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Roma

NEMI: ALTRI SOLDI DEI CITTADINI CHE SE NE VANNO

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Tempo di lettura < 1 minuto La ricetta c'e', ma si continua a disquisire in Consiglio comunale

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LEGGI ANCHE: CIAMPINO: QUELLE SPESE IPERBOLICHE PER PATROCINI LEGALI E SENTENZE SFAVOREVOLI

 

LEGGI IL PARERE DEL REVISORE DEI CONTI "…FATTA SALVA LA VERIFICA DI EVENTUALI RESPONSABILITA' …

 

di Ivan Galea

Nemi (RM) – Ben 5.372,50 euro relativi a provvedimenti esecutivi per spese di lite derivanti da sentenze emesse dal giudice di pace a seguito di ricorsi presentati contro verbali di violazione al Codice della strada emessi dall'amministrazione comunale di Nemi e che ora graveranno sulle spalle dei cittadini.

Infatti durante l'ultimo Consiglio comunale l'importo che il Comune di Nemi dovrà pagare è stato approvato con 4 voti favorevoli (Bertucci, Frison, Libanori, Ibba) contro 2 contrari (Cocchi, Osmari) come debiti fuori bilancio da imputare sul capitolo 1780 del Bilancio 2014.

Il Consigliere di opposizione Cinzia Cocchi ha affermato che le somme derivano da un cattivo lavoro degli uffici, puntando il dito su una cattiva Amministrazione e mancanza di controllo. Anche il Consigliere di opposizione Stefania Osmari ha fatto verbalizzare che risulta strano approvare un debito fuori bilancio per imperizia. Non è dello stesso avviso il sindaco Alberto Bertucci che ha riproposto il solito tormentone delle "cose ereditate da questa Amministrazione".

Torniamo a ribadire ciò che abbiamo più volte scritto in precedenti tabella: Meno contenziosi ci sono e più soldi restano in tasca dei cittadini. Purtroppo dagli atti che continuano ad essere pubblicati sull'Albo pretorio del Comune di Nemi, tra multe e spese per avvocati (passate e presenti) si continua a gravare sui cittadini di Nemi. E così tra un botta e risposta in Consiglio comunale se ne vanno altri 5.372,50 euro.  E Pantalone paga.

Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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