NEMI CONSIGLIO COMUNALE: POCHE RISPOSTE, TANTE AUTOCELEBRAZIONI

I bambini della scuola di Nemi hanno avuto, finora, i riscaldamenti accesi soltanto fino alle dieci del mattino, mentre per fare una opportuna comparazione, ieri 28 novembre alle 18 in Comune i termosifoni nell’aula consiliare erano accesi con tanto di finestre aperte alla faccia della spending review.

Dopo un giro di parole poco chiaro, il sindaco non ha dato dettagli sulla riapertura della Nemi – lago, ma si è limitato ad asserire sostanzialmente che  la sua giunta è stata l’unica, dopo 3 anni e mezzo d’inerzia, a ottenere un finanziamento di oltre 200 mila euro

 

Chiara Rai

Nemi (RM) – Un consiglio comunale a Nemi affatto partecipato e con una maggioranza, in particolare il sindaco Alberto Bertucci e il consigliere Giovanni Libanori, sempre più improvvisata, guidata dalla presunzione e arroganza in un momento critico per la cittadina che si impoverisce sotto il profilo sociale, con una immagine dell’Ente danneggiata da vicende giudiziarie gravi e dove l’attenzione è concentrata su feste, eventi e celebrazioni che vedono impegni di spesa sempre più consistenti. Un bilancio in sofferenza, come dichiarato dagli stessi amministratori che, come del resto accade anche negli altri Comuni, hanno dovuto far quadrare i conti per arrivare all’approvazione della variazione di assestamento generale di bilancio 2012 che non ha portato, come sperato da gran parte della cittadinanza, alla diminuzione delle aliquote Imu.

In pratica nonostante il sindaco Alberto Bertucci avesse in estate annunciato che si sarebbe impegnato per abbassare l’Imu, non ha potuto tener fede alle promesse fatte, e l’Imu a Nemi grava più sulla prima casa che sulla seconda.

Nella seduta di ieri 28 novembre si è approvata la convenzione per la realizzazione del centro di raccolta delle dichiarazioni di volontà per la donazione post – mortem per i tessuti, organi e cellule a scopo di trapianto terapeutico presso l’Ufficio Anagrafe del Comune. Una convenzione senz’altro positiva, lo stesso consigliere Frison ha ricordato che in passato si era già provato a farla ma che poi non ha avuto il seguito sperato (Frison ha auspicato che questa volta sia applicata in maniera concreta e il consigliere Libanori a chiesto a Bertucci che venisse pubblicizzata ai cittadini anche mediante una lettera fatta pervenire agli stessi) ma che in questo determinato momento, la convenzione di cui sopra, non appare certamente come una priorità rispetto alle tante emergenze e criticità che subisce Nemi. Per di più Governo e associazioni riconosciute fanno una costante informazione in merito e ci sono diverse possibilità di donazione ormai consolidate alla quale si aggiunge, con l’approvazione della convenzione di ieri, la possibilità di compilare una scheda presso l’ufficio anagrafe di Nemi. Nel nostro Paese infatti, per la manifestazione della volontà di donare, già vige il principio del consenso o del dissenso esplicito (art. 23 della Legge n. 91 del 1 aprile 1999; Decreto del Ministero della Salute 8 aprile 2000). Il "silenzio-assenso" introdotto dagli artt. 4 e 5 della Legge 91/99 non ha mai trovato attuazione. A tutti i cittadini maggiorenni è dunque offerta la possibilità (non l'obbligo) di dichiarare la propria volontà (consenso o diniego) in materia di donazione di organi e tessuti dopo la morte, attraverso le seguenti modalità: 
– la registrazione della propria volontà presso la propria Asl di riferimento o il medico di famiglia, attraverso un apposito modulo. Queste dichiarazioni sono registrate direttamente nel Sistema Informativo Trapianti (SIT), il data-base del Centro Nazionale Trapianti, che è consultabile dai medici del coordinamento in modo sicuro e 24 ore su 24;
 – la compilazione del c.d. "tesserino blu" (pdf, 20 Kb) del Ministero della Salute o del tesserino di una delle associazioni di settore, che deve essere conservato insieme ai documenti personali; qualunque dichiarazione scritta che contenga nome, cognome, data di nascita, dichiarazione di volontà (positiva o negativa), data e firma, (considerata valida ai fini della dichiarazione dal Decreto ministeriale 8 aprile 2000), anch'essa da conservare tra i documenti personali;
–  l’atto olografo dell’Associazione Italiana Donatori di Organi (AIDO). Grazie ad una convenzione del 2008 tra il Centro Nazionale Trapianti e l’AIDO, anche queste dichiarazioni confluiscono direttamente nel SIT.

