Connect with us

Primo piano

Milano, scuola elementare: porta il pranzo da casa e viene allontanata, costretta a mangiare da sola

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 4 minuti Dott.ssa Putignano: "'eccessivo egoismo e l'inseguimento del profitto a tutti i costi sta distruggendo il valore della solidarietà e dell'empatia"

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

 
di Angelo Barraco
 
 
MILANO – Si è seduta in mensa con i compagni di classe, era pronta per consumale il pranzo che si era portata da casa e che la mamma le aveva preparato con tanto amore, ma la piccola non ha fatto in tempo a mettere in bocca il primo boccone che “è stata allontanata dal refettorio ed è stata accompagnata in un'altra aula. Lasciata sola a consumare il pasto portato da casa”. E’ quanto scrivono i genitori di una bambina in una lettera di diffida consegnata alla dirigente scolastica di una scuola elementare Pirelli di Via Goffredi Da Bussero, zona Niguarda.
 
La bambina si è sentita umiliata e calpestata in quella che è la sua piccola e fragile sensibilità poichè vede nell’adulto una figura simbolo di sicurezza e fiducia ma che in questo caso si è vista portare via ogni barlume di radice dal terreno su cui ancorava le sue piccole e fragili stabilità. L’istituto in cui si è verificato lo spiacevole episodio è una delle prime elementari di Milano dove alcuni genitori hanno rinunciato al servizio mensa, sull’onda della sentenza di Torino che ha stabilito “che le scuole devono far sedere i compagni tutti insieme, chi con pasto da casa, chi con menu standard”. Marilù Santoiemma, madre della bambina nonché una delle rappresentanti della commissione mensa riferisce in una nota “Dopo aver manifestato l'intenzione di esercitare il diritto al consumo da casa da parte di nostra figlia il 14 settembre le è stato permesso di consumare il pasto con la propria classe e la maestra”. Ma i responsabili di Milano ristorazione hanno scosso la testa, dicendo che la cosa non era oggettivamente fattibile nel refettorio stesso. La madre ha riferito in merito all’accaduto  “Mia figlia ha riferito di aver pianto. E un papà l'ha vista triste ed è andato a farle compagnia. È rientrata in classe in evidente stato di prostrazione, notato dall'insegnante” continua dicendo “È triste vederla mangiare così, ora è in difficoltà la nostra diffida è indirizzata, a malincuore, alla preside, che però nulla c'entra con tutto questo e ha dimostrato grande disponibilità. Il problema è che il Comune su questo non ci vuole sentire”. Ma quanto accaduto a Torino sembra essere un caso isolato poiché il settore educazione ha inviato una circolare alle scuole in cui ha precisato “Per salvaguardare i principi di socializzazione e integrazione durante il momento del pasto, nel rispetto delle normative igienico sanitarie soprattutto nell'interesse di tutti gli studenti, si invitano i dirigenti scolastici e i responsabili delle unità educative a far rispettare le disposizioni del Comune relative alla fruizione del servizio di Milano ristorazione già in vostro possesso”. Milano Ristorazione, dal canto suo, risponde “Ci limitiamo a far rispettare quanto indicato dall'assessorato”. Anna Scavuzzo, l’assessore all’Educazione, ha precisato che “È un dibattito puramente ideologico che riguarda poche decine di persone che nulla hanno a che vedere con una maggioranza di famiglie che riconoscono anche il momento della refezione scolastica come educativo. La scuola è una comunità di regole che vanno rispettate”. Ma le polemiche non mancano e l’assessore all’Istruzione della Regione Lombardia Valentina Aprea ha detto a gran voce “Il Comune di Milano deve chiedere scusa” aggiungendo inoltre “L’ordinanza del tribunale di Torino del 9 settembre con cui è stato riconosciuto il diritto di consumare un pasto portato da casa non vale solo per le 58 famiglie che hanno intrapreso l’azione legale avverso il ministero a Torino, ma per tutte le famiglie che dovessero decidere di non avvalersi più del servizio mensa”. Le famiglie sono sul piede di guerra, poiché reclamano il loro diritto nel poter scegliere e sottolineano che non si tratta di una questione economica ma il tutto dipende dalla qualità del cibo poiché nelle scuole non vi è cucina e i cibi arrivano poco freschi. 
 
