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MINTURNO: PRESENTATO UFFICIALMENTE IL PROGETTO POLITICO DI VINCENZO FEDELE

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Tempo di lettura 2 minuti Tre le liste civiche: “Fedele Sindaco”, “Siamo Minturno” e “Ritorniamo a Sognare”

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Red. Politica


Minturno (LT) – Bagno di folla per il candidato a Sindaco di Minturno Vincenzo Fedele. Sono state centinaia le persone che durante la mattina di domenica 13 marzo hanno raggiunto lo stabilimento balneare “Lido del Sole-Wave” sulla riviera di Minturno, dove Vincenzo Fedele ha ufficialmente presentato il suo progetto politico ed illustrato parte della squadra che lo sosterrà nella prossima tornata elettorale.


Tre le liste civiche, scese in campo per dare il loro supporto: “Fedele Sindaco”, “Siamo Minturno” e “Ritorniamo a Sognare”, caratterizzate da tre diversi simboli racchiusi intorno ad una corona composta dai nomi delle frazioni della Città di Minturno.


Dopo aver introdotto i motivi della candidatura a Sindaco e gli obiettivi del progetto, Vincenzo Fedele ha iniziato la sua breve, ma concisa presentazione, analizzando le criticità con cui si è confrontato nel corso del suo precedente mandato assessorile. Dal mondo della Scuola allo Sport ed al Sociale, per poi affrontare il tema del Turismo e del Folklore, del Decoro Urbano e della Sicurezza del territorio. “Sono soltanto alcuni argomenti sui quali – ha dichiarato Vincenzo Fedele – nelle ultime settimane abbiamo formulato alcune proposte che ritengo valide e, soprattutto, per nulla gravose sulle casse comunali. Penso, ad esempio, alla formula del 'Baratto Amministrativo', che prevede nei confronti dei cittadini, singoli o organizzati in comitati civici, anche sgravi sulle imposte locali in cambio di servizi di manutenzione sul territorio comunale. Sul fronte dell’edilizia, invece, c’è ancora molto da fare. Per un vero rilancio dell’urbanistica – ha spiegato Fedele – è necessario approvare la variante al Piano Regolatore Generale ferma da 30 anni. Mentre sul fronte dei rifiuti non è più rinviabile l’avvio della raccolta differenziata attraverso il sistema del ‘porta a porta’. Ci vuole coraggio ed una politica lungimirante che sappia guardare oltre i propri confini. Insieme possiamo farcela”.


Dopo aver guadagnato tantissimi applausi tra i partecipanti, a prendere la parola è stato Vito Romano, già sindaco di Minturno: “Oggi ho avuto la certezza di aver ancora una volta indovinato il passaggio politico: appoggiando la candidatura a Sindaco di Vincenzo Fedele mi ha dato le stesse sensazioni di quando, anni fa, sono stato eletto Sindaco di Minturno. I cittadini hanno partecipato liberamente e ciò ha contribuito notevolmente a rendere piacevole e proficua la riunione. Durante la presentazione l’aria che si respirava era piena di sorrisi, felicità, disponibilità ed onestà, il tutto condito da una grande voglia di fare e lavorare per il proprio Paese e la propria Gente. Le problematiche da affrontare sono molte e non facili, ma con il buon senso, la lungimiranza e l’onestà che ci contraddistingue, insieme a tutto il Popolo riusciremo a dare sicuramente una svolta al nostro amatissimo Paese”.


A concludere la rosa degli interventi è stato, infine, Roberto Di Vanna: “Vedo un Paese fermo a 40 anni fa. È necessario offrire ai nostri ragazzi luoghi di aggregazione e di divertimento senza che vadano a cercarli altrove. Minturno deve essere luogo di attrazione e non di fuga”.


Nelle prossime settimane il candidato a Sindaco Vincenzo Fedele inizierà un tour per le frazioni, al fine di incontrare i residenti e condividere con loro le proposte di intervento da inserire nel programma elettorale.

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Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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