Monte Carnevale, Cacciatore contro la Raggi: “Nessuno ti ha costretta a scegliere quel sito”

Non accennano a placarsi le polemiche sull’ipotesi dell’apertura della discarica di Monte Carnevale. Arrivate dal fronte giudiziario con gli arresti domiciliari disposti dal gip per il dirigente della Regione Lazio Flaminia Tosini e l’imprenditore Valter Lozza, amministratore delle società NGR Srl – società proprietaria della cava a Monte Carnevale – e MAD Srl, accusati, a seconda della posizioni, di corruzione e concussione in un’indagine sulla gestione dei rifiuti della Procura di Roma coordinata dagli aggiunti Paolo Ielo e Nunzia D’Elia. Una pagina oscura che farebbe sorgere perplessità sull’intero operato svolto dalla Tosini in ambito regionale.  

Nell’ordinanza il gip scrive che non “è da escludere che la delibera” di Roma Capitale del 31 dicembre del 2019 “sia seguita alle suggestive indicazioni della Tosini, forte della professionalità acquisita nel settore”. I “due indagati intendevano trasformare la discarica da sito autorizzato per il conferimento di inerti in impianto per lo smaltimento dei rifiuti derivanti dal trattamento dei rifiuti solidi urbani della Capitale”. Secondo gli inquirenti la Tosini faceva parte di un sistema “criminoso ben collaudato ed estremamente pericoloso”. Un intero dipartimento della Regione Lazio “totalmente ripiegato sugli interessi privati” di un imprenditore grazie all’appoggio di una dirigente pubblica. Il quadro probatorio raccolto nel corso delle indagini svolte dai Carabinieri del Noe ha “svelato con sconcerto che il ciclo integrato dei rifiuti urbani della Regione Lazio è illecitamente monitorato è governato da Tosini”.

Per il magistrato la dirigente “nella qualità di direttore regionale della ‘direzione politiche ambientali e ciclo dei rifiuti’ anziché destinare le proprie conoscenze tecniche e le proprie funzioni all’interesse pubblico, e in particolare al bene pubblico per eccellenza quale quello della salubrità dell’ambiente, destinava il proprio ufficio e l’intero reparto dedicato al ciclo integrato dei rifiuti, nel quale si muoveva con straordinaria disinvoltura, agli interessi di Lozza”, al quale era legato da profonda amicizia.

In una nota ufficiale la Regione Lazio afferma che “come previsto dal regolamento, la dirigente è stata sospesa dal suo incarico in attesa di conoscere gli sviluppi dell’inchiesta. Esprimiamo fiducia nell’azione della magistratura, auspicando che si faccia rapidamente luce su questa vicenda, e rinnoviamo l’apprezzamento nei confronti della direttrice Tosini, che saprà chiarire la correttezza del suo operato nel rispetto delle proprie funzioni”.  

La polemica si inasprisce. Dal Campidoglio la Sindaca Raggi annuncia la “revoca della realizzazione della discarica” e chiede sia al Presidente Nicola Zingaretti che all’assessore ai rifiuti Massimiliano Valeriani di ritirare “il Piano Regionale dei Rifiuti che impone l’apertura di discariche a Roma, una scelta che noi romani abbiamo dovuto subire”. “L’inchiesta non ha nulla a che vedere con il Piano regionale sui rifiuti – replica quest’ultimo – mentre il sito di Monte Carnevale è stato esclusivamente scelto dal Campidoglio. Senza impianti adeguati non è possibile garantire la funzionalità del sistema. La sindaca Raggi continua nella sua sterile polemica, ma il problema non sono gli impianti, senza i quali non sarebbe possibile garantire il corretto funzionamento del ciclo dei rifiuti”.

