Monte Compatri, De Carolis: "L'ennesima figuraccia del Pd"
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Approvato atto sulla nuova scuola. Il sindaco: "Non è la prima volta che i piddini tentano di fare confusione tra numero di proposta e deliberazione stessa"
MONTE COMPATRI (RM) – “Un semplice refuso, un errore di battitura nella stesura di un articolo sul giornale comunale. Un approccio meno approssimativo, però, avrebbe evitato l’ennesima figuraccia sul piano amministrativo al Pd monticiano; questa volta su un progetto preliminare. Parlo del futuro polo didattico di Monte Compatri, il cui primo stralcio prevede la realizzazione della scuola media. Così, nel pezzo, il numero della relativa delibera diventa 14 invece che 10. Il primo rappresenta la proposta, quella che la giunta va a votare; il secondo è l’atto approvato. Che, dunque, esiste. Mentre per i presunti democratici no. Purtroppo per loro, ci sono le carte che testimoniano quanto varato dagli assessori lo scorso 26 gennaio”, dichiara in una nota il sindaco Marco De Carolis.
“Non è la prima volta che i piddini tentano di fare confusione tra numero di proposta e deliberazione stessa. Farlo su un’idea che riguarda il futuro dei nostri studenti è semplicemente ridicolo. Per una volta sarebbe bello che i dem locali facessero ammenda, ammettendo la loro ignoranza nel distinguere i provvedimenti comunali e le loro difficoltà di comprensione degli stessi”, aggiunge il primo cittadino monticiano.
“È gravissimo – continua De Carolis – che chi si candida a governare non sia in grado di fare analisi amministrativa: la natura del progetto è nell’aggettivo “preliminare”. Noi siamo consapevoli che la strada è lunga. Noi sappiamo che la prassi amministrativa e burocratica si fonda sull’approvazione di un atto preliminare, cui seguono un piano esecutivo e poi uno definitivo; una gara d’appalto e, infine, l’affidamento dei lavori. Noi siamo coscienti, evidentemente i democrat no”.
“In mezzo – spiega –, c’è la ricerca della risorse. Che noi recupereremo con un mutuo e con il piano Junker: tutto scritto nero su bianco, senza nascondere l’iter di realizzazione. Aggiungo, all’indice della loro ignoranza, che un sindaco resta in carica fino al giorno delle elezioni: non sono ancora un ex e lavorerò per il bene di Monte Compatri fino all’ultimo giorno”.
“Sullo stadio della Roma avevamo avanzato una proposta che non è stata accettata. Succede. Sulla chiesa di Molara, per la realizzazione, avrebbe fatto comodo un parere positivo del Parco dei Castelli Romani nel piano integrato: via libera che non c’è stato, non certo per nostre responsabilità. Chiudo citando le parole del signor Bassani: “Il lupo perde il pelo ma non il vizio”. Sì, nel fare figuracce per incapacità di capire gli atti amministrativi; anche se tratto in inganno da un semplice errore di battitura”, conclude De Carolis.
Marocco Responsabile (CISL FP Roma Capitale e Rieti): “Il sindaco si costituisca parte civile nel processo”
Una nuova aggressione nei confronti di un agente della Polizia Locale di Lariano colpevole di voler far rispettare le regole e le norme del Codice della Strada ad un conducente. E’ Michele Marocco Responsabile del Dipartimento Funzioni Locali della CISL FP Roma Capitale e Rieti a raccontare come sono andati i fatti.
“Nella giornata di venerdì scorso durante un normale controllo da parte di un agente della Polizia Locale ad un veicolo condotto da un uomo che a seguito della richiesta dei documenti, per una reiterata infrazione al Codice della Strada, ha messo in moto l’auto urtando la donna agente della Polizia Locale di Lariano buttandola a terra procurandole lesioni con prognosi di sette giorni. L’uomo poi risulterebbe stato arrestato dai Carabinieri per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale e sarebbe ora in attesa di giudizio. Un’incomprensibile aggressività generata dal non voler rispettare quelle regole del vivere civile che la Polizia Locale cerca di far applicare. Il comportamento non legittimo legato addirittura alla violenza, il mancato rispetto delle norme, soprattutto nei confronti delle donne e degli uomini che indossano una divisa, che rappresentano lo Stato ed hanno il compito di far osservare le leggi, non può essere in alcun modo più tollerato. Nessuno potrà mai dimenticare l’encomiabile lavoro in questo anno di pandemia svolto dalle donne egli uomini della Polizia Locale, per i controlli svolti sull’intero territorio nazionale al fine di limitare il contagio da COVID-19. Chiediamo pertanto al Sindaco di Lariano di costituirsi parte civile nel processo nei confronti di chi si è reso colpevole di questi atti e di mettere in campo tutte le iniziative adeguate a far sì che gli appartenenti alla Polizia Locale di Lariano possano lavorare in sicurezza esercitando le loro funzioni per il rispetto delle norme che tutti, nessuno escluso, dovrebbero rispettare, con l’auspicio che al più presto gli appartenenti alla Polizia Locale possano essere equiparati ai fini assistenziali, previdenziali e fiscali alle forze di polizia ad ordinamento statale, con l’approvazione di una nuova Legge Quadro oramai divenuta improcrastinabile. Esprimo a nome della CISL FP di Roma Capitale e Rieti la piena solidarietà alla collega ed a tutto il Comando della Polizia Locale di Lariano”.
In un momento di difficoltà nazionale e locale, a causa della pandemia da Covid-19, una parte delle associazioni di Frascati presenta una serie di iniziative per rendere omaggio alla donna. Sono 11 gli appuntamenti programmati, con inizio l’8 marzo e chiusura il 30. Tutti gli eventi saranno trasmessi in diretta live sulle pagine Facebook delle associazioni coinvolte. Il cartellone si intitola: «Marzo delle donne delle Associazioni Tuscolane» ed è stato pensato per dare un segnale di resilienza alla città e di organizzazione dal basso. A realizzare le iniziative di questa piccola rassegna culturale sono le associazioni Approdo di Turan, Di terra e di parole, Ettore Apollonj, Giovani per Cambiare, La Gilda dei Guitti, Note Blu, SiparioAperto e il Circolo Femminile di Amicizia Europea (CFAE). Gli eventi sono coordinati dall’Associazione Chi Sarà di Scena APS, che per favorire la realizzazione di alcuni eventi metterà a disposizione la propria piattaforma Zoom.
«Come Associazioni Culturali di Frascati vogliamo lanciare un messaggio forte, sottolineando quanto sia importante per noi dare continuità ad una serie di progetti culturali anche in questo difficile momento di pandemia – dichiara Tommaso Mascherucci, che ha coordinato il cartellone di eventi -. Per noi è molto importante poter svolgere la nostra attività in favore della nostra amatissima città, anche se sfortunatamente ricollocati ad agire in remoto. Ringrazio tutte le realtà associative che hanno aderito a questa iniziativa dedicata alla donna e ci daremo da fare per far sì che questa collaborazione dal basso, tra tutti coloro che fanno cultura, possa continuare anche nei mesi a venire».
Lun 8 ore 18,30 – Pag. Facebook delle associazioni “L’Uomo nero non esiste” presentazione del libro di Simona De Cupis corti teatrali adattamento e regia di Tommaso Mascherucci interventi delle Associazioni Di terra e Di Parole e SiparioAperto Evento cura di Chi sarà di scena APS
Mar 9 ore 16 – Pag. Facebook delle associazioni Abbi cura di te di Susanna Tamaro Adattamento e Regia di Laura Teodori Corti e monologhi teatrali a cura di SiparioAperto Teatro
Mer 10 ore 16,00 – Pag. Facebook delle associazioni Le capitali europee, femminile plurale A cura del CFAEAE
Ven 12 ore 18,30 – Pag. Facebook delle Associazioni DONNE NOIR. Donne autrici di genere giallo/noir nella cultura di oggi Livia Frigiotti dialoga con Letizia Triches, Cecilia Lavopa, Livia Sambrotta, Lucia Tilde Ingrosso NOIR IN VILLA Associazione Culturale Ettore Apollonj
Mer 17 ore 15,30 – Pag. Facebook delle associazioni Vitamina D. Come Donna Incontri digitali a cura delle associazioni Approdo di Turan, Giovani per Cambiare, La Gilda dei Guitti
Ven 19 ore 18,30 – Pag. Facebook delle associazioni Clemente VIII Aldobrandini e Beatrice Cenci Regia e adattamento del corto teatrale di Tommaso Mascherucci in collaborazione con Centro Studi e Documentazioni Storiche Frascati Interviene il CFAE.
Lun 22 ore 15,30 – Pag. Facebook delle associazioni Tre video monologhi ironici in omaggio a Franca Valeri Regia di Laura Teodori. A cura di SiparioAperto Teatro
Mar 23 ore 15,30 – Pag. Facebook delle associazioni Storie di donne a lieto fine. A cura del CFAE
Ven 26 ore 15,30 – Pag. Facebook delle associazioni La scatola di latta. Presentazione del romanzo di Matilde Ventura. A cura dell’Ass. Di terra e di parole
Dom 28 ore 11,30 – Pag. Facebook delle associazioni Musica en plein air nel giardino di Givenchy Concerto a cura dell’Ass. Note Blu
Mar 30 ore 15,30 – Pag. Facebook delle associazioni Quattro video monologhi ironici di Stefano Benni Regia di Laura Teodori. A cura di SiparioAperto Teatro
Nella relazione della Città Metropolitana si legge che potrebbero verificarsi altri crolli. Il terreno da mettere in sicurezza è pubblico o privato?
CASTEL GANDOLFO (RM) – Ancora nessun intervento è stato effettuato per mettere in sicurezza il costone in piazzale dei Giochi Olimpici a Castel Gandolfo, di fronte il lungolago, dove a gennaio del 2019 un enorme masso è crollato dal costone fermandosi per miracolo, grazie a delle alberature instabili che hanno trattenuto la caduta, a pochi centimetri dal bar chiosco sottostante, si è sfiorata la tragedia, mentre era aperto con il personale che lavorava all’interno.
Se non ci fossero state quelle alberature definite dai tecnici di “scarsa consistenza” ci sarebbero stati dei morti. Ciononostante la questione così grave sembra essere finita nel dimenticatoio e questo pericolo che incombe con altre grandi rocce, che potrebbero staccarsi da un momento all’altro, continua a “minacciare” e pendere sulle teste di visitatori ignari del pericolo cui potenzialmente sono esposti.
Infatti, ci sono migliaia di persone che nel fine settimana transitano su quel piazzale, vicino delle transenne che non servono sicuramente ad evitare che un masso di peperino, qualora si stacchi dal costone, possa travolgerli.
Nonostante dalla relazione del Comune si evinca che il grosso masso si sia staccato da un terreno di un privato (una società), in questi due anni la situazione non è sembrata essere così chiara e le pertinenze, secondo quanto emerso in seguito, sembrerebbero essere di più soggetti (Comune e privato? ).
La domanda è molto semplice: il masso si è staccato da un terreno pubblico o privato?
Per levare ogni dubbio, in questi giorni, la proprietà del chiosco ha richiesto che venga stabilito dal Tribunale di chi sia la competenza per poter capire chi deve porre rimedio a questo grosso pericolo incombente per l’incolumità pubblica che, lo ricordiamo, solo per una questione di fortuna non ha prodotto altri episodi.
Tra qualche giorno si dovrebbe conoscere l’esito dell’accertamento tecnico preventivo richiesto
Come da relazione del geometra Pieragostini del Comune di Castel Gandolfo in merito al sopralluogo del 16 gennaio 2019, si legge che un grosso masso di peperino si era staccato dal costone sovrastante l’attività commerciale. L’area del distacco è stata individuata al foglio 2 particella 150 che come si legge dalla relazione del geometra comunale è di proprietà di una società con sede a Castel Gandolfo.
Il geometra a seguito dell’intervento suggerisce anche al Comune di emettere una ordinanza a salvaguardia della pubblica incolumità e “preservazione dei beni”
C’è anche una relazione di sopralluogo dei tecnici specializzati della Città Metropolitana da cui si legge che “la caduta è avvenuta da una parte rocciosa situata a circa 15 metri più in alto rispetto alla quota di arresto del grande masso”. Si legge ancora “la scarpata rocciosa da cui è avvenuto il distacco è segnalata come orlo di scarpata di frana nella cartografia relativa all’inventario dei fenomeni franosi.
Veniamo a conoscenza inoltre che si tratta di terreni superficiali alterati e argillificati dove la presenza di vegetazione e arbusti aggrava la situazione perché ha prodotto delle fratture e destabilizzato il costone.
Nella relazione della Città Metropolitana si legge che potrebbero verificarsi altri crolli
Nello specifico sono state “individuate due diverse porzioni di roccia completamente dislocate e a rischio crollo”. Si sono poi evidenziate le condizioni di pericolosità in cui versa l’intera parete, “l’area in esame – leggiamo ancora nella relazione dei tecnici della Città Metropolitana – è caratterizzata dall’innesco di fenomeni di crollo di roccia a rapido innesco e sviluppo in grado di mobilizzare volumi di roccia e detriti anche potenzialmente notevoli e capaci di minacciare la stabilità complessiva del settore in analisi e di comportare un rischio indotto molto elevato per beni e persone. Per risanare il tratto in esame lungo circa 100 metri è necessario intervenire rapidamente eliminando il pericolo che gli elementi tufacei posti in equilibrio instabile possano staccarsi dalla parete verticale….”.
Infine la Città Metropolitana elenca una serie di interventi quali la bonifica delle pietre, l’applicazione di una rete metallica e la realizzazione di un fosso di guardia collegato con le opere idrauliche e i tecnici dicono espressamente che le indicazioni dettate sono finalizzate alla salvaguardia dell’incolumità pubblica e preme anche sulla necessità di effettuare ulteriori studi specifici e approfondimenti.
Le relazioni messe nero su bianco parlano di un pericolo grandissimo. Adesso con l’accertamento delle responsabilità e competenze bisognerà quanto prima provvedere a salvaguardare la pubblica incolumità.