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Cronaca

MILANO, URNE APERTE: PARTE LA SFIDA TRA PARISI E SALA

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Tempo di lettura 3 minuti Circa un milione gli elettori chiamati alle urne per decidere chi sarà il prossimo sindaco del capoluogo lombardo

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Red. Politica

Milano – Aperte le urne a Milano dove circa un milione di persone sono chiamate nuovamente per il ballottaggio per scegliere il sindaco fra il candidato del centrodestra, Stefano Parisi, e quello del centrosinistra, Giuseppe Sala. Gli elettori sono 1.002.178. Si voterà in 1.248 seggi; di questi, 1.184 sono allestiti in 201 scuole. I seggi speciali in strutture come ospedali, carceri, case di riposo e di cura sono invece 64. Il Comune ha prolungato gli orari di apertura degli uffici per chi deve ottenere una nuova scheda elettorale o carta d'identità. Basta recarsi presso qualsiasi sede anagrafica (via Larga 12 o sedi decentrate) o, solo per le schede elettorali, anche presso l'Ufficio elettorale di via Messina. Gli sportelli di via Larga 12 e l'Ufficio elettorale resteranno aperti domenica dalle 7 alle 23. Tutti le sedi decentrate dell'Anagrafe saranno aperte domenica dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 17.


Arrivati alla fine della campagna elettorale, Giuseppe Sala e Stefano Parisi sfoderano le armi pesanti. Letteralmente. Il candidato del centrodestra attacca frontalmente Mr Expo sui temi del terrorismo islamico e delle moschee come il centrosinistra aveva attaccato lui dopo la pubblicazione del Mein Kampf di Hitler da parte del Giornale. D'altronde con il risultato del primo turno e solo cinquemila voti di differenza, per entrambi è essenziale conquistare i moderati. E un modo per farlo è dimostrare che gli avversari moderati non sono. Parisi avverte che se il suo avversario sarà eletto, in consiglio comunale entrerà nel gruppo del Pd Sumaya Abdel Qader su cui nutre "fortissimi sospetti". "La superficiale posizione di Beppe Sala sulla moschea nasconde un evidente orientamento di parte del Pd a favore dei Fratelli Musulmani e contro i musulmani normali" tuona, chiedendo a Sala "parole chiare" sul "diritto di Israele ad esistere" come quelle che lui rivendica di aver detto "sui nazisti". Non si tratta, spiega, di dire no alla moschea ma di sapere (e per questo serve una legge nazionale) chi la finanzia. "Siccome siamo in una situazione con fortissimo rischio terrorismo e c'è proselitismo da parte della jihad in Italia – dice -, credo che il governo debba dare un quadro di riferimento chiaro". "Non puoi non sapere cos'è il Coreis e cos'è il Caim, non puoi non sapere cosa sono i fratelli musulmani e cosa sono i musulmani che non vogliono avere niente a che fare con loro, perché – prosegue – non stai andando a fare il presidente di una bocciofila ma il sindaco di una metropoli nel 2016 quando hai il problema del terrorismo". Sumaya è da giorni al centro delle polemiche per dichiarazioni a favore della resistenza palestinese e contro Israele postate da sua madre e da suo marito. Dichiarazioni condannate da Mr Expo che però ha difeso la sociologa, che è responsabile culturale del Caim (il coordinamento delle associazioni islamiche di Milano) perché Sumaya, "che è stata a sua volta minacciata da fondamentalisti islamici", può "essere un elemento di dialogo con la comunità" islamica. Per Parisi però resta il fatto che "c'è un problema molto grande a Milano", perché Ucoii e Caim, che hanno partecipato positivamente al bando per terreni su cui costruire moschee "hanno rapporti con i Fratelli Musulmani". Il tempo di parlare della questione sarà solo oggi, poi arriverà il silenzio elettorale e a dire l'ultima parola saranno gli elettori. Ieri sera Parisi ha chiuso la sua campagna con una festa al Fabrique con spettacolo dei Legnanesi, intervista al candidato di Mara Venier e musica tutta la notte. Oggi tocca a Sala, per cui sono arrivati gli appelli al voto del sindaco Giuliano Pisapia e di oltre 200 intellettuali e vip fra cui il premio Oscar Gabriele Salvatores, Eugenio Finardi, lo chef Davide Oldani e Cristiana Capotondi. La sua festa sarà domani in piazza del Cannone, con Linus nella veste di deejay, Enrico Bertolino, Roberto Vecchioni e anche Max Pezzali. Chiusura entro le 23, prima che cali il silenzio elettorale.

 

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma, tempi duri per i borseggiatori: dal 1 marzo in manette 71 persone

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ROMA – Nelle ultime 48 ore, i servizi antiborseggio messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico maggiormente frequentate dai turisti e a bordo dei mezzi pubblici nonché presso le stazioni della metropolitana della Capitale in virtù delle festività della Santa Pasqua, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, sono state arrestate 14 persone, tutte gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Dal 1 marzo, i Carabinieri dipendenti dal Gruppo di Roma, in totale, hanno arrestato 71 persone per borseggi nel centro di Roma e a bordo dei mezzi pubblici.
I Carabinieri della Stazione di Roma Via Vittorio Veneto hanno arrestato 4 cittadini cileni di età compresa tra i 31 e i 21 anni, sorpresi subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli e il cellulare ad un turista italiano, intento a salire sul convoglio metropolitano fermata “Spagna”. Refurtiva prontamente recuperata e restituita alla vittima.
In piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno arrestato due minorenni di origini bosniache di 13 e 17 anni, sorpresi insieme ad un complice che è riuscito a scappare, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista che era intento a salire le scale di accesso alla metropolitana.
Stessa sorte per due cittadine romene di 20 anni entrambe, senza fissa dimora, arrestate dai Carabinieri di Roma Piazza Farnese, poiché sorprese in via dei Fori Imperiali, subito dopo aver asportato con destrezza il portafoglio ad un turista, che non si era accorto di nulla.
Presso la fermata metropolitana linea A fermata “Manzoni”, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato due cittadini georgiani di 48 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi e bloccati subito dopo aver asportato lo smartphone ad un turista francese. Telefono immediatamente recuperato e restituito alla vittima.
I Carabinieri della Stazione di Roma Viale Libia hanno arrestato due cittadine bosniache di 24 e 51 anni, sorprese presso la fermata metropolitana “Cornelia”, subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli di una turista austriaca.
A bordo del convoglio metropolitano, altezza fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna hanno bloccato e arrestato un cittadino colombiano di 28 anni, sorpreso subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad un passeggero tedesco che non si era accorto di nulla.
Sempre alla fermata “Barberini”, questa volta i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato in flagranza un cittadino romeno di 52 anni, sorpreso mentre tentava di impossessarsi con destrezza di un portafogli di un turista americano. Dagli ulteriori accertamenti, il 52enne è risultato anche destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, per la stessa tipologia di reato.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.

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