Le esternazioni della Raggi non sono passate inosservate, anzi sono oggetto della lettera pubblicata su facebook da Marco Cacciatore, il Presidente della commissione regionale ai rifiuti. Confluito in Europa Verde, dopo esser stato espulso dal M5S per aver espresso contrarietà proprio al sito di Monte Carnevale, attraverso atti consiliari, denunce ed esposti in Procura. “Cara VirgigNA”, esordisce, “con tutto il rispetto per la tua persona ma senza alcun rispetto per le tue decisioni e i tradimenti che hai riservato ai cittadini, programma alla mano”. Lascia da parte i rilievi penali dell’inchiesta – “che restano competenza della Magistratura nella sua indipendenza”- e si sofferma “alle tue enormi responsabilità politiche su Monte Carnevale (e di certo non solo)”.

Piano Regionale Rifiuti. “Quel Piano che ritieni alla base dei problemi”, scrive Cacciatore, “prevede il rispetto di principi di autosufficienza (ogni territorio tratta e smaltisce al suo interno) e prossimità (i rifiuti si trattano e smaltiscono più vicino possibile a dove vengono prodotti). Stabilendo che Roma non uscirà più dal suo territorio per trattare e smaltire indifferenziato, così come altri comuni non verranno a Roma a conferirne. Eri tu la Sindaca che si lamentava che 57 comuni vengano a conferire a Roma, accanto a Rocca Cencia vero? O che per decenni lo stesso sia successo per Malagrotta? Beh, questo non potrà più succedere grazie a quel Piano Regionale, mentre l’unica strada resta per tutti aumentare la raccolta differenziata e puntare su un modello impiantistico riconvertito al recupero materia e fatto di impianti piccoli, diffusi, pubblici. O forse preferivi continuare a coprire i tuoi imbarazzanti risultati sulla differenziata, portando al quasi collasso Ama e vivendo i più vergognosi momenti nella gestione rifiuti Capitolina, esportando ancora rifiuti verso le periferie, le province e le altre Regioni se non l’estero?”

Raccolta indifferenziata. “Avevi promesso il 70% entro il 2021. Ambizioso, lo sapevamo anche noi, poveri imbecilli che si sono fatti il mazzo per la tua campagna elettorale, ma ci aspettavamo che si sarebbero fatti passi almeno per avvicinare quell’obiettivo. La tua Giunta chiude il quinquennio con un misero e imbarazzante +3% sulla differenziata, che attestandosi al 46% scarso (il Sindaco Ignazio Marino che tutti osteggiavamo, fece il +23% in due anni e mezzo, cara Sindaca). Il Piano Regionale, oltre a stimolare ad arrivare almeno al 65% di differenziata, indica la strada per convertire gli impianti e ridurne la portata grazie al principio di prossimità. Si schiera preferenzialmente per impianti pubblici e si oppone frontalmente alla termovalorizzazione (nonostante la tua Acea abbia chiesto ampliamento per il termovalorizzatore di S. Vittore nel frusinate). Sei contro quel Piano anche per queste cose? No perché questo, come il principio di autosufficienza e prossimità e l’impegno a non localizzare più discariche a Malagrotta e nella Valle Galeria, era nel tuo programma. Ma se a tutti gli impegni il M5S riserva la stessa considerazione di quanta ne ha riservata per Malagrotta, allora capisco perché ti opponi a quel Piano Regionale. Quel Piano Regionale esiste, come mai non lo hai impugnato al tar entro 60 giorni, o al Capo dello Stato entro 120, come prevede la legge? Io non lo votai per via dell’insediamento di un impianto preoccupante a Colleferro, ma non potevo non ammettere che i principi in esso contenuti (e il fatto stesso che, dopo di fatto quasi 20 anni, la Regione si dotasse di un Piano) erano del tutto condivisibili”.