Noi de L’Osservatore D’Italia abbiamo parlato di quanto accaduto a Milano con Rossana Putignano:  Psicologa Clinica, Psicoterapeuta Psicoanalitica, esperta in neuropsicologia, arteterapia per bambini, psicologa forense e perito di parte nei casi di interesse criminologico con il CRIME ANALYSTS TEAM.

“La vicenda occorsa in quel di Milano lascia dello sconcerto. Ma cosa sta accadendo alle persone? L'eccessivo egoismo e l'inseguimento del profitto a tutti i costi sta distruggendo il valore della solidarietà e dell'empatia. Al di là delle leggi, il proprio tornaconto di ufficio e la logica del 'do ut des' non può prevalere dinanzi alla scelta di una famiglia di far consumare alla propria figlia un pasto diverso da quello servito a mensa, soprattutto se in mezzo ci sono i bambini. Non si tratta dell'adulto che prende la birra da un bar e va a sedersi in un altro luogo. Stiamo parlando di una bambina! Non possiamo oggi non interrogarci su quello che ci sta accadendo, stiamo diventando aridi, avidi, ingordi e, se vogliamo, sadici e dispettosi. Ognuno pensa a sé. È così che vogliamo una generazione più sana? Senza investimento emotivo-affettivo su questi bambini?Cacciare dalla mensa una bambina è un atto spregevole senza contare gli effetti di questa azione su una mente in età di sviluppo. Nella bambina rimarrà sempre il ricordo di quel gesto che a noi adulti appare superabile mentre per la bambina acquisterà delle proporzioni enormi.Ricordo ancora con rabbia quando la maestra dell'asilo mi tirò le treccine perché non alzavo le manine durante la recita di natale per simulare il cielo stellato. Una umiliazione associata a un gesto fisico sulla mia persona e sul palcoscenico e davanti a tutti! Probabilmente quell'atto ha avuto delle conseguenze sulla mia capacità di 'espormi' in pubblico. Oggi sono una psicologa- psicoterapeuta coraggiosa, niente può farmi paura se non questa ignoranza di fondo e aridità umana che sta dilagando! Ma questa bambina reietta messa in isolamento? E le risate dei compagni che impatto avranno avuto su di lei? Sappiamo che i bambini sono terribili, troppo svegli,motivo per cui sono i primi a individuare qualcosa che non va in uno dei propri compagni. Questa bambina è stata ingiustamente allontanata dai suoi amichetti così, senza una spiegazione. È importante ora che gli adulti la aiutino a elaborare l'accaduto perché il trauma, si sa, continua ad agire nella vita quotidiana senza che tu possa accorgertene. Salviamo i nostri bambini dalle grinfie narcisistiche di chi, per un fatto strutturale e vissuto personale, li picchia e li umilia. Telecamere e controlli devono essere previsti in questi luoghi, anticamente preposti all'educazione dei bambini. Anticamente dico. Oggi non ci si può fidare più di nessuno, è questa la verità!”


Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Emanuela Bruni nuovo presidente della Fondazione MAXXI – Museo delle Arti del XXI secolo

