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Cronaca

‘Ndrangheta, catturato in Spagna Vittorio Raso detto “Esaurito”

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Arrestato, a Barcellona (Spagna), il pericoloso latitante Vittorio RASO del 1979, soprannominato “Esaurito”, personaggio di spicco della ‘ndrangheta calabrese radicata a Torino, nell’ambito della quale riveste la carica di “Vangelo”, inserito nella consorteria della famiglia CREA, che regge il “Crimine” del capoluogo torinese.

La cattura, avvenuta grazie alla collaborazione tra la Polizia di Stato e la Policia Nazional, rappresenta l’esito dell’investigazione avviata nel mese di ottobre 2019 dalla Squadra Mobile di Torino e strutturata attraverso numerosissime attività di natura tecnica ed intercettiva, nonché di accurati e complessi accertamenti che hanno consentito di determinare le false generalità utilizzate in Spagna dal latitante e conseguentemente di localizzarlo a Barcellona.

Il positivo esito dell’operazione costituisce il risultato delle iniziative proficuamente assunte dalla Squadra Mobile di Torino, con la indispensabile collaborazione della Direzione centrale Anticrimine ed il Servizio Centrale Operativo e sotto il costante coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Torino.

L’arresto veniva materialmente operato, grazie alle informazioni costantemente fornite dagli investigatori della Polizia di Stato di Torino, dal  personale dell’UDYCO iberico, per il tramite del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, Scip.

Già raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Torino nell’ambito dell’operazione della locale Squadra Mobile “Pugno Duro”, per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, usura aggravata dal metodo mafioso, traffico di sostanza stupefacente, ricettazione ed illecita detenzione di armi, Vittorio Raso risulta essere stato condannato in primo grado a 20 anni di reclusione per i reati di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, detenzione e cessioni di stupefacenti. Da qui l’inizio della sua latitanza nel 2018.

Conseguentemente all’arresto in territorio iberico del latitante, la Squadra Mobile di Torino ha dato corso ad alcune perquisizioni a carico di soggetti presenti in Italia, risultati strettamente legati a RASO. L’attività ha consentito di sequestrare una somma in contanti superiore a 360 mila euro, oltre 13 chilogrammi di sostanza stupefacente, una pistola, una carabina ed un fucile mitragliatore (tutti di provenienza furtiva) nonché numerosissimo munizionamento.

In particolare, è stata data esecuzione ad un provvedimento di fermo emesso dalla procedente A.G. a carico di Domenico DELL’OSA del 1962, gravemente indiziato in concorso con RASO dell’illecita detenzione e commercio di sostanza stupefacente; nelle giornate precedenti, infatti, gli uomini della Polizia di Stato di Torino avevano sequestrato, con differimento degli atti, oltre 128 KG di marijuana e circa 38 Kg di hashish.

L’attività di indagine della Polizia di Stato è tuttora in corso per la raccolta di elementi a carico di una serie di soggetti, presenti sul territorio nazionale ed in Spagna, risultati coinvolti nelle attività del latitante sia sul versante del traffico di sostanza stupefacenti sia su quello del riciclaggio dei fiorenti proventi dell’illecita attività.

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Guidonia Montecelio, guida senza patente e assicurazione con arnesi da scasso in macchina

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I Carabinieri della Tenenza di Guidonia Montecelio hanno denunciato un uomo di 21 anni, gravemente indiziato del delitto di possesso ingiustificato di strumenti atti a forzare serrature.
Durante l’ordinaria attività di controllo del territorio volta anche a contrastare i furti in abitazione, i Carabinieri hanno fermato un’autovettura con a bordo il giovane che risultava non aver mai conseguito la patente. Visto il particolare stato di agitazione del 21enne, ben noto alle forze dell’ordine per aver commesso numerosi reati contro la persona ed il patrimonio, i Carabinieri hanno deciso di eseguire una perquisizione veicolare, rinvenendo diversi attrezzi per scassinare serrature, per i quali il 21enne non ha fornito spiegazioni utili a giustificarne il possesso. Il veicolo, inoltre, è risultato privo di copertura assicurativa.
Per la guida senza patente e con veicolo privo di assicurazione, il 21enne è stato sanzionato amministrativamente mentre per il possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Tivoli.



