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Cronaca

NAPOLI, CROLLO PALAZZO CHIAIA: PROCURA INVIA 21 CONCLUSIONI INDAGINI AGLI INDAGATI

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Tempo di lettura 2 minuti Si potrebbe essere vicini all'identificazione delle responsabilità sul crollo del Palazzo Guevara di Bovino nel quartiere Chiaia.

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di Christian Montagna

Napoli – Dal crollo ai successivi avvenimenti, fin dall’inizio di questa spiacevole vicenda ci siamo occupati di questo spiacevole caso. Si tratta del palazzo alla riviera di Chiaia crollato il 4 Marzo del 2013 e che ancora adesso si impone nel bel mezzo del quartiere come un mostro. Ebbene, quel palazzo è un simbolo negativo per l’intera città. Indica l’assenza delle autorità e di un comune efficiente ed operativo sul territorio; la triste realtà campana e italiana riguardo la politica e lo scarico di responsabilità a cui siamo avvezzi in questi casi. Il comune scarica le sue responsabilità agli addetti ai lavori della metropolitana che a loro volta le riscaricano su altri. E così all’infinito, come un cane che si morde la coda.

Ma fatto sta, che numerose famiglie hanno perso le proprie abitazioni; un quartiere intero è ancora sotto shock ed è costretto quotidianamente a confrontarsi con la triste realtà dei fatti; numerose attività commerciali hanno calato le saracinesche perché la zona è stata recintata. Chi pagherà le spese di tutto questo? Ma soprattutto quando potranno riavere le proprie abitazioni gli sfollati di Chiaia? Immaginate quanti sacrifici possa aver fatto ogni singolo nucleo familiare, in tempi precari come questi, per acquistare un abitazione in quel palazzo, senza sapere che poi un giorno un crollo gli avrebbe portato via tutto. Non è giusto tutto questo. Una caterva di errori fatti dalla fase progettuale, ai controlli, alle segnalazioni tralasciate.

La solita noncuranza italiana insomma. Il palazzo Guevara di Bovino, resta ancora lì privo della sua ala anteriore. La Procura di Napoli ha inviato ventuno avvisi di conclusione delle indagini agli indagati. L’ipotesi è di disastro colposo per tutta la catena tecnica della realizzazione della Linea del mare della Metropolitana. Condotte dai pm Giovanni Corona e Fabrizia Pavani, coordinati dagli aggiunti Nunzio Fragliasso e Luigi Frunzio, la sintesi della perizia firmata dai consulenti dei pm Nicola Augenti e Paolo Grazioso è stata depositata. Risultano iscritti nel registro degli indagati: Giuseppe Annunziata (responsabile del cantiere), Federico Moccia (Ansaldo Sts project management), Raffaele Imparato (dirigente del Comune), Sergio De Luca (amministratore delegato Ansaldo), Angelo Ribecco (direttore dei lavori Ansaldo Sts), Antonio Liguori (project manager Ansaldo), Ciro De Luca (amministratore delegato De Luca Group), Giorgio Mormone (componente del comitato tecnico esecutivo), Mario Barbati (direttore tecnico), Angiolino Bellizzi (capocantiere), Stefano Aversa (membro del comitato scientifico), Renato Sparacio (membro del comitato scientifico), Ettore Sacco (progettista), Vittorio Pagliarulo (collaudatore statico), Gabriele Santangelo (datore di lavoro della Trevi), Paolo Santangelo (capocantiere Trevi), Luigi Narducci (datore di lavoro della Sop, consorziata con la Trevi), Gino Zanchini (presidente del consorzio Trevi), Pietro Ferrari, Luigi Visconti, Vincenzo Scotti.
 

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma, tempi duri per i borseggiatori: dal 1 marzo in manette 71 persone

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ROMA – Nelle ultime 48 ore, i servizi antiborseggio messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico maggiormente frequentate dai turisti e a bordo dei mezzi pubblici nonché presso le stazioni della metropolitana della Capitale in virtù delle festività della Santa Pasqua, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, sono state arrestate 14 persone, tutte gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Dal 1 marzo, i Carabinieri dipendenti dal Gruppo di Roma, in totale, hanno arrestato 71 persone per borseggi nel centro di Roma e a bordo dei mezzi pubblici.
I Carabinieri della Stazione di Roma Via Vittorio Veneto hanno arrestato 4 cittadini cileni di età compresa tra i 31 e i 21 anni, sorpresi subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli e il cellulare ad un turista italiano, intento a salire sul convoglio metropolitano fermata “Spagna”. Refurtiva prontamente recuperata e restituita alla vittima.
In piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno arrestato due minorenni di origini bosniache di 13 e 17 anni, sorpresi insieme ad un complice che è riuscito a scappare, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista che era intento a salire le scale di accesso alla metropolitana.
Stessa sorte per due cittadine romene di 20 anni entrambe, senza fissa dimora, arrestate dai Carabinieri di Roma Piazza Farnese, poiché sorprese in via dei Fori Imperiali, subito dopo aver asportato con destrezza il portafoglio ad un turista, che non si era accorto di nulla.
Presso la fermata metropolitana linea A fermata “Manzoni”, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato due cittadini georgiani di 48 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi e bloccati subito dopo aver asportato lo smartphone ad un turista francese. Telefono immediatamente recuperato e restituito alla vittima.
I Carabinieri della Stazione di Roma Viale Libia hanno arrestato due cittadine bosniache di 24 e 51 anni, sorprese presso la fermata metropolitana “Cornelia”, subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli di una turista austriaca.
A bordo del convoglio metropolitano, altezza fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna hanno bloccato e arrestato un cittadino colombiano di 28 anni, sorpreso subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad un passeggero tedesco che non si era accorto di nulla.
Sempre alla fermata “Barberini”, questa volta i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato in flagranza un cittadino romeno di 52 anni, sorpreso mentre tentava di impossessarsi con destrezza di un portafogli di un turista americano. Dagli ulteriori accertamenti, il 52enne è risultato anche destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, per la stessa tipologia di reato.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.

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