Monster Hunter Iceborne, la maxi espansione del capolavoro di Capcom

Dopo il lancio di Iceborne su console, avvenuto durante lo scorso settembre, la maxi espansione di Monster Hunter World (qui la nostra recensione del gioco base) è stata da poco rilasciata anche su Pc. Iceborne è un’espansione che sin dal suo annuncio si è presentata come qualcosa di molto diverso da una semplice aggiunta di qualche contenuto in più per garantire ore extra di gioco. Infatti l’espansione per quantità di novità e cose da fare, è praticamente un nuovo gioco, che, seppur non apporti sostanziali modifiche al titolo di base, lo completa in tantissimi aspetti. Per chi non lo sapesse fin dal primo capitolo di Monster Hunter, Capcom ha sempre avuto l’abitudine di far uscire una versione aggiornata e migliorata del suo gioco, inserendo nuovi mostri, nuove storie e soprattutto il famoso “G Rank”, ossia un nuovo grado di missioni dalla difficoltà molto elevata. Questo era talmente importante che in Giappone ogni nuova versione aveva nel titolo la “G” del nuovo rango. In Occidente queste versioni sono state chiamate Ultimate. Iceborne è in pratica una versione Ultimate di Monster Hunter World, ma con la differenza che stavolta Capcom ha inserito un’espansione letteralmente gigantesca da aggiungere al World originale (o acquistabile in bundle anche in edizione fisica per chi non ha mai giocato al gioco base) e da giocare rigorosamente dopo aver finito il titolo base. Infatti per accedere ai contenuti di Iceborne è necessario aver finito la storia di World e il grado di Hunter dovrà essere di almeno 16. Se molti veterani della saga lamentavano un leggero calo di difficoltà in World rispetto al passato, in Iceborne dovranno ricredersi dopo essersi addentrati nelle tante missioni del nuovo Master Rank. La cornice della nuova avventura è rappresentata dalle Distese Brinose, luogo completamente nuovo dove si svolgerà la nuova storia di Monster Hunter World. Nonostante la parte narrativa resti un pretesto per affrontare decine di mostri, è interessante vedere come Capcom stia cercando di migliorare sempre più anche quest’aspetto, da sempre relegato in secondo piano. La storia è godibile e coinvolge diversi personaggi già incontrati nell’edizione base, ampliando anche il background narrativo del Nuovo Mondo, dov’è ambientata questa quinta generazione di Monster Hunter. La nuova zona di caccia è stata realizzata con grandissima cura per i dettagli, portando all’interno dell’universo di gioco l’area ricoperta da neve e ghiacci che tanto mancava nel titolo di base. Impossibile non fermarsi a osservare i bellissimi paesaggi offerti dalle Distese Brinose, tra foreste innevate dove la calma regna sovrana (quando non si combatte) e impervie aree montane. Anche in Iceborne il tutto è ancora più vivo e realistico grazie alla fauna rappresentata dai mansueti Popo, creature simili ai Mammoth, o da nuovi animali molto più piccoli che entrano a far parte del ciclo naturale della nuova zona. Andando avanti con il gioco, inoltre, l’area si espanderà sempre più, diventando davvero molto vasta, con in più qualche sorpresa che non menzioniamo per non rovinare la sorpresa. Ad affiancare le Distese Brinose vi è anche un nuovo HUB centrale, ossia Seliana. Questa nuova cittadina è molto più variopinta della vecchia Astera e aggiunge ai classici servizi di base per ogni cacciatore delle divertenti varianti da sfruttare soprattutto in compagnia di altri giocatori, come ad esempio un impianto termale per poter dare sollievo dal freddo al proprio cacciatore e al proprio Palico.

Come già detto, la nuova espansione non aggiunge soltanto una
nuova area e un nuovo livello di sfida, ma include diverse novità nel gameplay,
anche piuttosto importanti. La fionda ha assunto un ruolo centrale nelle
battaglie, grazie soprattutto alla funzione del rampino. Tramite questo strumento
ci si potrà letteralmente aggrappare addosso al mostro e colpirlo con l’arma
per indebolirlo. A seconda del tipo di arma usata dal giocatore gli effetti
saranno due: un indebolimento della pelle per un lasso di tempo limitato, in
modo da evitare che le armi rimbalzino contro quella specifica parte e possano
infliggere più danni, o il rilascio di munizioni per la fionda da parte del
mostro. Inoltre sarà possibile anche far girare la creatura bersaglio verso
un’altra direzione oppure usare il Colpo Sussultante, un attacco che scarica
tutte le munizioni della fionda in una volta sola. In questo caso la creatura
caricherà tutto ciò che ha davanti e sarà dunque utile per farla andare a
sbattere contro un muro o un altro mostro e stordirla. All’apparenza il rampino
introdotto con Iceborne sembra facilitare di molto il combattimento, tanto da
rendere inutile il tradizionale salto in groppa al mostro, ben più difficile da
attuare. In realtà aggrapparsi ai mostri non è una cosa che si può fare a cuor
leggero. A differenza del saltargli in groppa, il mostro non entra in uno stato
vulnerabile quando gli si sale sopra, ma anzi continua a combattere normalmente
cercando di colpire il giocatore. Restargli troppo a lungo aggrappato fa
consumare molta stamina e inoltre aumenta il rischio di subire dei danni. Se
poi il mostro è infuriato, non sarà possibile usare né l’attacco per fargli
cambiare direzione né il Colpo Sussultante e si verrà sbalzati via molto più
facilmente. L’attacco con il rampino va quindi utilizzato con parsimonia e in
maniera tattica, aspettando soprattutto che la stamina del mostro sia esaurita
per evitare che sia troppo aggressivo durante la manovra. Inutile dire che, se
possibile, è sempre meglio saltargli in groppa da una posizione sopraelevata
per il massimo danno con il minimo rischio. Tra le altre novità presenti in
Iceborne vi sono diverse nuove mosse per ognuna delle 14 armi presenti, molte
legate proprio alle novità del rampino e della fionda, che è ora possibile
utilizzare anche con la spada sguainata. Le nuove combo si potranno poi provare
in una zona d’addestramento migliorata e fornita di tutto il necessario per
testare anche le nuove funzioni del rampino. Anche il fedele Palico (il
compagno di ogni hunter) avrà qualche gadget nuovo e interessante da usare,
come la Vigorvespa in grado di resuscitare una volta sola per combattimento,
fondamentale nel Master Rank, oppure uno speciale oggetto che permette di
creare un’esca per attirare la furia dei mostri e dare un po’ di respiro
durante i combattimenti più pericolosi. In Iceborne anche il multiplayer presenta
alcune piccole novità soprattutto legate al bilanciamento degli scontri in
cooperativa. Adesso, infatti, la difficoltà dei mostri sarà diversa a seconda
se ad affrontarli saranno 2 oppure 3 o 4 giocatori. Inoltre, se
malauguratamente qualcuno dovesse disconnettersi per qualche problema, la
difficoltà della creatura cacciata scalerà di conseguenza, adeguandosi al
numero di giocatori rimasti. Oltre a questo fra le novità è presente anche un
sistema che permette ai veterani del gioco di ottenere ricompense speciali nell’aiutare
cacciatori di rango più basso del proprio. Quindi, anche aiutando i neofiti,
sarà possibile ottenere componenti utili.

Per quanto riguarda le vere star di Monster Hunter, ossia i
nuovi mostri, possiamo dire cha Capcom con Iceborne ha svolto un lavoro che
farà la gioia dei fan, nuovi e di vecchia data. Probabilmente non si sarebbe
potuto chiedere di meglio per quanto riguarda le aggiunte di quest’espansione.
Se nel titolo base mancavano tanti volti noti della saga, con l’espansione
questo problema è stato risolto aggiungendo tutti i più importanti pilastri
delle passate generazioni. Iceborne dona quindi nuova vita ad alcune delle
creature più richieste dai fan: l’agile e aggressivo Tigrex (mostro di
copertina di Monster Hunter Freedom 2), viverna dalla testa simile a un T-Rex
famosa per non stare ferma un secondo; il feroce Glavenous (mostro di copertina
di Monster Hunter: Generations), dotato di una coda tagliente in grado di
incendiarsi e di dar fuoco a tutto ciò che tocca; il brutale Brachydios, che fa
ricorso a una melma esplosiva estremamente dannosa; il regale Zinogre, il lupo
elettrico che torna in tutta la sua maestosità. Questi ovviamente sono solo
alcuni degli oltre venti mostri aggiunti, che metteranno a dura prova anche i
cacciatori più esperti. Naturalmente, ogni nuovo mostro porta con sé una gran
quantità di nuove armi e set di armature da forgiare, ben più potenti di quelle
viste nel gioco base. Questi strumenti saranno fondamentali per riuscire ad
abbattere le creature più forti del gioco, cosa che onnligherà i giocatori al
grinding più estremo, che è a tutti gli effetti forse l’anima principale del
titolo di Capcom. Alle vecchie glorie poi vanno aggiunti i nuovi mostri
totalmente inediti, come il già ben noto Velkhana, creatura appartenente alla
categoria dei Draghi Antichi e dotato di un incredibile potere legato al
ghiaccio, il che è anche il motore della storia principale di Iceborne. Non
mancheranno poi delle novità non ancora annunciate nei diversi trailer.
Inoltre, sono state aggiunte anche le sottospecie, varianti di mostri già incontrati
che di solito hanno elementi e pattern d’attacco diversi dalle loro
controparti. Ad esempio, bisognerà affrontare il Fulgur Anjanath, che invece di
utilizzare attacchi di fuoco userà quelli di fulmine, o il Viper Tobi-Kadachi,
sottospecie dotata di una temibile coda velenosa. Insomma, affrontare la nuova
fauna di Iceborne, soprattutto con la difficoltà del Master Rank, è una grande
emozione per ogni cacciatore, sia neofita che veterano. Molte delle creature storiche
tornano con nuovi attacchi e modalità offensive, facendo provare al giocatore
il piacere della riscoperta mista alla nostalgia di poter riaffrontare queste
vecchie creature. Visivamente, poi, ognuna delle bestie presenti in Iceborne è
uno spettacolo da vedere: tra artigliate poderose, balzi che coprono distanze
impensabili, potenti attacchi elementali in grado di devastare l’intera area di
gioco e urla agghiaccianti, affrontare i nuovi mostri fa ricordare che
l’essenza del titolo Capcom sta proprio nella semplicità della caccia, con alla
base una preparazione meticolosa, con la forgiatura di nuove armature e armi
per affrontare esseri sempre più pericolosi. Anche assistere alle lotte
territoriali tra le nuove aggiunte del cast mostruoso sarà una vera e propria
gioia per gli occhi. Visivamente il gioco mantiene gli alti standard già visti
in Monster Hunter World, quindi da questo punto di vista il titolo offre una
vera e propria gioia per gli occhi. Dal punto di vista del doppiaggio anche
Iceborne è completamente in italiano, inoltre offre anche i sottotitoli nella
nostra lingua. Straordinaria come sempre la colonna sonora che alterna brani
epici (durante le fasi di combattimento) a melodie sempre attinenti con ciò che
accade sullo schermo. Tirando le somme, Monster Hunter Iceborne è a tutti gli
effetti la ciliegina sulla torta che mancava. Il costo, superiore a un classico
dlc, è pienamente giustificato dalla mole di contenuti e dal fatto che ci si
trova dinanzi a un vero e proprio “gioco nuovo” da affrontare. Dopo aver
passato diverse ore con la produzione Capcom possiamo assolutamente dire che l’espansione
era ciò che ci voleva in quanto farà felici coloro i quali hanno spolpato fino
all’osso il titolo base, ma sarà assolutamente apprezzato anche da chi acquista
il titolo in bundle e vorrà cimentarsi nelle avventure partendo da zero. Monster
Hunter World Iceborne è un videogame sensazionale, e adesso che è arrivato su
Pc chiunque potrà godere delle tantissime avventure che il titolo offre.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 9,5

Sonoro: 9

Gameplay: 8,5

Longevità: 9

VOTO FINALE: 9

Francesco Pellegrino Lise