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

È Maria, detta Emanuela, Bruni frascatana classe 1960 la nuova presidente della Fondazione MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.
La scelta è stata ufficializzata dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione riunitosi oggi dopo la nomina di Alessandro Giuli come Ministro della Cultura.
La Bruni, giornalista professionista nonché scrittrice, è stata la prima Donna a presiedere l’Ufficio del Cerimoniale di Palazzo Chigi.
Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana su nomina del presidente Carlo Azeglio Ciampi, di cui fu stretta collaboratrice in quanto responsabile della Comunicazione radiotelevisiva per l’ingresso nell’Euro, vanta un curriculum di alto spessore e profilo istituzionale: dall’ufficio stampa di Palazzo Chigi per circa un decennio al coordinamento dell’attività dei Servizi del Cerimoniale Nazionale ed Internazionale.
Già assessore alla Cultura della città di Frascati, di cui oggi è consigliere comunale e presidente della Commissione Affari Istituzionali della città Tuscolana, la neopresidente Emanuela Bruni, laureata in lettere e con un Master in Comunicazione Istituzionale e Relazione con i Media per la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, è “giornalista di razza” passata attraverso le redazioni di testate importanti come “L’eco di Bergamo” ed il “Sole24Ore”.
Appassionata ed esperta di arte ed architettura è oggi nell’Ufficio Stampa dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia.

Tra le sue pubblicazioni spiccano il “Piccolo dizionario delle italiane”, “La frascatana e le altre” e l’ultima sua opera, “Verde e antico” dedicata ai giardini ed ai paesaggi dei Castelli Romani.
La Bruni, negli ultimi anni, ha dato vita ad uno dei salotti letterari più importanti di Frascati e della provincia romana “Libri in Osteria” che ha ospitato autori del calibro di Angelo Polimeno Bottai, Luigi Contu, Riccardo Cucchi, Antonella Prenner, Michele Bovi e tanti tanti altri.

Giunga alla neopresidente Emanuela Bruni da parte della redazione de L’osservatore d’Italia l’augurio per un buon lavoro

Continua a leggere

Ambiente

Tragedia sul Monte Bianco: Ritrovati i corpi di quattro alpinisti

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Due italiani e due coreani vittime della montagna. L’ultimo sogno realizzato sul Cervino prima del fatale destino

Un silenzio carico di dolore avvolge le pendici del Monte Bianco, dove ieri sono stati ritrovati i corpi senza vita di quattro alpinisti: due italiani e due coreani. Sara Stefanelli e Andrea Galimberti, i due connazionali di cui si erano perse le tracce dal 7 settembre, hanno trovato il loro ultimo riposo tra i ghiacci eterni della montagna che amavano.

Il tragico epilogo è giunto dopo giorni di angosciosa attesa e speranza. Le condizioni meteorologiche avverse avevano impedito per tre interminabili giorni il decollo degli elicotteri di soccorso. Solo ieri, con una schiarita, un elicottero del soccorso alpino francese è riuscito a levarsi in volo, portando alla luce la drammatica verità.

Etienne Rolland, comandante del Pghm di Chamonix, ha confermato che le due cordate sono state “rapidamente localizzate”, grazie alle informazioni sul loro probabile percorso e altitudine. Una conferma che rende ancora più straziante l’idea che i soccorritori sapessero dove cercare, ma fossero stati ostacolati dalle forze della natura.

La notizia ha scosso profondamente la comunità alpinistica e non solo. Sulla pagina Facebook di Andrea Galimberti, una cascata di messaggi di cordoglio ha sostituito le precedenti speranze di un lieto fine. Amici e conoscenti piangono ora la perdita di un appassionato alpinista e della sua compagna d’avventure, Sara.

Le ultime immagini condivise sui social dai due mostrano momenti di pura gioia sul Cervino, appena pochi giorni prima della tragedia. Scatti che ora assumono un significato quasi profetico, immortalando l’ultimo grande sogno realizzato insieme. Andrea descriveva con entusiasmo l’ascesa al Cervino compiuta il 3 settembre: “Dopo il classico corso di alpinismo tre mesi fa Sara inizia ad arrampicare con me. Davvero tanta roba da subito, in alta quota sul facile non ha problemi anzi va da Dio”.

Queste parole, cariche di orgoglio e affetto, risuonano ora come un addio involontario, un testamento della passione che li univa e che li ha portati a sfidare le vette più impervie.

La tragedia sul Monte Bianco non ha risparmiato nemmeno i due alpinisti coreani, il cui destino si è intrecciato fatalmente con quello degli italiani. Quattro vite spezzate, quattro storie di passione per la montagna interrotte bruscamente.

