MORENO IMPERATORI: "CICOLANI E' IMMEMORE E COME AL SOLITO CONTRADDICE SE STESSO!"

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo da Moreno Imperatori

 

Leggo su un quotidiano locale alcune affermazioni virgolettate del commissario del PdL, relativamente al fatto che non sarei del PdL, poiché istituzionalmente nell’amministrazione comunale ho un gruppo autonomo. Ridicolo!
Se così fosse il PdL in Comune sarebbe minoranza visto che il gruppo denominato PdL comprende solo sette consiglieri.

La verità è che in passato lo stesso Cicolani ha giustificato politicamente, anche sui mass media, la scelta di molti consiglieri comunali e per quanto riguarda il mio gruppo autonomo compie un errore di valutazione ancora più grave e facilmente smentito dai fatti.
Nel 2007, come al solito, il partito non rispettò gli impegni presi, decisi di fare un gruppo autonomo non a caso denominato “moderati per Berlusconi” ed è l’unico (insieme a quello dell’ex assessore Boncompagni) comunicato secondo quanto previsto dal vigente Statuto e dal regolamento del consiglio comunale. Credo, attività espletata alla mano, che il partito e soprattutto i cittadini ne abbiano avuto un beneficio.

Dopo la mia presa di posizione, ad inizio consigliatura, dapprima il centro destra, non certo casualmente, mi votò quale presidente di commissione e poi il partito mi chiese di coordinare il comitato elettorale del PdL nel 2008 (candidato Cicolani) e il comitato elettorale del PdL (candidato Nicolai) nel 2010.
Ma, allora mi chiedo, quando servivo ero del PdL, pur avendo fatto un gruppo autonomo?
Per non parlare del ruolo di portavoce e responsabile immagine e comunicazione svolto per tanti anni, prima delle mie dimissioni, prima in Forza Italia e poi nel PdL.

Il Commissario del partito, che in Forza Italia mi ci ha trovato, ricordo che si iscrisse al partito, guarda caso, solo in occasione della sua candidatura al senato nel 2001, altresì il sottoscritto, rispetto a molti altri, è stato sempre iscritto al partito.
Non aggiungo altro per carità di patria, dico solo al commissario del partito che ritengo di avere rispettato in tanti anni tutti i valori espressi dalla carta dei valori prima di forza italia e ora dal PdL, la verità è che a Cicolani disturbano, e non poco, credo e spero anche per un problema di coscienza, le mie critiche alla sua conduzione del partito.
Ribadisco che i consiglieri comunali, anche in considerazione che non esiste un coordinamento politico comunale, per ponderatezza e intelligenza politica andrebbero invitati sempre e comunque alle riunioni che riguardano l’amministrazione comunale, altrimenti si rischia, tra l’altro, che i voti alle prossime elezioni comunali, debbano cercarli solo i membri del comitato provinciale.