NDRANGHETA: 609 ANNI DI CARCERE PER 63 IMPUTATI

di Angelo Barraco

Processo d’Appello denominato Minotauro; processo sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in provincia di Torino, per 63 imputati sono stati inflitti 609 anni di carcere. Nel processo di primo grado invece i numeri erano diversi, 36 condanne, 38 assoluzioni. Le richieste avanzate sono le seguenti: 10 anni a Nevio Coral, che era l’ex sindaco di Leinì, 7 anni per Antonino Battaglia, l’ex segretario comunale di Rivarolo, 15 anni per Rosario Marando che era stato assolto invece in primo grado. I Procuratori generali di Torino, Roberto Sparagna, Monica Abbatecola e Antonio Malagnino, durante la requisitoria del processo d’appello denominato “Minotauro” hanno raccontato come l’ndrangheta si è sviluppata al nord e a tal proposito hanno dichiarato: “La 'Ndrangheta al Nord opera in modo diverso, in silenzio: si adatta, si mimetizza, e questo la rende più insidiosa e persino più difficile da aggredire. In Piemonte è presente almeno dal 1972, quando abbiamo certezza della richiesta, formulata a un pentito, di aderire al 'locale' di Chivasso. E’ possibile che i politici piemontesi potessero non sapere dei legami di parentela di alcune persone con i boss in Calabria, ma abbiamo il sospetto che i politici di origine calabrese non potessero non saperli".