Napoli, istituto dei tumori: manette per 7 persone fra cui il primario Francesco Izzo


di Vincenzo Giardino

 

NAPOLI – A Napoli sette persone sono finite agli arresti domiciliari e si sono viste notificare un decreto di sequestro patrimoniale per corruzione nell'ambito dei rapporti di fornitura di prodotti all' Istituto Nazionale Tumori Fondazione "Pascale" di Napoli. A eseguire i provvedimenti giudiziari la Guardia di Finanza nell'ambito di un'inchiesta sulle forniture di apparecchiature medicali all'istituto tumori Pascale di Napoli.

Figura anche il primario Francesco Izzo. Secondo quanto emerso dalle indagini, Izzo, insieme con la moglie, aveva costituito due società attraverso le quali faceva da intermediario per l'approvvigionamento di dispostivi medicali (macchinari) che il Pascale acquistava per le cure antitumorali. Il primario faceva risultare gli apparati come gli unici idonei per quel tipo di cure e creava le condizioni affinché fossero acquistati urgentemente dalle società a lui riconducibili. In questa maniera si evitava il bando di gara e si procedeva con una trattativa privata. Le società, inoltre, gonfiavano il loro fatturato aumentando sensibilmente il prezzo di acquisto dei dispositivi. Tutto questo, secondo gli investigatori, avveniva con la compiacenza del dirigente amministrativo, anch'egli arrestato. Ai domiciliari sono finiti anche alcuni imprenditori del settore farmaceutico e un informatore scientifico. Complessivamente i finanzieri hanno sequestrato beni per quasi due milioni di euro.