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Nemi, bilancio comunale. Corrieri e Cortuso escono dall’aula e non votano: “Contestiamo la mancata trasparenza e il silenzio del segretario e della maggioranza”

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Il discorso integrale fatto dalla Consigliera Patrizia Corrieri prima di lasciare l’aula insieme al collega Carlo Cortuso

NEMI (RM) – Lo scorso giovedì a Nemi si è tenuta la seduta di Consiglio comunale. Tra i vari punti all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio di previsione per il periodo 2021-2023 del Documento Unico di Programmazione e dei relativi allegati.

I Consiglieri di opposizione Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri del gruppo “Ricomincio da Nemi” dopo un acceso intervento sono usciti, virtualmente, dall’aula e non hanno partecipato alla votazione per rientrare successivamente a votazione avvenuta.

Tra le varie motivazioni che hanno portato i due Consiglieri comunali a non votare il bilancio la mancata risposta – tra le tante mancate risposte – ad una richiesta di chiarimenti fatta alcuni mesi fa, da parte del Segretario comunale riguardo i requisiti del responsabile finanziario del Comune assunto direttamente dal Sindaco.

Di seguito pubblichiamo il discorso integrale fatto dalla Consigliera Patrizia Corrieri prima di lasciare l’aula insieme al collega Carlo Cortuso

“Oggi non intendiamo discutere l’aspetto contabile della questione bilancio, perché al di là dei numeri, degli equilibri, del dare e dell’avere, quali sono gli investimenti e quali sono le priorità di questa amministrazione è sotto gli occhi di tutti.

Chi Nemi la vive ogni giorno da cittadino lo sa bene, e non si fa ingannare da foto patinate o video promozionali nei telegiornali.

Leggiamo ben poco su questi pezzi di carta, perché lo sappiamo che il bilancio di previsione è il libro delle desiderata e che i numeri si possono sempre aggiustare, e quello che sappiamo veramente delle priorità e degli investimenti di questa amministrazione lo sappiamo come cittadini, nella qualità della vita e nel decoro urbano di questo piccolo paese, che dovrebbe essere custodito e amministrato come merita, per il gioiello che è, che dovrebbe essere un’oasi soprattutto per giovani e bambini e invece, quello che vediamo è un paese che non investe sui giovani; giovani che non hanno spazi di sport e aggregazione, ma solo uno stadio costato un occhio della testa ridotto a parcheggio della nettezza urbana; giovani che non hanno una biblioteca, che non hanno associazioni perché il tessuto di questa comunità è stato frantumato.

Nemi è un paese dove non si investe sulla vera cultura, perché non si ha una visione d’insieme, a lungo termine, semplicemente perché mancano le competenze e manca pure l’umiltà di avvalersi di persone capaci a costruire progetti strutturati.

Un paese dove ci si può certamente fregiare della storia e delle tradizioni, ma dove non c’è una visione di futuro, perché si rincorrono modelli di sviluppo superati e controproducenti sul piano ambientale, civile, commerciale, turistico, e chi più ne ha più ne metta.

Un paese che non sa preservare e valorizzare il territorio, che nel tempo si è degradato. Un paese che vuole vivere di turismo, che fa parte dell’area metropolitana ma che vive praticamente isolato da Roma, senza mezzi di trasporto adeguati. Un paese dove si sono spesi montagne di soldi per la gestione dei rifiuti indifferenziati e dove la raccolta differenziata è arrivata drammaticamente in ritardo, e senza isola ecologica (ma di quella ne parliamo dopo). C’è tanto, tanto altro ancora da dire, ma abbiamo pochi minuti e l’elenco è davvero troppo lungo e le cose più importanti dobbiamo ancora dirle.

Come si programmano le spese e come si spendono i soldi in questo comune non lo sapremo mai da questi pezzi di carta, e troppo spesso non lo sappiamo neppure quando ne chiediamo conto, perché ormai è prassi consolidata non pubblicare certi documenti in albo pretorio, è prassi consolidata per noi consiglieri chiedere l’accesso agli atti e non ricevere risposta.

E dovremmo accontentarci, oggi, di leggere grandi numeri aggregati in capitoli di spesa mentre sappiamo benissimo che non si amministra in trasparenza? No! Come dicevamo all’inizio, non discutiamo l’aspetto contabile del bilancio, ma qui oggi contestiamo la mancata trasparenza e poi, infine contestiamo il silenzio. Sì, il silenzio del segretario, il silenzio della maggioranza.

