazioni. Dal fronte libico fanno sapere che nell’ultimo periodo hanno arrestato 550 migranti illegali a bordo di 4 imbarcazioni e nella giornata di domenica sono stati tratti in arresto altri 850 migranti. Enrico Credendino, alla guida dell’operazione Eunavformed, ha dichiarato “solo con la stabilizzazione della Libia potremo bloccare i trafficanti. Il nuovo governo sta facendo i primi passi in questa direzione e la rinascita della guardia costiera sarà un segnale importante. In quattordici settimane possiamo formare i primi cento uomini, in acque internazionali, trasformando una nostra nave in scuola. In 3-4 mesi i libici saranno in grado di agire autonomamente”. Angelino Alfano invece ha dichiarato che “prima li salviamo, poi chiediamo se sono profughi o irregolari. Mai diremo di non soccorrere qualcuno in mare. Noi dobbiamo gestire le conseguenze dell'instabilità della Libia e delle guerre e lo stiamo facendo al meglio”. Matteo Salvini ha scritto su facebook che “Altri morti nel Mediterraneo, è urgente un BLOCCO NAVALE che impedisca le partenze. Il Governo Renzi è complice di una strage”.