Discarica Monte Carnevale. “Non è il Piano Rifiuti ad averti costretta a prendere scelte. Anzi nessuno ti ha costretta a scegliere Monte Carnevale. Intanto perché il Piano rifiuti interviene dopo 8 mesi dalla tua delibera di individuazione della discarica a Monte Carnevale. E poi perché tu hai compiuto quella scelta quando avevi altri siti tra i quali scegliere.Quei siti erano tutti ugualmente inidonei, se solo avessi stabilito le aree idonee e non idonee in Città Metropolitana come vorrebbe la legge – ma tu sei stata in Consiglio metropolitano una volta o due -, forse non avremmo avuto questo problema. Ti fu chiesto in Aula, con Odg a firma Simona Ficcardi – all’epoca membro della tua maggioranza – e prima che scegliessi Monte Carnevale, di stimolare gli altri interlocutori istituzionali (Regione e Città Metropolitana) ad ampliare la ricerca su Roma per trovare siti di minori dimensioni e più diffusi, posto che tutti quelli emersi come idonei si ritenevano improponibili. La tua Maggioranza ha bocciato quella ricognizione, che oggi diventa invece urgente laddove si volesse evitare di portare avanti quello che era l’obiettivo contestato dalla procura oggi. Poco dopo la sua decisione, invece, due Mozioni delle Opposizioni (PD e FdI), che si opponevano alla scelta di Monte Carnevale, furono votate dalla maggioranza dell’Aula, compresi 5 membri del M5S – ricordo Diaco, Ferrara o altri che all’epoca ti promettevano battaglia e oggi, chissà perché, sono dalla tua-. Come mai non ho dato seguito a quelle Mozioni? Ah sì, questa la so: perché non eravamo sotto campagna elettorale (anche se tu ci vivi da 5 anni) e invece oggi si aggiunge anche uno scossone giudiziario”.

“Io presentai, dopo la tua decisione di individuare Monte Carnevale come sito di una discarica per scarti da rifiuti indifferenziati, e appreso dai giornali che quel terreno era di proprietà di una società quasi-monopolista sul territorio regionale – quella oggi coinvolta dai provvedimenti della Procura-, un esposto che parlava di atti amministrativi contraddittori, sia comunali che regionali. Non so se sai, ma ‘qualcuno’ mi deferì ai Probiviri per quel motivo e fui sospeso. Tengo a precisarti che fu proprio quella decisione di Giunta Capitolina, presa il 31/12/2019, a convincermi che più importante del colore politico e l’appartenenza fosse la tutela di territori e comunità, per troppi anni violentati per impatto ambientale. Tutte le altre procedure regionali, che non condivido e continuerò a contestare, derivano da quella tua scelta. Oggi, a favore di consenso e dopo uno scossone giudiziario, decidi di revocare, ma il danno è fatto. Ad ogni modo lo troverei utile, se solo subito dopo chiedessi agli altri enti di individuare più siti alternativi, senza considerare i siti precedentemente considerati idonei”.

Conclusione. “Sindaca, per concludere, per tutto quanto sopra e stanti risultati atti e fatti che avete prodotto in 5 anni, spero che i cittadini abbiano compreso come tutto quello che tu e il tuo ‘raggio magico’ avete in mente è risultare e non risolvere, apparire ‘a testa alta’ invece che lavorare ‘a testa bassa’. Il tuo ‘CoRAGGIo’ si è rivelato quello di portare avanti i peggiori scempi, che le ‘precedenti amministrazioni’ – che ancora citi come responsabili alla fine del tuo mandato e per coprire i tuoi innumerevoli fallimenti- non hanno avuto la faccia tosta di portare a conclusione: sui rifiuti come per la gestione delle Partecipate, per l’urbanistica e le tue distese di cemento, così come in merito le politiche abitative e i tuoi 8000 sfratti pianificati e mai revocati. Auguro alla Città Eterna, che non lo merita, di non dover sopportare un tuo bis”.

È di queste ore infine, il passaggio della consigliera capitolina Simona Ficcardi dal M5S al gruppo Europa Verde. E Cacciatore si toglie un altro macigno dalla scarpa. “È vergognoso come si cerca di strumentalizzare l’operato di una esponente, soltanto perché stringe una relazione sentimentale con un uomo, anch’esso impegnato in politica. Simona è la mia compagna, non è un mistero, ma posso garantire che il suo operato non è stato mai influenzato dal sottoscritto. Anzi, è accaduto l’esatto contrario. È stata lei, che proviene da Malagrotta, a insegnarmi e a indirizzarmi. Con la sua adesione ai Verdi inizia un nuovo percorso, entrambi avevamo creduto che con il M5S avremmo portato avanti le battaglie in difesa dell’ambiente. Ma questo purtroppo non è avvenuto”.