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Esorcismo con rito islamico: morto un 43enne

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La causa della morte di un uomo di 43 anni a Salassa (Torino), non era, come si pensava, un’overdose di droga, ma il soffocamento durante un esorcismo con ritmo islamico.

L’hanno accertato le indagini dei carabinieri della compagnia di Ivrea, che hanno fermato l’ex coniuge, il fratello e lo zio della vittima. La donna è agli arresti domiciliari, gli uomini sono in carcere.

Le indagini hanno appurato che il 43enne era già dovuto ricorrere alle cure ospedaliere dopo un precedente rituale, guidato dallo zio. Vittima e fermati sono tutti di origine nordafricana.

Il tragico epilogo del rituale in un appartamento di Salassa, lo scorso 10 febbraio

La vittima era stata già sottoposta ad almeno due sedute di esorcismo con rito islamico, in quanto ritenuto dai propri congiunti posseduto dai demoni. I carabinieri, invece, hanno rivelato un’altra verità nonostante il tentativo dei sospettati di sviare le indagini. L’esito dell’autopsia ha poi stabilito la causa del decesso per soffocamento. Lo zio della vittima, figura di riferimento della comunità islamica di Cuorgnè, un altro Comune del Canavese, avrebbe guidato i rituali.

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Roma, operazione decoro alla stazione Termini: arrestata una persona e 13 denunciate

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ROMA – Nella giornata di ieri è scattata un’attività di controllo dei Carabinieri del Comando Provinciale Roma nell’area della stazione ferroviaria Termini, finalizzata alla tutela del decoro e al contrasto di ogni forma di illegalità.
Decine di Carabinieri della Compagnia Roma Centro, supportati dai colleghi del Gruppo di Roma, hanno passato al setaccio l’area antistante la stazione, da piazza dei Cinquecento fino ai giardini Einaudi e sotto i portici adiacenti al Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo, dove hanno rimosso numerosi giacigli di fortuna, lì ammassati come bivacco per senza fissa dimora.
In particolare, i Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno sanzionato 2 cittadine peruviane sorprese in via Enrico De Nicola dove avevano allestito la loro attività di rivendita di cibo pronto, completamente abusiva.
Le donne, infatti, stavano vendendo bottiglie di birra in vetro, lattine di bevande analcoliche e generi alimentari, contenuti in pentolame e confezioni di plastica già suddivise in porzioni.
Due i “punti vendita” al dettaglio, con relativi menù e prezzi, scoperti dai Carabinieri sul marciapiede antistante l’ingresso del complesso monumentale delle Terme di Diocleziano, sequestrate bibite e 240 kg di generi alimentari contenuti in pentolame e confezioni di plastica di varie dimensioni, il tutto sottoposto a sequestro amministrativo. A loro carico sono state elevate sanzioni pari a 10.000 euro.
Un 46enne peruviano è stato invece denunciato perché trovato in possesso di 72 capi di abbigliamento, ancora con i cartellini dei prezzi applicati, di dubbia provenienza.
I Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno poi arrestato un cittadino italiano, senza fissa dimora, bloccato appena dopo aver rubato alcuni capi di abbigliamento da un negozio all’interno della Galleria Forum Termini.
Altre 12 persone sono state denunciate a piede libero: quattro persone per tentato furto, una perché trovata in possesso di un coltello, una perché trovata in possesso di documenti di terze persone, due responsabili per inosservanza del divieto di ritorno nel comune di Roma e altre 4 responsabili di inosservanza del D.a.c.ur., emesso nei loro confronti dal Questore di Roma.
Durante l’attività i Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno anche eseguito numerosi posti di controllo alla circolazione stradale che hanno permesso l’identificazione di 173 persone e la verifica su 48 veicoli.



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