NAPOLI, UNA METROPOLITANA CHE INCONTRA LA STORIA DELLA CITTA’.

di Christian Montagna

Una metropolitana che incontra la storia di Napoli. Tra sei mesi sarà possibile entrare in treno a Scampìa e scendere al Municipio. La notizia è stata data da Antonello de Risi, direttore tecnico della metropolitana e Serena Riccio, ingegnere del Comune addetto alla realizzazione della linea. Una stazione che permetterà l’incontro con la Napoli greca e romana fino ad arrivare a quella odierna. Si percorreranno tragitti e strade calpestate da re, monarchi, filosofi e letterati. Le testimonianze dunque si potranno toccare con mano. Una grandissima opera realizzata a Napoli che permetterà l’interscambio tra la linea uno e la linea sei. La realizzazione della stazione e della piazza è stata affidata a due premi Pritzker, Àlvaro Siza ed Edoardo Souto de Moura. Un ascensore trasparente dalla portata di quarantacinque persone condurrà i passeggeri nelle due piazze realizzate simmetricamente uguali unite tra loro da scale mobili. Per Natale dunque sarà possibile utilizzare il servizio metro ma per la sistemazione delle due piazze occorrerà attendere atri mesi di lavoro. Inoltre si sta lavorando per la realizzazione di un parco archeologico che partirà dal fossato del Maschio Angioino e in cui sarà possibile trovare i reperti rinvenuti nel corso degli anni di scavi. Il direttore tecnico De Risi racconta così il progetto: «Il concept del progetto si basa sulla riproposizione storica dell'asse urbano tra il palazzo del Municipio e la Stazione Marittima, asse che determina, attraverso due filari di alberi con al centro una lunga asola ricavata nel calpestio della piazza, un suggestivo asse visivo, che dal porto viene indirizzato sulla sovrastante collina di San Martino». In sotterraneo corrisponderà un corridoio, attrezzato da un lato con tapis-roulants, che prende la luce naturale e l'aria appunto dall'asola longitudinale, posta al centro del corridoio. «Entrando dalla grande rampa, che si sviluppa nell'area portuale di fronte alla Stazione Marittima, sulla sinistra, seguendo il torrione avanzato della fortificazione vicereale, si entra in un secondo corridoio di circa 10 metri di larghezza e 150 di lunghezza, che segue la grande murata di età vicereale e che, allestito ad area museale, conterrà i ritrovamenti più significativi provenienti dagli scavi archeologici». Non resta dunque che attendere l’arrivo di Dicembre per potersi godere uno scenario di così tanta importanza storica nel mezzo delle giornate frenetiche dei napoletani che utilizzeranno la metropolitana.