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Cronaca

'NDRANGHETA: IN MANETTE 18 AFFILIATI ALLE COSCHE

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Tempo di lettura 2 minuti L'indagine è iniziata nel 2011 quando si scoprì che una società romana attiva nel turismo, era continuamente vessata dalle richieste estorsive della cosca

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Redazione

Catanzaro – Nuova operazione contro la 'Ndrangheta messa a segno dalla Polizia, che ha arrestato 18 persone appartenenti alla cosca Procopio-Mongiardo, attiva nel basso versante ionico della provincia di Catanzaro, e alleata alle famiglie Gallace di Guardavalle e Gallitelli di Badolato, operanti nella stessa zona.

Tutte le persone coinvolte sono ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni e danneggiamenti a imprenditori e commercianti, nonché del tentato omicidio di Antonio Gullà, esponente di un clan rivale colpito in un agguato nell'ottobre del 2010. Altra accusa nei confronti degli indagati è quella di traffico d'armi. Uno dei capi della cosca è accusato anche di aver posto in essere minacce, aggravate dalla metodologia mafiosa, contro il corrispondente di una testata giornalistica per costringerlo a non pubblicare tabella negativi relativi alla sua famiglia.

Gli arresti sono stati eseguiti la notte scorsa al termine dell'operazione denominata "Hybris", condotta dalla Squadra mobile di Catanzaro in collaborazione con gli agenti del Servizio centrale operativo (Sco). Nella tragedia greca, la hybris è un fatto accaduto nel passato che influenza in modo negativo gli eventi del presente, proprio come in questo caso, con la maggior parte degli arrestati che sono figli o parenti di persone coinvolte in analoghe operazioni degli anni scorsi.

L'indagine è iniziata nel 2011 quando si scoprì che una società romana attiva nel turismo, era continuamente vessata dalle richieste estorsive della cosca oggetto dell'investigazione. La società aveva acquistato una parte di una struttura turistica nel comune di S. Andrea Apostolo allo Ionio, e da quel momento erano iniziate le rivendicazioni mafiose.

Oltre alla classica mazzetta annuale, gli estorsori pretendevano di egemonizzare gli appalti per i lavori interni al residence, e di far assumere persone che, pur non presentandosi mai al lavoro, dovevano essere regolarmente pagate. Dopo anni di vessazione e dopo aver subito gli ennesimi episodi di minacce e danneggiamenti, il presidente della società taglieggiata si decise a denunciare i suoi aguzzini.

Dall'indagine che scaturì da quella denuncia, gli investigatori della Mobile fecero emergere altre estorsioni a cui erano soggetti imprenditori, commercianti e diversi comuni della zona, ai quali venivano imposte le ditte per lo svolgimento dei lavori pubblici.

Durante alcune perquisizioni gli agenti hanno trovato anche molte armi, in particolare pistole. L'indagine ha quindi approfondito questo aspetto, scoprendo che la cosca aveva attivato un fiorente traffico di armi, grazie all'attività di alcuni affiliati che utilizzavano un canale di approvvigionamento al quale partecipavano persone di origine calabrese, residenti in Svizzera.

Alla fase esecutiva dell'operazione hanno preso parte 160 poliziotti appartenenti ai Reparti prevenzione crimine di Calabria, Liguria, Piemonte, Veneto e Basilicata, al Reparto volo e alle altre Squadre mobili della regione, nonché alcune unità cinofile di Vibo Valentia.

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma, tempi duri per i borseggiatori: dal 1 marzo in manette 71 persone

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ROMA – Nelle ultime 48 ore, i servizi antiborseggio messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico maggiormente frequentate dai turisti e a bordo dei mezzi pubblici nonché presso le stazioni della metropolitana della Capitale in virtù delle festività della Santa Pasqua, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, sono state arrestate 14 persone, tutte gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Dal 1 marzo, i Carabinieri dipendenti dal Gruppo di Roma, in totale, hanno arrestato 71 persone per borseggi nel centro di Roma e a bordo dei mezzi pubblici.
I Carabinieri della Stazione di Roma Via Vittorio Veneto hanno arrestato 4 cittadini cileni di età compresa tra i 31 e i 21 anni, sorpresi subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli e il cellulare ad un turista italiano, intento a salire sul convoglio metropolitano fermata “Spagna”. Refurtiva prontamente recuperata e restituita alla vittima.
In piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno arrestato due minorenni di origini bosniache di 13 e 17 anni, sorpresi insieme ad un complice che è riuscito a scappare, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista che era intento a salire le scale di accesso alla metropolitana.
Stessa sorte per due cittadine romene di 20 anni entrambe, senza fissa dimora, arrestate dai Carabinieri di Roma Piazza Farnese, poiché sorprese in via dei Fori Imperiali, subito dopo aver asportato con destrezza il portafoglio ad un turista, che non si era accorto di nulla.
Presso la fermata metropolitana linea A fermata “Manzoni”, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato due cittadini georgiani di 48 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi e bloccati subito dopo aver asportato lo smartphone ad un turista francese. Telefono immediatamente recuperato e restituito alla vittima.
I Carabinieri della Stazione di Roma Viale Libia hanno arrestato due cittadine bosniache di 24 e 51 anni, sorprese presso la fermata metropolitana “Cornelia”, subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli di una turista austriaca.
A bordo del convoglio metropolitano, altezza fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna hanno bloccato e arrestato un cittadino colombiano di 28 anni, sorpreso subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad un passeggero tedesco che non si era accorto di nulla.
Sempre alla fermata “Barberini”, questa volta i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato in flagranza un cittadino romeno di 52 anni, sorpreso mentre tentava di impossessarsi con destrezza di un portafogli di un turista americano. Dagli ulteriori accertamenti, il 52enne è risultato anche destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, per la stessa tipologia di reato.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.

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