Connect with us

Roma

NEMI, CONSIGLIO COMUNALE: TUTTI I PARTICOLARI

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 4 minuti Tra debiti fuori bilancio e storiche convenzioni

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Consiglio Comunale ieri a Nemi, cittadina dei Castelli Romani. La seduta consiliare si è aperta con l’assenza del consigliere di minoranza Stefania Osmari (Partecipazione Democratica). 

Il Consigliere di opposizione Cinzia Cocchi (Insieme per Nemi), in apertura seduta, ha avanzato una annotazione in merito alle mozioni del precedente consiglio su Tpl e caserma dei carabinieri, sottolineando che non ha trovato alcuna documentazione in merito, aldilà di una lettera, in riferimento alla caserma, nella quale il sindaco di Nemi Alberto Bertucci dava disponibilità di una location alternativa. 

In risposta a Cocchi, Bertucci ha detto che metterà a disposizione del consigliere di Insieme per Nemi la documentazione inerente le due questioni. In merito al bilancio, Alberto Bertucci, ha affrontato un tema da lui definito “annoso” che riguarda la “valanga di migliaia di euro derivante dai contenziosi ancora in piedi riferiti alla precedente amministrazione”, riferendosi in pratica alla giunta dell’ex sindaco Cinzia Cocchi di cui lo stesso Alberto Bertucci faceva parte con la carica di vicesindaco. Possibile che non era al corrente dei contenziosi in piedi all’epoca?

Secondo quanto asserito dall’attuale primo cittadino ci sono 120 mila euro accantonati: “la precedente giunta – ha detto Bertucci – dava incarichi senza neppure curarsi di prevedere un impegno di spesa per i contenziosi e adesso abbiamo il Comune letteralmente attaccato da sanguisughe”. 

Il sindaco Bertucci ha poi asserito di aver istituito un capitolo di bilancio in entrata per introiti provenienti da svincolo del diritto di superficie finalizzati al decoro delle zone di Nemi. 

Cinzia Cocchi ha preso la parola tornando sul Bilancio e asserendo che a suo parere si tratta di un “bilancio illegittimo” in quanto carente di documenti previsti per legge che non è stato possibile neppure consultare. 

In merito ai riconoscimenti dei debiti fuori bilancio, in risposta alle accuse di Alberto Bertucci, Cocchi ha detto: “non mi pare proprio che i 120 mila euro di cui si parla siano prodotti dalla precedente giunta e su questo punto invito il sindaco ad adoperare quella onestà intellettuale dovuta in questa sede”. Piuttosto, Cocchi ha asserito che basta consultare l’albo pretorio comunale online per verificare quanti incarichi vengono affidati per nuovi contenziosi sempre allo stesso avvocato, “il principe del Tar” chiedendo di specificare quali sono le cifre che andavano riconosciute come debito fuori bilancio. 

Bertucci ha poi chiesto quali fossero questi avvocati, “sempre gli stessi” di cui ha parlato Cocchi e il consigliere di maggioranza Giovanni Libanori ha allora risposto che gli incarichi legali sono di fiducia: “non penso che Cocchi – ha detto Libanori – andasse a scegliersi i legali sulla Pagine Gialle, di incarichi ne ha dati parecchi anche lei e lo scandalo sta nel fatto di non aver previsto impegni di spesa”. 

Dopodiché si è passati al tema Tpl rispetto cui Bertucci ha parlato di momento storico in cui una vasta area dei Castelli Romani ha deciso di collaborare e nello specifico sei sindaci dei Castelli hanno dato vita ad una convenzione per condividere il Tpl (servizio dei trasporti locali), nello specifico Nemi, Genzano, Castel Gandolfo , Ariccia, Albano Laziale e Lanuvio. Dunque in queste ore ogni comune approverà in Consiglio la convenzione per unificare e quindi condividere questo essenziale servizio: “cadono oggi i campanilismi – ha detto il sindaco – i Castelli Romani iniziano finalmente a ragionare come un’area omogenea decisa a mantenere la propria autonomia gestionale attraverso il convenzionalismo, la condivisione”. Non a caso, ha detto il primo cittadino, alla Sagra delle fragole organizzata dall’attuale giunta era presente il sindaco del “paese di fronte” e cioè di Genzano. 

Prossima sarà l’attivazione di una centrale unica dei servizi sociali con il Comune di Albano capofila.  Prossima anche una collaborazione con Cotral che permetterà a Nemi di essere collegata con la stazione ferroviaria con l’intento dell’amministrazione Bertucci di fare proprio il concetto di una mobilità sostenibile. 

Cinzia Cocchi ha detto di essere molto lieta di sentire finalmente il sindaco palesare un apprezzamento per la parola convenzione: “si può cambiare anche idea – ha detto Cocchi – e prendo atto che il sindaco ha cambiato idea sulle convenzioni, argomento da lui categoricamente denigrato e respinto in campagna elettorale”. Cocchi ha chiesto altresì che venisse modificato il punto 5 della convenzione tra Comun sul Tpl in quanto nello stesso si da mandato al sindaco la facoltà di modificare la stessa. Cocchi ha chiesto che qualsiasi eventuale modifica della convenzione tornasse per l’approvazione in Consiglio Comunale. 