I cittadini non lo sanno, ma adesso noi lo diciamo qui, oggi: mesi fa abbiamo chiesto al segretario comunale di verificare se i requisiti in possesso del Responsabile finanziario fossero in linea con quelli necessari per la sua assunzione (ricordiamo che il responsabile finanziario è colui che all’interno dell’ente si occupa di tutto ciò che concerne l’aspetto finanziario ed economico, bilancio incluso, cioè quello che si deve approvare oggi).

E ci teniamo a sottolineare che l’assunzione è stata fatta con l’art. 110 e quindi direttamente dal Sindaco, che doveva accertarsi di titoli e competenze. Abbiamo fatto questa richiesta al segretario perché non ci risultava che il ragioniere fosse in possesso di laurea, mentre pare che dovrebbe possederlo, questo titolo, per il suo inquadramento.

Ecco, noi mesi fa lo abbiamo chiesto al segretario, ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta. E allora lo abbiamo riferito anche ai consiglieri di maggioranza, il nostro dubbio, scrivendo una lettera a ciascuno di loro e nessuno ci ha risposto. Nessuno ci ha risposto. Ecco, noi contestiamo tutto questo sistema da “muro di gomma”.

I numeri e i tecnicismi non ci interessano più. Contestiamo un bilancio fatto di numeri che non possiamo leggere con la lente della trasparenza, contestiamo un consiglio comunale ridotto a “votificio”, come se nessuno avesse la responsabilità di quello che viene deciso qui dentro. Eh no, cari signori, la responsabilità qui ce l’abbiamo tutti, e ce la assumeremo fino in fondo.

La responsabilità ce l’abbiamo tutti perché noi abbiamo un dubbio e possiamo anche sbagliare, ma noi chiediamo a chi di dovere, a chi deve garantire la trasparenza, chiediamo a chi sostiene questa maggioranza, noi chiediamo a tutti eppure: o non vi informate, oppure sapete e non rispondete.

Volete farlo adesso? Segretario, vuole risponderci adesso se il responsabile finanziario che ha lavorato su questi numeri del bilancio ha il titolo per farlo? Consiglieri voi siete informati e volete dirci qualcosa? Consiglieri Libanori, Massa, Scarselletta, Frison, Cavaterra, Assessore Pazienza. Vi siete informati e ce lo volete dire voi? A noi e ai cittadini?

Bene, votatelo voi questo bilancio, noi usciremo dall’aula, segretario, e rientreremo solo a votazione avvenuta. Però verbalizzi tutto, perché quello che è stato detto oggi è importante e a questa domanda, alla quale voi opponete solo silenzio, dovrà rispondere
la Corte dei Conti”.

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Artena, coppia ruba 100 pacchetti di sigarette: arrestati a Valmontone

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Nella notte i Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno arrestato in flagranza di reato una coppia di conviventi, un uomo 47 anni e una donna 33, domiciliata ad Artena, già nota alle forze dell’ordine, indiziati fortemente di furto aggravato di tabacchi all’interno di un bar di Via Latina.

Nello specifico, i militari della Stazione di Artena, ricevuta la segnalazione dalla Centrale Operativa di un furto all’interno di un bar, hanno raggiunto rapidamente sul posto e alla presenza del titolare dell’attività eseguivano un minuzioso sopralluogo visionando le immagini del sistema di video-sorveglianza ritraenti due persone, uomo e una donna, parzialmente travisate che, dopo aver forzato la serranda e la porta di ingresso, si sono introdotti  all’interno impossessandosi di circa 100 pacchetti di sigarette per poi darsi alla fuga poco istanti prima che il titolare sopraggiungesse sul posto.

Le immediate ricerche diramate, grazie anche alla descrizione dell’autovettura utilizzata dai malviventi fornita dal titolare dell’attività, consentivano ai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Colleferro di rintracciare, nel giro di poche decine di minuti, nel limitrofo comune di Valmontone, l’autovettura segnalata con a bordo il 47enne e la 33enne che sottoposti a perquisizione personale sono stati trovati in possesso dell’intera refurtiva e degli arnesi da scasso.

I militari, oltre ad acquisire la denuncia del responsabile dell’esercizio commerciale, hanno anche acquisito i video delle telecamere di videosorveglianza che documentano gli attimi in cui la coppia si impossessava della refurtiva. 

Tutti i tabacchi rinvenuti, sono stati restituiti al proprietario dell’esercizio commerciale, mentre i due verranno giudicati nella mattinata odierna, con rito direttissimo, dinanzi al Tribunale di Velletri.

