NAPOLI: QUARTIERI DI CHIAIA, POSILLIPO E SAN FERDINANDO ABBANDONATI A SE STESSI.

di Christian Montagna

“Vir Napule e po’ muor”. Nel senso letterale della parola però. Stavolta, l’antico proverbio napoletano pare abbia proprio ragione. Vedi Napoli e ti prende un coccolone; una rabbia che non riesci a sfogare perché qualcuno ha deturpato questo spettacolo della natura. Non c’è quartiere che si salvi. Anche quelli della Napoli bene, dove risiedono facoltosi politici, dottori e avvocati, sono in uno stato di abbandono.

I consiglieri della I Municipalità, da giorni, hanno diffuso nei quartieri dei volantini di denuncia e protesta nei confronti di una politica latitante e inefficiente. A tre anni dalle elezioni amministrative, la maggioranza che governa la municipalità, deve prendere atto del suo fallimento. I bellissimi quartieri di Chiaia, Posillipo e San Ferdinando versano in un indecoroso stato di abbandono e noncuranza. Ma i soldi che i cittadini mediante le tasse mensilmente pagano, dove vanno a finire? La denuncia dei consiglieri parla di uno spazzamento delle strade completamente assente. L’Osservatore d’Italia vagando per le strade, ha scattato alcune foto che riprendono a pieno quanto denunciato. Cassonetti divelti e mai più messi al loro posto; altri colmi già dalle prime ore del mattino; rifiuti organici e di altre nature abbandonati sul suolo pubblico.

Stiamo parlando dei quartieri che offrono panorami e ville alla pari di quelle dei set hollywoodiani. Nella denuncia, si parla anche di un inefficace deblattizzazione, derattizzazione e disinfestazione. Anche questo è stato possibile riscontrarlo scambiando due chiacchiere con gli abitanti del quartiere. La guerra alle blatte qui, è molto diffusa. Anche quest’anno, questi viscidi animaletti si aggiudicano il titolo di nemici numero uno dei napoletani. Così come anche i ratti che spesso, uccisi da qualche amico a quattro zampe, restano a marcire sui marciapiedi come testimoniano le foto del nostro reportage. Pulizia delle fogne e delle caditoie? Nemmeno per scherzo. Fino a quando una bomba di melma, letame e fango non scoppierà e sommergerà Napoli, nessuno penserà a pulirle.

Su un altro punto di denuncia esposto dai consiglieri, solo due giorni fa ce n’eravamo occupati noi e cioè l’abbandono delle aree verdi e dei luoghi storici e panoramici. Con il reportage effettuato nella Villa Comunale di Napoli, la situazione descritta è evidente nelle foto testimoni di incuria e sporcizia che abbiamo pubblicato giorni fa. Altro tasto dolente del quartiere, è la condizione dei manti stradali che, come vere e proprie groviere, attentano quotidianamente alla salute di automobilisti e motociclisti. Buche enormi e non segnalate, pali divelti, segnali stradali usurati, asfalto inesistente o impraticabile: sono queste le condizioni delle strade dei nostri quartieri. A questo punto la domanda nasce spontanea: nel momento in cui una gestione così errata e fallimentare dei municipi si palesa davanti agli occhi di tutti in questo modo così evidente, non sarebbe meglio ammettere e farsi da parte? Che nessuno venga a parlare, come sono soliti fare dopo questi atti di denuncia, di propagande politiche e penne vendute ai partiti. Di pennivendoli siamo già pieni; questa è la triste realtà dei fatti. Qui, si lavora giorno dopo giorno per cercare di cambiare le cose e mandare a casa chi non merita i nostri soldi.