Tanto per citare invece una priorità che poteva essere affrontata dal Comune di in maniera immediata: fino a ieri, oggi non sappiamo se la situazione è cambiata, i bambini della scuola di Nemi hanno avuto i riscaldamenti accesi soltanto fino alle dieci del mattino, mentre per fare una opportuna comparazione, ieri alle 18 in Comune i termosifoni nell’aula consiliare erano accesi con tanto di finestre aperte alla faccia della spending review. Ecco, oltre alla donazione degli organi (iniziativa importante) esistono priorità di ordinaria amministrazione che meritano attenzione. La convenzione di Nemi è stata approvata all’unanimità con parere favorevole anche dell’opposizione.   

Subito dopo si è arrivati all’approvazione del regolamento del Piano di distribuzione carburanti. Un regolamento che vede la dislocazione dell’unico distributore di benzina presente a Nemi in altro sito idoneo ad accoglierlo, lontano dalla scuola e dal centro. Il sito, ha dichiarato la maggioranza, è stato già identificato e l’approvazione del regolamento è stato dichiarato dal consigliere Giovanni Libanori l’unico atto concreto esistente: “Abbiamo fatto scopa – si è espresso in questi termini il consigliere di maggioranza Giovanni Libanori – e tirato fuori il regolamento”. Favorevoli al piano distribuzione carburante ma perplesse i due consiglieri di opposizione Cinzia Cocchi (Insieme per Nemi) e Stefania Osmari (Partecipazione Democratica), le quali hanno fatto notare al sindaco che avrebbero voluto conoscere e studiare meglio il regolamento per poter esprimere un eventuale giudizio favorevole. Nello specifico Cinzia Cocchi ha detto: “mi dispiace dover ogni volta ricordare al sindaco che questo è un altro tema che si è iniziato ad affrontare con la precedente amministrazione – ha detto – e ritengo che Bertucci ex assessore all’Ambiente ricordi bene che sono stati fatti determinati passaggi già in passato”. Di fatti, ha ricordato Cocchi, che erano stati fatti atti propedeutici per l’istituzione del regolamento, tanto è vero che l’Ente Parco espresse un parere in merito: “Mi auguro che il regolamento sia stato stilato  – ha aggiunto Cocchi – in modo e maniera da tener conto di tutte le ragioni e parametri opportuni ad una corretta istituzione di un Piano distribuzione carburante adeguato”. Infine Cocchi ha inteso ricordare che questa celere approvazione, combacia, con la scadenza temporale di dismissione (entro il 31 dicembre) imposta nei fatti dalla Total che finora ha fornito carburante a Nemi. Il consigliere Stefania Osmari, a proposito, ha sottolineato che l’approvazione del piano distribuzione carburanti è un intervento degno di approfondimento e studio: “si tratta di interventi che vanno in variante al piano regolatore – ha detto Osmari – pertanto, pur non essendo contraria ma impossibilitata a dare un parere positivo, chiedo l’istituzione di una commissione per studiare questo argomento”. Osmari ha altresì ricordato che nelle sedute precedenti aveva già richiesto l’istituzione di una commissione urbanistica in quanto strumento fondamentale per Nemi, data la sua ubicazione regolata da diversi vincoli. Il sindaco ha inteso rispondere a Cocchi utilizzando termini come “baggianate”, cercando di screditare le asserzioni dei due consiglieri attraverso una spicciola liquidazione dell’argomento. Più precisa, invece, la risposta del vicesindaco Edy Palazzi, che ha comunque voluto rassicurare la minoranza asserendo che il piano è stato concertato con esperti e sostanzialmente è fedele alla regolamentazione regionale in materia. Palazzi si è infine resa disponibile ad eventuali richieste di approfondimento.

Arrivati al bilancio il consigliere Cocchi ha ricordato al sindaco che non ha abbassato le aliquote Imu nonostante le rassicurazioni e l’invito ai consiglieri di minoranza al voto favorevole avanzato dello stesso Bertucci nella precedente seduta estiva. Il consigliere Osmari, di concerto con Cocchi, ha osservato la sofferenza e poca disponibilità economica rivolta ai servizi sociali.  