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Monte Compatri: due arresti per rapina, lesioni, estorsione e furto

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MONTE COMPATRI (RM) – I Carabinieri della Stazione di Monte Compatri hanno arrestato due cittadini del posto, un 48enne e 44enne, già noti alle forze dell’ordine, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri per i reati di rapina, lesioni personali, estorsione e furto.
Il provvedimento è stato emesso a seguito delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri, scattate dalla denuncia presentata ai Carabinieri da parte di un 46enne romano residente a Monte Compatri, anche lui con precedenti, che riferiva di essere vittima di una serie di episodi violenti da parte dei due indagati che lo accusavano del mancato saldo di un debito, di circa euro 1.200, che però il 46enne riferiva di aver sanato.
In particolare, l’uomo ha raccontato di aver chiesto un prestito a due suoi conoscenti e, nonostante lo avesse saldato – con ricariche PostePay documentabili – sarebbe stato preso di mira dai due che pretendevano altro denaro, nonostante avesse già restituito circa 1.600 euro, ben oltre la somma ricevuta. Sempre secondo quanto denunciato, in più occasioni, sarebbe stato avvicinato dagli indagati e minacciato fino a quando, la notte tra il 17 e 18 aprile scorso, sarebbe stato raggiunto presso la sua abitazione e aggredito con pugni al volto e al petto, riportando 25 giorni di prognosi. In quella occasione, i due indagati riuscirono a sfilare all’uomo le chiavi dell’autovettura intestata alla madre e a prelevare il veicolo stesso, parcheggiato in strada poco distante, che fu rinvenuto qualche giorno dopo danneggiato.
La notte tra il 27 e 28 aprile scorso, invece, l’uomo ha denunciato di essere stato nuovamente raggiunto dagli indagati presso la sua abitazione e che, non avendo aperto la porta per timore di una nuova aggressione, i due avrebbero danneggiato il portone d’ingresso e successivamente anche l’autovettura, che aveva parcheggiato nel centro cittadino, mediante il lancio di grossi sassi che infrangevano il parabrezza e alcuni vetri dei finestrini.
Le attività dei Carabinieri hanno portato all’identificazione del 48enne e del 44enne grazie anche alla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza nel centro cittadino che hanno immortalato il danneggiamento dell’auto della vittima e grazie all’analisi dei tabulati telefonici che hanno permesso di accertare la ricezione di numerosi messaggi minatori, tramite una nota App di messaggeria istantanea.
L’Autorità Giudiziaria ha quindi emesso il provvedimento che i Carabinieri della Stazione di Monte Compatri hanno eseguito sottoponendo, come disposto, il 48enne alla misura cautelare nel carcere di Velletri e il 44enne alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Si precisa che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.

 


Aliquota Comunicazione e Stampa – Comando Provinciale Carabinieri Roma
P.za San Lorenzo in Lucina, 6
00186 Roma

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Artena, stalking da incubo: entra in casa della sua ex di notte e la minaccia con coltello

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ARTENA (RM) – I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Colleferro hanno arrestato un 49enne di Artena già con precedenti, gravemente indiziato di atti persecutori e porto di armi e/o oggetti atti ad offendere.

I fatti risalgono alla mattina del 29 maggio scorso quando, il 49enne aveva raggiunto la casa della sua ex compagna, una 54enne sudamericana ma da tempo residente ad Artena, e, dopo aver forzato la porta di ingresso dell’abitazione, in preda ad uno stato di forte alterazione dovuta all’assunzione di alcol, l’avrebbe prima sorpresa nel sonno per poi minacciarla di morte brandendo un coltello e infine l’avrebbe aggredita fisicamente strattonandola e tirandole i capelli.

La donna, dopo essersi divincolata, è riuscita a richiedere aiuto al NUE 112.

Sul posto, nel giro di pochi minuti, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Colleferro, sono intervenuti e con non poca fatica sono riusciti ad accedere all’interno dell’abitazione dopo che il 49enne si era chiuso all’interno dell’abitazione ancora armato, con l’intenzione di impedire l’accesso ai militari. Una volta all’interno, i militari sono stati presi di mira da minacce e spintoni da parte dell’uomo, che è stato bloccato e disarmato, evitando ulteriori conseguenze.

Il coltello “militare” lungo circa 32 cm è stato rinvenuto e sequestrato dai Carabinieri.

La vittima, si è convinta nuovamente a denunciare ai Carabinieri le continue aggressioni fisiche e le minacce di morte subite dall’ex compagno, che aveva deciso di lasciare nel mese di settembre scorso. Infatti, in quella occasione il 49enne venne arrestato dai Carabinieri della Stazione di Artena per maltrattamenti in famiglia e porto abusivo d’arma in quanto l’aveva minacciata con una pistola gettandola in un dirupo prima dell’arrivo dei militari.

L’incubo per la donna è finito ieri mattina quando per il 49enne, al termine delle formalità di rito, si sono spalancate le porte del carcere di Velletri.

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