Napoli: che incanto la mostra “Le mille luci di New York”

NAPOLI – Bellissima mostra a Napoli a Palazzo Zevallos a via Toledo alla Galleria d’Italia di Intesa Sanpaolo dal titolo “Le mille luci di New York”, curata da Luca Beatrice. L’exhibition accoglie in tutto sedici opere ed è iniziata il 15 settembre fino al 5 novembre, l’intento è di fare una rilettura degli anni Ottanta partendo dai suoi principali protagonisti; l’intera esposizione ospita artisti super quotati come Andy Warhol, Keith Haring, Francesco Clemente, Jean-Michel Basquiat e chiude con il regista e pittore Julian Schanabel.
Il titolo dell’esposizione è ispirato al romanzo di Jay McLnerney, l’intento è di sottolineare il rapporto con la città di Napoli con gli artisti partendo dal maestro della pop art Andy Warhol quando fu ospite del gallerista Lucio Amelio e la collection dedicata alla città partenopea. Già nel 2014 le sue opere furono esposte al Palazzo delle Arti di Napoli (Pan) curata da Benito Oliva. Negli anni Ottanta Warhol a Napoli lavorò alla serie di opere dal nome “Vesuvius” e “Fate presto” dedicato al terremoto del 1980 in Irpinia ed esposto alla Reggia per la collezione “Terra motus”.

Emerge alla mostra e al suo rapporto con la città Keith Harding con le sue opere, l’artista Jean- Michel Basquit che sintetizza il graffitismo e la pittura più colta. Basquit è entrato nel pantheon degli artisti più quotati come Picasso, Giacometti, Bacon e Warhol, basti pensare che un’opera dell’artista realizzata nel 1984 a New York è stata comprata ad un’asta di Sotheby’s a New York dal giapponese Yusaku Maezawa alla bellezza di oltre i 100 milioni di dollari è sarà esposto in un museo costruito appositamente per l’opera. Spiccano le opere dell'artista partenopeo Francesco Clemente esponente della transavanguardia che negli anni Ottanta quando si trasferì nella Grande Mela, e il suo lavoro alla discoteca il Palladium molto di tendenza in quegli anni negli ambienti newyorchesi. L’exhibit chiude con il pittore e regista Julian Schanebel con un ritratto a forma di film dedicato all’amico Basquit. Giuseppina Ercole