In conclusione la maggioranza ha risposto a due interrogazioni dei rispettivi consiglieri di minoranza. La modalità utilizza dal sindaco nel rispondere alle interrogazioni si è palesata con connotazioni irriverenti nei confronti della minoranza e anche di presa in giro nei riguardi di entrambe i consiglieri Cocchi e Osmari. Partendo dall’interrogazione di Osmari, Alberto Bertucci ha riassunto in maniera approssimativa la richiesta avanzata in forma di interrogazione (senza chiedere alla Osmari di leggere il testo della interrogazione) che concerne il trasporto pubblico a Nemi. Ovvero i problemi continui di Cotral che sovente salta le corse. Bertucci non ha specificato che la Osmari ha sollevato il problema delle continue carenze nella corsa Nemi – Genzano delle 7:20 del mattino, ma si è limitato ad annunciare in pompa magna, coadiuvato da Libanori, che ha provveduto ad annoverare la corsa Nemi – Velletri come tratta protetta, garantendo che in futuro non si verificheranno più disservizi e mancate corse se non per motivi di malattia del conducente o guasto del mezzo. Il sindaco ha detto che non essendo pervenute lamentele rispetto la corsa Nemi – Genzano non può affidarsi a lagnanze non circostanziate e riportate dal consigliere Osmari in maniera strumentale. Bertucci infatti ha letteralmente tirato le orecchie al consigliere Osmari che avrebbe formulato l’interrogazione con una caduta di stile: “parole non degne dell’eleganza e spessore che caratterizzano il consigliere Osmari”.

Poi è venuto il momento della sfuriata di Libanori il quale ha iniziato a dire: “voglio le denuncie, voglio le segnalazioni circostanziate dei disservizi”, asserendo che riguardo la tratta Nemi – Genzano non è pervenuta alcuna lamentela. In conclusione Bertucci si è lasciato andare ad un’altra promessa: si interesserà per garantire la corsa Nemi – Genzano, anche con soluzioni alternative. Dunque anche se non c’è il problema (a dire della maggioranza che ha ignorato la segnalazione di Osmari) Bertucci avrebbe già pronta la soluzione.

In ultimo il sindaco, propenso ad una spicciola ironia, ha risposto all’interrogazione di Cocchi (concernente i dubbi sui ritardi nell’apertura della strada Nemi – lago e la richiesta di delucidazioni inerenti gli interventi operati), sempre con la stessa modalità denigratoria, interrotta poi da Cocchi che ha ricordato al primo cittadino che il regolamento prevede la lettura dell’interrogazione da parte del Consigliere che l’ha presentata.

In pratica dopo un giro di parole poco chiaro, il sindaco non ha dato dettagli sulla riapertura della Nemi – lago, ma si è limitato ad asserire sostanzialmente che  la sua giunta è stata l’unica, dopo 3 anni e mezzo d’inerzia, a ottenere un finanziamento di oltre 200 mila euro per la riapertura della strada. Il sindaco, spinto anche dal fatto di dover convivere con una stampa indipendente, ha asserito che la notizia che la Provincia non avrebbe ricevuto alcuna comunicazione scritta dalla Regione relativa al completamento dei lavori alla strada la Nemi – lago è frutto di una fonte inattendibile.

Peccato che la nostra testata custodisce gelosamente copia di una e-mail del dirigente provinciale Ingegner Ruggeri il quale in forma scritta ha comunicato a Chiara Rai, direttore responsabile della testata L'osservatore laziale,  quanto segue: “Alla data odierna (22 ottobre 2012) non abbiamo ancora ricevuto alcuna comunicazione da parte della Regione Lazio relativa al completamento dei lavori avviati nel giugno scorso. Solo a seguito della predetta comunicazione e della constatazione congiunta di avvenuta messa in sicurezza dell'area sarà possibile riaprire al transito la S.P. Nemi Lago”. [Art. del 23/10/2012 NEMI STRADA PROVINCIALE "NEMI – LAGO": LA PROVINCIA ALL'OSCURO DI TUTTO ]

Dunque sostanzialmente Bertucci ha dichiarato inattendibile la fonte giornalistica e di conseguenza le parole del dirigente provinciale, diffuse dal nostro quotidiano regolarmente registrato al tribunale di Velletri e di cui Bertucci stesso è stato ospite nel dibattito con i candidati in campagna elettorale. Ma, come dire, in campagna elettorale la testata era attendibile e una volta seduto in poltrona è diventata inattendibile, probabilmente perché scomoda. I modi e il comportamento del primo cittadino trovano poi accoglienza nelle parole espresse dal consigliere Cocchi: “anziché dare risposte è andata in scena una fiction”. Anche ieri si è tirato a campare e molti nodi devono ancora venire al pettine.

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