Bertucci ha quindi inteso leggere il punto 5 della convenzione dove si parla di “modifiche non sostanziali” e quindi ha ritenuto di non accogliere la proposta avanzata da Cocchi in quanto si sarebbero verificati ritardi nella modifica della convenzione che di fatto deve essere approvata da sei consigliI comunali e visto che tratta di modifiche “non sostanziali” in pratica il primo cittadino non ha considerato fondamentale la richiesta del consigliere Cocchi.

Cocchi per tutta risposta ha detto che non è scontato che negli altri consigli non venga sollevata la stessa eccezione sul punto cinque.  

Infine tutti i consiglieri presenti, compresa la minoranza, hanno ringraziato il segretario comunale Ivano Moreschini per l’impegno profuso al Comune di Nemi. 

Bertucci ha definito Moreschini un “centroavanti di sfondamento” e lo ha ringraziato per il sostegno e la professionalità profusi. 

Il consigliere Libanori ha detto, rivolgendosi a Moreschini: “mi sia consentito caro Ivano, ti ringrazio perché ci hai supportati permettendoci di sbagliare il meno possibile”. 

Moreschini ha ringraziato l’intero Consiglio per le belle parole espresse. 

Cronaca

Roma, Tor Sapienza: Rider picchiato e derubato della bici elettrica da banda di ragazzini

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

ROMA – I Carabinieri della Stazione di Roma Tor Sapienza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza della custodia cautelare del collocamento in comunità, emessa dal G.I.P. del Tribunale per i minorenni di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica per i minorenni, nei confronti di 4 indagati, gravemente indiziati a vario titolo dei reati di rapina e lesioni personali aggravate in concorso nonché, per uno dei soggetti coinvolti, di minaccia aggravata con finalità di discriminazione o di odio etnico.
L’episodio è avvenuto in Piazzale Pino Pascali, periferia Est della Capitale, lo scorso 12 novembre 2023, ai danni di un rider di origine africana, senza fissa dimora. Nella circostanza, lo straniero è stato accerchiato da un gruppo di 5 giovani minorenni che, dopo il primo approccio hanno iniziato a picchiarlo colpendolo ripetutamente con calci e pugni e anche a bastonate al volto e al corpo, lasciando dolorante e sanguinante a terra, rubandogli anche la bicicletta elettrica.
Il rider, tuttavia, è riuscito a comporre il numero di emergenza 112, e a fornire una preliminare descrizione di alcuni componenti della banda alla pattuglia dei Carabinieri intervenuta sul posto.
A seguito delle immediate ricerche in zona, dopo pochi minuti, i militari sono riusciti a identificare 2 ragazzi minorenni, corrispondenti alle sommarie informazioni fornite dalla vittima, entrambi con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, i quali fin da subito non sono riusciti a fornire una valida giustificazione sulla loro presenza in zona. Accompagnati per accertamenti, giunti in caserma, alla vista del rider, hanno iniziato subito ad inveirgli contro, pronunciando frasi a sfondo razziale e minacce di morte.
Nel prosieguo delle indagini, le rivelazioni dei minori sottoposti a controllo, corredate da riscontri e riconoscimenti fotografici degli altri coetanei, con i quali gli stessi si accompagnavano la sera dell’aggressione, hanno consentito di delineare un quadro chiaro circa le dinamiche del pestaggio e le responsabilità in capo a ciascuno dei relativi autori.
L’Autorità Giudiziaria concordando l’attività condotta dai Carabinieri, ha disposto la custodia cautelare presso I.P.M per due dei cinque teenagers, riconosciuti quali componenti del gruppo di minori italiani e stranieri autori dell’azione criminosa, in virtù della relativa spregiudicatezza e pericolosità sociale. A due degli indagati, ai quali è stato riconosciuto un ruolo minoritario nella commissione del reato, saranno collocati in una Comunità individuata dal Centro per la Giustizia Minorile di Roma, mentre l’ultimo partecipante, anch’esso individuato ed identificato, non è risultato di alcun provvedimento in quanto non imputabile.
Il rider, invece, a causa delle lesioni subite durante l’agguato, trasportato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto I° di Roma, i medici hanno riscontrato contusioni multiple al capo, al gomito, al piede e polso destro con una prognosi di 20 gg.

