NEMI: DOPO I GATTI, I RATTI E LA CALDAIA MALFUNZIONANTE ARRIVA LA LETTERA DI UNA MAMMA INDIGNATA

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo una gradita lettera inviata alla nostra redazione da una mamma "indignata". La lettera è gradita perché è la prima che riceviamo da parte di un genitore che porta il proprio figlio alla scuola di Nemi. Una struttura al centro di sgradevoli episodi e polemiche da diverso tempo.

L'ultima vicenda si è verificata il 7 gennaio 2014, al rientro dalle vacanze natalizie, quando si è scoperto che l'edificio (a causa di finestre lasciate distrattamente aperte) era pieno di escrementi di gatti e ratti.

Il direttore del giornale Chiara Rai è stata appena accusata su Fb da una lettrice di non conoscere i gatti. Ci teniamo a specificare, anche se pensavamo fosse evidente, che non abbiamo nulla contro i gatti e neppure contro i ratti, ma è l'episodio in se stesso che non è contemplabile e sopportabile. Vedere un gatto sopra, presumiamo, i vassoi della mensa scolastica non è certo un fatto tollerabile e ribadiamo, i gatti sono attratti dal cibo.

Dunque, ecco la testimonianza di Simona Fortuna che firma la lettera che di seguito pubblichiamo.

Caro Direttore, i recenti fatti accaduti nella Scuola di Nemi, al rientro dalle festività natalizie, mi hanno lasciata davvero sconcertata. Oltre che per l’accaduto, anche e soprattutto per la reazione inspiegabile di tutti, a partire dalla preside che dal suo ufficio di Lanuvio, senza aver effettuato alcun sopralluogo, dichiara che essendo soltanto pipì di gatto non ci saremmo dovuti preoccupare più di tanto non essendoci stata nessuna emergenza.

Il Sindaco che, a mio modesto e personale avviso avrebbe dovuto chiudere il plesso il giorno stesso, lascia invece aperta la scuola. Fidandomi della loro parola, mando mio figlio a scuola lasciando che consumi il pasto della mensa in quegli stessi locali dove solo dopo circa una settimana vengo a conoscenza che la ASL  ha trovato escrementi di gatti, negati in precedenza dalla Preside, e non solo, addirittura escrementi di ratti, e ne ordina la disinfestazione e derattizzazione lasciando la scuola aperta.
La domanda sorge spontanea:
Perché la scuola è rimasta aperta lasciando i bambini e quindi mio figlio in ambienti potenzialmente infetti? Come si può mangiare in quegli ambienti poco salutari? In caso di infezioni chi è il responsabile, la scuola, il Comune, la Asl?
Per me la cosa più assurda, oltre a quella fin d’ora riportata, è l'aver constatato che siamo soltanto poche voci fuori da un coro di voci afone. Pochi a parlarne, pochi ad informarsi. Di questo caso specifico ne ho voluto parlare solo ed esclusivamente per il bene dei bambini, da genitore avere il diritto di essere ascoltata e di far crescere il proprio figlio protetto e tutelato.

In tanti anni non avevo mai assistito a tanta indifferenza eppure parliamo dei nostri figli, come è possibile tutto ciò? I bambini sono la nostra speranza ed il nostro futuro, da genitori abbiamo il dovere di proteggerli e farli crescere lontani da ogni strumentalizzazione.
Come al solito non credo che riceverò risposte esaurienti ma almeno se ne sarà parlato, se non altro in questa sede.
Cordiali Saluti
Simona Fortuna

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