MILANO: PRESO IL KILLER DEL TRIBUNALE.

Redazione

Milano –   Il Killer autore della sparatoria al Palazzo di Giustizia di Milano è stato arrestato dai carabinieri di Vimercate (Monza e Brianza) mentre fuggiva in moto. Lo ha confermato in ministro dell'Interno, Angelino Alfano. Verso le 11 di questa mattina sono stati uditi nitidamente dei colpi provenienti da un aula al terzo piano del tribunale. A sparare sarebbe stato C. G. un imputato italiano per bancarotta fraudolenta, vestito in giacca e cravatta. Il primo bilancio, ancora provvisorio, è di due morti e di alcuni feriti. Tra i morti ci sarebbe il giudice della sezione fallimentare Fernando Ciampi. Lo ha detto il presidente della Corte d'Appello di Milano, Giovanni Canzio. Secondo le prime informazioni le vittime sarebbero dei testimoni. Ancora da chiarire nei dettagli la dinamica di quanto accaduto.
 
La dinamica. L’uomo avrebbe fatto fuoco contro il giudice e i testimoni e poi contro altri due uomini seduti nelle panche riservate al pubblico. Secondo il 118 due persone in arresto cardiocircolatorio sono state condotte rispettivamente al Policlinico e al Fatebenefratelli. Un ferito a Niguarda. Questo il primo aggiornamento ufficiale. All’esplosione dei colpi centinaia di persone hanno cominciato a riversarsi in strada.

Palazzo evacuato e sospeso il Comitato d'ordine e sicurezza.
L'edificio è stato evacuato. Molti erano già fuggiti e le forze dell'ordine hanno invitato tutti gli altri presenti ad uscire. Centinaia di persone si sono riversate sulla strada davanti alle diverse uscite del tribunale.  E' stato sospeso, per via dei tragici fatti di Palazzo di Giustizia di Milano, il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica a Milano. Questo per consentire alle forze dell'ordine di coordinare gli interventi. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.

Maroni: "Fatto sconvolgente". ''E' sconvolgente che una persona qualunque possa entrare armata a Palazzo di Giustizia''. Sono le dichiarazioni a caldo del presidente Maroni, dopo la sospensione del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza a cui partecipava il ministro Alfano. ''Non si e' trattato di una organizzazione che ha compiuto dei sopralluoghi – ha commentato Maroni – e questo e ancor più sconvolgente''.