Continua a leggere

Castelli Romani

“Firmitas, utilitas, venustas”: a Frascati il convegno per la rinascita di un’architettura umana

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile

“Tutte queste costruzioni devono avere requisiti di solidità, utilità e bellezza.
Avranno solidità quando le fondamenta, costruite con materiali scelti con cura e senza parsimonia, poggeranno profondamente e saldamente sul terreno sottostante; utilità, quando la distribuzione dello spazio interno di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà corretta e pratica all’uso; bellezza, infine quando l’aspetto dell’opera sarà piacevole per l’armoniosa proporzione delle parti che si ottiene con l’avveduto calcolo delle simmetrie”

Vitruvio nel “De Architectura” sviluppa un concetto costruttivo che può essere racchiuso in tre semplici parole “Firmitas, utilitas, venustas” – solidità, funzione, bellezza – e partendo proprio da queste tre espressioni l’accademia Vivarium Novum di Frascati, nell’incantevole cornice di Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile, terrà un Convegno dal titolo “Firmitas, utilitas, venustas: per la rinascita di un’architettura umana”.

Iniziativa estremamente lodevole patrocinata da School of Architecture della Notre Dame University, dal movimento internazionale New traditional architecture, dall’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, dal FAI – Fondo per l’ambiente italiano – Delegazione di Roma, dall‘Ordine degli architetti PPC di Roma e provincia, dall’Ordine degl’ingegneri di Roma, da Pulchria, dallo Studio ACAM, dal Festival dell’innovazione di Frascati.

Un “nuovo approccio della concezione architettonica” si legge nelle parole del Comunicato stampa diffuso in occasione di questo convegno che evidenzia, inoltre, la necessità di individuare “criteri e approcci architettonici e urbanistici rispondenti alle reali necessità materiali e spirituali dell’uomo, che da un lato aspira a proporzione ed equilibrio, dall’altra richiede socialità piena e vitale desiderosa di spazi da condividere con altri” – prosegue il comunicato stampa.

L’architettura deve tornare ad esprimere armonia con i luoghi ed, assieme alla solidità, offrire spazi capaci di rispondere ai bisogni sociali delle persone.

Lo scopo di Accademia Vivarum Novum punta ad una profonda “riflessione che possa approdare ad un rinnovamento delle pratiche culturali, artistiche e architettoniche, affinché esse pongano la naturale disposizione umana verso l’armonia e la bellezza al centro del loro operato, perseguendo inoltre un’idea di continuità, piuttosto che di rottura, coi paesaggi naturali e culturali costruiti attraverso i secoli”.

Un rinascimento architettonico che porti di nuovo l’Uomo al centro di ogni arte.

Continua a leggere

Redazione Lazio

Roma, disservizio al centralino dell’Ospedale Sant’Andrea: cittadini frustrati dall’impossibilità di comunicare con i medici

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Nell’era della comunicazione istantanea, il contatto telefonico rimane un’ancora fondamentale per la salute pubblica. Tuttavia, per molti cittadini romani, ottenere assistenza medica attraverso il centralino dell’Ospedale Sant’Andrea si è trasformato in un incubo. Numerose segnalazioni riportano disservizi persistenti che impediscono ai pazienti di raggiungere i medici desiderati.

Uno degli ostacoli principali risiede nella fase iniziale della chiamata. I cittadini, quando cercano di inserire il nome e il cognome del medico con cui desiderano parlare, si trovano improvvisamente interrotti da un crollo improvviso della linea. Stessa storia quando si intende inserire tra le scelte proposte, il solo cognome del medico. Questo malfunzionamento, seppur apparentemente banale, assume proporzioni significative quando si considera l’urgenza delle comunicazioni mediche.

La frustrazione dei cittadini è palpabile, con molti che hanno riportato di aver tentato di contattare il centralino più volte, solo per essere continuamente interrotti nel loro intento.

L’accesso ai servizi sanitari è un diritto fondamentale, e il persistere di queste difficoltà mina la fiducia nella capacità del sistema sanitario di fornire assistenza tempestiva e adeguata.

Un aspetto particolarmente sconcertante è rappresentato dal fatto che alcuni pazienti hanno registrato la loro esperienza, documentando il disservizio.

In alcune di queste registrazioni si può sentire chiaramente il momento in cui la linea cade, dopo che l’utente ha inserito la scelta di poter del nome e cognome del medico desiderato. Questa evidenza tangibile solleva interrogativi sulla natura e la portata del problema, evidenziando la necessità di un’indagine approfondita.

Il Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea rappresenta un punto di accesso cruciale per i pazienti in cerca di assistenza medica. Pertanto, è essenziale che vengano adottate misure correttive immediate per risolvere questo problema. La trasparenza e la comunicazione aperta con il pubblico sono altrettanto importanti. I cittadini devono essere informati sui progressi nella risoluzione del disservizio e sulle misure adottate per evitare che si ripeta in futuro.

In un momento in cui la salute pubblica è al centro dell’attenzione globale, è imperativo che le istituzioni sanitarie agiscano con tempestività ed efficacia per garantire che i servizi essenziali siano accessibili a tutti i cittadini. La situazione al Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma richiede un intervento immediato e coordinato per ripristinare la fiducia del pubblico e garantire che nessun paziente venga lasciato senza assistenza a causa di problemi tecnici evitabili.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti