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Roma

NEMI E CASTEL GANDOLFO, IL PARCO REGIONALE DEI CASTELLI CERCA UN TERRENO DA ALMENO VENTI ETTARI

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Tempo di lettura 3 minuti Dopo l’acquisizione del terreno l’Amministrazione (Il Parco) sarà libera di variare la destinazione urbanistica del terreno acquistato

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C’è chi può e chi non può: io può.

[AVVISO PUBBLICO PER LA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE ALL'ACQUISTO DI AREA DA DESTINARE A FINALITA' PUBBLICHE]

[PARCO REGIONALE DEI CASTELLI ROMANI DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO]

 

Chiara Rai

Come le rughe solcano il volto, gli aratri solcano i campi. Qui accanto lo specchio d’acqua della Dea Diana miti e leggende sono ancora in auge, come quella del ramo d’oro che narra una dinamica ancora non sconosciuta in questi luoghi: “Un candidato al sacerdozio poteva ottenere l'incarico solo uccidendo il suo predecessore e occupandone il posto fino a quando non fosse stato ucciso a sua volta da un altro aspirante, più forte o più astuto di lui”.
Da venti giorni a questa parte, nella splendida Nemi la primavera si è tardivamente affacciata in tutto il suo splendore, e c’è un gran fermento una gran cura dell’uomo al proprio possedimento: si taglia, si cura, si aspetta la mutazione che madre natura non opera e intanto il tempo scandisce i giorni.


Ebbene, chiunque possegga almeno 20 ettari di terreno all’interno della “caldera lacustre” dei laghi Albani di Castel Gandolfo e Nemi, sappia che c’è un Ente interessato all’acquisto.
Venti ettari si fan presto a lustrare, dipende dalle braccia, in fondo l’occasione è propizia ed arriva direttamente dal Parco Regionale dei Castelli. Chi sarà il fortunato venditore prescelto dall’Ente non ci è dato sapere.


Quello che sappiamo è che il 21 maggio è stata pubblicata una deliberazione del Commissario straordinario del Parco Matteo Mauro Orciuoli attraverso la quale si forniscono le linee di indirizzo al direttore dell’Ente per l’acquisizione di un terreno di almeno 20 ettari da destinare a finalità pubbliche, basta che si trovi all’interno della caldera lacustre dei laghi di Castel Gandolfo e Nemi.


Nell’elenco del rispetto delle caratteristiche da parte del venditore è presente, tra gli altri, un punto: Dopo l’acquisizione del terreno l’Amministrazione (Il Parco) sarà libera, senza con ciò dover corrispondere alcun supplemento o maggiorazione, di variare la destinazione urbanistica del terreno acquistato.

Questo acquisto da parte del Parco, sarà possibile grazie alla concessione di un contributo della direzione regionale Ambiente di euro 250 mila.

Il 21 maggio stesso il responsabile del procedimento Mario Casciotti ha pubblicato l’avviso pubblico sul sito internet del Parco.

Dunque a chi fosse sfuggito questo interesse del Parco all’acquisizione di un terreno di almeno 20 ettari all’interno della caldera lacustre dei laghi di Castel Gandolfo e Nemi, si affretti perché c’è tempo fino al 21 giugno.

Chi sarà il fortunato?

Bada bene, in calce all’avviso pubblico è specificato: Il presente avviso non assume carattere di vincolo contrattuale per l’Amministrazione poiché l’effettivo acquisto è subordinato, oltre che alla congruità economica e tecnica dell’area, ad una valutazione discrezionale da parte dell’Amministrazione. Gli offerenti rinunciano quindi fin d’ora ad ogni sorta di indennizzo, ristoro o risarcimento per il mancato acquisto.

Considerazione: nelle considerazioni esplicitate nella delibera è ben evidenziato che “l’acquisizione di un terreno in dette località possa ben assolvere alle finalità di salvaguardia ambientale e tutela della biodiversità del territorio”, eppure nell’avviso pubblico è evidenziata la “libertà dell’Amministrazione di variare la destinazione urbanistica del terreno acquistato.

Una torre d’avorio in un verde polmone?

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Castelli Romani

Ariccia, la Locanda Martorelli partecipa alle Giornate Nazionali delle Case dei Personaggi Illustri italiani

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Sabato 1 e domenica 2 aprile 2023, la Locanda Martorelli-Museo del Grand Tour di Ariccia partecipa alla seconda edizione delle Giornate Nazionali delle Case dei Personaggi Illustri italiani, patrocinata dal MIC e dall’Icom Italia. Una giornata dedicata ai luoghi che custodiscono la memoria e il lascito dei “Grandi” alla quale parteciperanno ben 114 case museo.
 
È per celebrare questi luoghi carichi di suggestione che l’Associazione Nazionale Case della Memoria ha deciso di promuovere in tutta Italia la Giornata nazionale delle Case dei personaggi illustri, in programma per il prossimo sabato 1 e domenica 2 aprile. Piccole case o ville storiche, abitazioni o veri e propri musei, residenze stabili o “rifugi” estivi, in cui si respira un’atmosfera diversa, in cui la Storia si mescola con il presente, per mantenere vivo il ricordo di chi, pur non essendo più in vita, ha ancora molto da dire. Tutte unite idealmente per due giorni sotto la stessa insegna: valorizzare la memoria del passato per tramandarla alle nuove generazioni.
 
“Due giorni di porte aperte per riaccendere l’attenzione sulle tantissime case di personaggi illustri di cui è disseminato il nostro Paese – spiega Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Un modo per ‘unire le forze’ e dire: noi ci siamo. Quello che da quasi vent’anni anima la nostra associazione è proprio la voglia di non lasciare indietro nessuno, ma anzi fare il più possibile rete per arrivare a un fine comune: che si parli delle case dei ‘Grandi’, per alimentare la voglia di scoprirle e immergersi nella loro atmosfera”.
L’Associazione Nazionale Case della Memoria è in Italia l’unica rete museale di case museo di personaggi illustri a livello nazionale, partecipa alla Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane di ICOM Italia ed è “istituzione cooperante” del Programma UNESCO “Memory of the World” (sottocomitato Educazione e Ricerca).
 
La Locanda Martorelli, di proprietà del Comune di Ariccia – (Roma), è un edificio storico sul corso Garibaldi ad Ariccia ed affaccia sulla Piazza di Corte realizzata nella seconda metà del ‘600 su progetto di Gian Lorenzo Bernini. Nella seconda metà del ‘700 era di proprietà dell’artista Giovan Battista Stazi e a questo periodo risalgono le tempere murarie a carattere storico mitologico opera del pittore polacco Taddeo Kuntze e degli artisti suoi collaboratori. Il pregevole ciclo pittorico si compone di 11 tempere murarie che raccontano la storia dell’antica città di Aricia e dei suoi culti quali Diana e Ippolito.
 
Il Casino Stazi nell’800 viene acquistata da Antonio Martorelli che la trasforma in un albergo che ha ospitato numerosi artisti quali Massimo D’Azeglio, Nino Costa, William Turner, Camille Corot, Henry Wadswort Longfellow e tanti altri. Dal 2009 il Comune di Ariccia ha affidato il servizio di custodia e visite didattiche all’Associazione Archeoclub Aricino Nemorense aps (iscritta al Registro Unico del Terzo Settore) che ha musealizzato alcuni ambienti con un percorso dedicato al Grand Tour e all’Appia Antica.
 
“Sono estremamente soddisfatta – ha commentato la consigliera comunale Irene Falcone – per essere riuscita, insieme alla collega Anita Luciano e a tutta l’amministrazione comunale, a portare la Locanda Martorelli all’interno della rete nazionale delle Case Museo. Questi due giorni di visite guidate saranno importanti per continuare quel processo di marketing culturare del territorio che stiamo portando avanti da qualche anno e che sta mettendo Ariccia sempre più al centro dell’area dei Castelli Romani, non solo per le sue eccellenze enogastronomiche ampiamente riconosciute, ma anche per il valore storico, artistico e culturale del proprio territorio”

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Roma

Roma, truffa del finto pacco: in manette coppia in trasferta da Napoli

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ROMA – I Carabinieri della Stazione di Roma Medaglie D’oro, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di 32 anni e una donna di 24 anni, entrambi già con precedenti, gravemente indiziati del reato di truffa aggravata in concorso in danno di una donna anziana.
La vittima, una 90enne romana, era stata contattata al telefono da un uomo che spacciandosi per il nipote in difficoltà, chiedeva di pagare all’ufficio postale una somma pari a 450 euro quale contrassegno per un pacco che le doveva essere consegnato. Il finto nipote ha riferito alla vittima che un’incaricata delle poste si sarebbe presentata presso la sua abitazione per ritirare la somma pattuita. Approfittando dell’evidente buona fede della vittima, la 24enne si è presentato a casa della donna e le ha consegnato un finto pacco al cui interno vi era una scatola vuota, facendosi consegnare la somma di 450 euro in contanti. L’intervento repentino dei militari ha permesso di bloccare l’indagata e il suo complice ed a restituire il denaro e alcuni gioielli alla povera vittima. L’arresto è stato convalidato.

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Castelli Romani

Velletri, Fausto Servadio su ospedale: “Con coerenza sempre in difesa della salute pubblica”

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VELLETRI, SERVADIO SU OSPEDALE: «CON COERENZA, SEMPRE IN DIFESA DELLA SALUTE PUBBLICA»

«Sull’ospedale di Velletri ci sarebbe tanto da dire e ricordare: governava il centrodestra in Regione quando presentai ricorso al Presidente della Repubblica, facemmo i consigli comunali straordinari in piazza, ci opponemmo in ogni sede e riuscimmo a scongiurarne il declassamento da Dea di primo livello a presidio territoriale. Oggi, con le ultime notizie che ci arrivano e che parlano di un nuovo possibile commissariamento della sanità potremmo ritrovarci a dover difendere il nostro ospedale. Siamo pronti ancora una volta a ripercorrere tutto ciò che abbiamo fatto per tutelare la salute di migliaia di persone. Il nosocomio di Velletri è una realtà seria e fondamentale per gli oltre 50 mila abitanti che vi risiedono e non solo perché serve un bacino di utenza di 150 mila persone. Con coerenza manteniamo la posizione di sempre: siamo dalla parte di chi considera l’Ospedale della nostra città un polo fondamentale di riferimento che per nessun motivo deve essere depauperato o subire razionalizzazioni a discapito della nostra salute». Così in una nota il candidato Sindaco di Velletri Fausto Servadio.

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