MORTA LIVIA DANESE, E' STATA PER 68 ANNI LA MOGLIE DI ANDREOTTI

di Silvio Rossi

Il marito la chiamava “la marescialla”, perché cine tutte le donne della sua generazione, aveva in mano la famiglia, e senza mai esercitare l’autorità, era comunque lei che in casa comandava.
Livia Danese, 93 anni, moglie del sette volte Presidente del Consiglio Giulio Andreotti, che aveva sposato nel 1945, è morta ieri a Roma, città dove la coppia era nata e dove ha risieduto nei 68 anni del loro matrimonio. Dalla loro unione sono nati quattro figli.
La profonda riservatezza che il politico manteneva sulla sua famiglia, ha caratterizzato la vita di Livia, sempre al fianco del marito nelle occasioni familiari, nelle scelte di vita, ma mai troppo presente nelle cerimonie ufficiali, tanto da far dire a Enzo Biagi «Non c’è aneddotica sulla signora Andreotti».
Forte almeno quanto il suo consorte, dopo le inchieste per mafia, e i processi palermitani, che Giulio affrontò in aula, cadde in una forma di depressione, che ne minò il fisico. Negli ultimi anni era molto malata, tanto da non rendersi conto della morte del marito.
I funerali avverranno domattina presso la chiesa di San Giovanni dei Fiorentini, proprio davanti al palazzo su Corso Vittorio Emanuele II che è stata per molti anni la residenza della famiglia Andreotti.