MORTE CARMINE SCHIAVONE: INDAGATI MEDICI E INFERMIERI

di Christian Montagna.
Viterbo – Sebbene fosse morto, Carmine Schiavone continua a far parlare di se. Stavolta però in prima linea per scoprire la verità sul decesso ci sono i suoi familiari. A soli due giorni dalla morte nell'ospedale di Viterbo, sorgono atroci dubbi sull'operato di medici ed infermieri. Ed è così che in Procura arriva la denuncia dei parenti che chiedono sia fatta chiarezza. Iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Viterbo una dozzina di persone tra medici e infermieri che a vario titolo hanno curato Schiavone. L'ex boss dei casalesi era stato ricoverato nell'ospedale di Viterbo in seguito ad una caduta dal tetto della sua abitazione durante lavori di manutenzione e attendeva di essere sottoposto ad un intervento di neurochirurgia su una vertebra. Secondo i familiari però, non sarebbe stato fatto il possibile per salvarlo sia al momento del ricovero che in seguito all'intervento. L'arresto cardiaco che ne ha causato la morte dunque si sarebbe potuto evitare. La Procura ha disposto l'autopsia sul corpo che sarà effettuata oggi per accertare eventuali negligenze post operatorie. I carabinieri della compagnia di Viterbo intanto hanno sequestrato la cartella clinica e ascoltato i medici che lo hanno curato in ospedale. Al momento dunque l'ipotesi più accreditata è quella di una morte naturale ma importanti novità potrebbero emergere dopo gli esami del medico legale.