MOLLATE IL VITALIZIO E VI CREDIAMO

di Chiara Rai

Si deve ripartire da zero. Basta chiacchiere e prese per i fondelli. Gli italiani sono stanchi di tirare a campare quando ci sono personaggi che dopo solo due anni e mezzo di incarico in Regione prendono un vitalizio fino alla fine dei loro giorni. Sono dei mantenuti da noi cittadini che paghiamo le tasse e questo è essenzialmente il marcio che non si riesce ad estirpare: la politica deve essere una missione volontaria di servizio alla cittadinanza e invece si lotta per tenere in vita i servizi essenziali come l’assistenza domiciliare ai malati mentre la lista dei parassiti si allunga.

Cosa avranno mai fatto per meritarsi addirittura quasi sei mila euro mensili?
Prendiamo la lista richiesta da Valentina Corrado, presidente del Comitato regionale di controllo contabile del Lazio, e consigliere regionale del Movimento 5 stelle. Ci sono tanti nomi e alcuni più degli altri che sono passati alle cronache. Ad esempio c’è augusto Battaglia che prende oltre tremila euro mensili perché nel 2005 è stato eletto nel Consiglio regionale del Lazio in qualità di Assessore alla Sanità.

Personalmente ricordo il suo nome nel 2007 quando ci fu lo scandalo della sanità con gli appalti sul Recup e quella manciata di indagati proprio riguardo il bando su misura per la cooperativa destinata a vincerlo, da oltre 53 milioni di euro, indetto dalla Regione e affidato alla Lait.

C’è Roberto Carlino con oltre 5 mila euro al mese di vitalizio: famoso immobiliarista e politico. C’è Fabio Armeni alla sua seconda consiliatura. Angelo Bonelli dei Verdi prende quasi 5 mila euro. Luigi Celori che ci riporta ad un tuffo nel passato: era il 2004 e in quel di Pomezia uscirono fuori 18 indagati. Celori che prende circa 6 mila euro mensili era due volte consigliere, al Comune di Pomezia e alla Pisana. Poi, quando la Procura aveva ottenuto l'arresto di una trentina di indagati già da un anno, è diventato capogruppo di An alla Regione. In questa carica, Celori è stato rinviato a giudizio per corruzione aggravata.

Poi c’è l’ex vicepresidente della Regione lazio (sotto la giunta Polverini Luciano Ciocchetti. Quest’ultimo prende circa 3 mila e seicento euro e lo si può rammentare per la sua scuderia di militanti nell’hinterland romano ben radicati in posti chiave i quali rivendicano di essere lì per meritocrazia… Mah!