Mentre la comunità alpinistica si stringe nel dolore, questa tragedia riaccende il dibattito sulla sicurezza in montagna e sui rischi che anche i più esperti corrono nell’affrontare le sfide delle alte quote. Il Monte Bianco, maestoso e implacabile, si conferma ancora una volta una bellezza tanto affascinante quanto pericolosa, capace di regalare emozioni uniche ma anche di reclamare un tributo altissimo.

Le indagini sulle cause precise dell’incidente sono ancora in corso, ma già si leva un coro unanime: quello della prevenzione e della prudenza, anche per i più esperti. Perché la montagna, nella sua immensa bellezza, resta sempre un ambiente che richiede il massimo rispetto e un’infinita cautela.

Continua a leggere

Economia e Finanza

Manovra economica: Giorgetti illustra il quadro, dubbi su tetti agli emendamenti

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Il ministro dell’Economia spiega le difficoltà legate alle nuove regole europee. Tajani: “Grande unità di intenti nel Centrodestra”

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha fatto il punto sulla manovra economica in una riunione con i parlamentari della Lega, alla presenza di Matteo Salvini. “Ho illustrato ampiamente la cornice della manovra,” ha dichiarato Giorgetti, evidenziando le complessità del processo dovute alle nuove regole del Patto di Stabilità europeo. “Queste nuove norme rendono difficile non solo la preparazione del bilancio, ma anche la gestione degli emendamenti, poiché dobbiamo rispettare clausole stringenti riguardanti la spesa pubblica,” ha aggiunto il ministro. Tuttavia, ha precisato che al momento non sono stati discussi eventuali limiti sul numero di emendamenti.

Le dichiarazioni di Giorgetti giungono all’indomani di un vertice di maggioranza a Palazzo Chigi, durante il quale i leader del Centrodestra hanno discusso la Legge di Bilancio. In merito all’incontro, il vicepremier Antonio Tajani ha espresso ottimismo: “C’è grande unità di intenti nel Centrodestra, come ha dimostrato la riunione di ieri,” ha affermato Tajani in un’intervista. Tra i temi al centro della manovra, il taglio del cuneo fiscale e le privatizzazioni sono considerati prioritari per finanziare misure come l’aumento delle pensioni minime.

Il ruolo della Bce e la riduzione del debito

Tajani ha anche ribadito l’importanza di una strategia per la riduzione del debito pubblico, sottolineando la necessità di un taglio dei tassi di interesse almeno dello 0,50%. “È giunto il momento che la Bce si trasformi da guardiana dell’inflazione a una vera banca centrale che sostenga l’economia reale,” ha dichiarato.

Incontro con Forza Italia: conferme e proposte

Sempre nella giornata odierna, una delegazione di Forza Italia, composta dai capigruppo Paolo Barelli e Maurizio Gasparri, insieme a esponenti economici del partito, ha incontrato Giorgetti presso il Ministero dell’Economia per discutere l’impostazione della manovra. “Forza Italia ha espresso apprezzamento per la struttura della manovra, in linea con le indicazioni del segretario Antonio Tajani,” si legge in una nota del partito. Tra le priorità di FI, confermate durante l’incontro, vi sono il taglio del cuneo fiscale, la riduzione dell’Irpef e l’aumento delle pensioni minime.

Il confronto ha toccato anche temi come il costo dell’energia e la competitività delle imprese italiane. Forza Italia ha inoltre proposto di estendere le tutele al lavoro femminile, in particolare alle lavoratrici autonome, e di confermare il sostegno ai giovani con misure dedicate alla prima casa e all’inizio di nuove attività imprenditoriali. In conclusione, il partito ha ribadito l’importanza delle liberalizzazioni e della tassazione dei colossi del web, un tema che potrebbe essere esteso anche in ambito europeo.

Il dialogo tra governo e maggioranza proseguirà nelle prossime settimane, con l’obiettivo di definire una manovra che tenga conto delle esigenze di crescita economica, stabilità finanziaria e rispetto delle nuove direttive europee.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti