MONTALTO DI CASTRO ELEZIONI, UNA CORSA DALLE SFUMATURE COMPATTE

Teresa Pierini

Alla fine sarà molto probabilmente una battaglia a due per la conquista della poltrona di sindaco di Montalto di Castro, cittadina sul litorale viterbese. Salvo colpi di scena dell’ultima ora, si avranno due grandi competitors più una riserva ancora da sciogliere: Paola Peruzzi, candidato a sindaco del centrosinistra e Sergio Caci al centrodestra. Outsider l’indipendente Luciano Natali, il quale è impegnato nella raccolta firme, mentre Luciano Tardioli (Pdl) ha abbandonato definitivamente la competizione lasciando libertà di coscienza all’elettorato a lui vicino.

Sarà quindi scontro a due, con Paola Peruzzi costretta ad affrontare i primi problemi: appoggiata ufficialmente da Pd, Sel e Psi, sta vivendo una diaspora proprio con i socialisti, pronti a staccarsi per presentare una lista propria. Dal suo profilo Facebook è infatti scomparsa la compagine, sostituita dall’Italia dei Valori. Gran parte dei mal di pancia nati a Montalto scaturiscono infatti dalla mancata rottura con il passato. L’avvocatessa si è presentata come una sorta di primavera della politica, ma ha poi inserito in lista sindaco e vicesindaco uscente, Salvatore Carai e Angelo Brizi, sconfessando, di fatto, proprio l’immagine di novità che aveva caratterizzato l’avvio della sua campagna elettorale.

Ancora più intrigata la posizione dell’elettorato di Sel: durante lo scorso inverno la base del partito vendoliano, soprattutto rappresentata dai giovani, ha più volte chiesto un forte atto di cesura con il passato. Ufficialmente il movimento appoggia Paola Peruzzi, con un candidato inserito in lista, mentre la base giovane del partito ha optato per il moderato Sergio Caci, inserendo Eleonora Sacconi, figlia dell’ex sindaco recentemente scomparso, proprio nella lista vicina al centro destra, che è appoggiata anche da Udc, Api e Terzo polo. Sergio Caci, consigliere d’opposizione uscente, ha così coinvolto nella lista civica che porta il suo nome una vasta coalizione, affrontando una campagna elettorale decisamente diversa da quella di cinque anni fa, quando Forza Italia e Alleanza Nazionale scelsero strade diverse.  E tutti i risultati sono, a questo punto, possibili.